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La storia della Sicilia normanna ha origine con la conquista normanna dell'Isola, iniziata nel 1061 con lo sbarco a Messina al tempo in cui essa era dominata da potentati e governatori musulmani, e si conclude con la morte dell'ultima esponente della famiglia degli Altavilla di Sicilia, Costanza, nel 1198. Nel 1130 la dominazione normanna instaurerà un regno nell'Isola con Ruggero II: la corona verrà poi cinta da Guglielmo I, Guglielmo II e infine da Tancredi, scelto dai Normanni (appoggiati dal papato) in opposizione ai diritti di Enrico VI di Svevia. La morte di Guglielmo II lascerà però campo ad Enrico e alla moglie Costanza d'Altavilla, figlia di Ruggero II. Nel 1194 la corona andò ad Enrico (vedi Storia della Sicilia sveva) e, dopo la sua morte, al figlio Federico II, re di Sicilia nel 1198 a soli quattro anni.
La provincia di Palermo, successivamente provincia regionale di Palermo, è stata una provincia italiana della Sicilia di 1 276 525 abitanti. Si estendeva su una superficie di 4992 km² e comprendeva 82 comuni. Affacciata a nord sul mar Tirreno, confinava ad ovest con la provincia di Trapani, a sud con la provincia di Agrigento e la provincia di Caltanissetta, ad est con la provincia di Messina e la provincia di Enna. Fa parte del territorio provinciale anche l'isola di Ustica. In ottemperanza alla legge regionale del 4 agosto 2015, la provincia di Palermo è stata soppressa e sostituita dalla città metropolitana di Palermo.
Palermo (AFI: [paˈlɛrmo] ; Palermu [paˈlɛmmʊ] in siciliano, Paliemmu in dialetto palermitano) è un comune italiano di 642 809 abitanti, capoluogo dell'omonima città metropolitana e della Regione Siciliana. Si trova al centro di un'area metropolitana di oltre un milione di abitanti. È il quinto comune d'Italia per popolazione. La città si estende sulla pianura Conca d'Oro ed è circondata dalla barriera dei Monti di Palermo. Palermo ha mantenuto il ruolo di capitale del Regno di Sicilia dal 1130 al 1816. È stata protagonista delle rivoluzioni del Vespro nel 1282 e delle rivolte del 1848. La lunga storia della città e il succedersi di numerose civiltà e popoli le hanno regalato un notevole patrimonio artistico e architettonico. Il sito seriale Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale, di cui fanno parte più beni monumentali situati in città, è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 2015. Numerosi edifici, tra chiese e palazzi, sono riconosciuti monumenti nazionali. A Palermo ha sede l'Assemblea regionale siciliana, la più antica assise parlamentare in attività del mondo, nonché una rilevante sede universitaria. La sua arcidiocesi è sede metropolitana e sede del primate di Sicilia. Nominata capitale italiana dei giovani 2017, è stata inoltre capitale italiana della cultura per il 2018. Palermo fa parte della rete Eurocities delle più grandi città europee.
L'architettura arabo-normanna è lo stile del costruire proprio dell'epoca normanna, che si diffuse principalmente in Sicilia e nell'Italia meridionale nel XII secolo. L'aggettivo "arabo" deriva da alcuni elementi architettonici-decorativi riconducibili al mondo arabo-musulmano; mentre quello "normanno" dall'architettura, dalla cultura e stirpe reale dominante. L'apice dello stile si conosce specialmente ad un secolo quasi dalla conquista della Sicilia da parte dei Normanni, avvenuta nel 1071, quando i nuovi reali cercarono di creare un proprio stile architettonico che racchiudesse le varie culture presenti sull'isola. Definizione "romantica" ottocentesca, vuol quindi sottolineare le caratteristiche culturali e artistiche vigenti nel periodo, le quali elaborarono una sintesi architettonica unica comprendente vari stili (romanico-gotico, bizantino, arabo, normanna). Durante il dominio normanno, in Sicilia e nell'Italia meridionale nei secoli XI e XII, queste tipologie d'arte sincretizzate diedero luogo ad una fioritura di edifici, capolavori della scuola architettonica siculo-normanna.