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Il Volto Santo di Lucca è un crocifisso ligneo, che la leggenda definisce un'immagine acheropita ossia non fatta da mano d'uomo e che è stato al centro di una diffusa venerazione in tutta Europa fin dal Medioevo. È custodito nel tempietto rinascimentale del Civitali della Cattedrale di San Martino a Lucca. La critica era concorde nel ritenere che l'attuale crocifisso fosse una copia del XII o XIII secolo della statua originale, approntata dunque per sostituire una croce più antica gravemente danneggiata. Tuttavia indagini condotte nel corso del 2020, basandosi proprio sullo stato attuale della scultura, coperta di nerofumo e su cui non è pensabile condurre indagini distruttive o di restauro di grande portata, ne ha svelato l'antichità e l'originalità: gli ultimi esami con il carbonio-14 la fanno infatti risalire tra gli ultimi decenni dell’VIII e l’inizio del IX secolo.È attualmente conservato in un tempietto a pianta centrale costruito da Matteo Civitali nel 1484, nella navata sinistra della cattedrale di San Martino a Lucca. La grandissima venerazione ne ha fatto il vero e proprio Palladio della città, attirando i pellegrinaggi e di fatto eclissando il santo protettore titolare della città san Paolino, tanto che la massima festa religiosa della diocesi è proprio la festa dell'Esaltazione della Santa Croce che ricorre il 14 settembre. Il Volto Santo dà anche il nome moderno ad un tratto della via Francigena detto appunto Via del Volto Santo.
Il Tempietto del Volto Santo è una edicola all'interno della cattedrale di Lucca. Eretto nel 1484 da Matteo Civitali (1436-1501), custodisce al suo interno il veneratissimo crocifisso detto Volto Santo di Lucca. È il primo esempio di costruzione isolata interamente a pianta centrale del Rinascimento, precedendo di 18 anni il bramantesco San Pietro in Montorio, forse progettato nel 1502 ma probabilmente realizzato nel 1510.
Nell'architettura, si dice pianta centrale la pianta di quegli edifici in cui tutte le parti sono organizzate intorno ad un centro (cioè che hanno simmetria centrale). La forma della pianta è una figura geometrica regolare, come il quadrato, il cerchio, l'ottagono, la croce greca, o l'ellisse; la simmetria centrale è solitamente sottolineata da una cupola. Nel caso di un edificio a pianta circolare, si usa anche il termine più specifico di rotonda, mentre nel caso di un edificio religioso con quattro bracci di eguale lunghezza si parla più specificamente di pianta a croce greca.
Il Museo diocesano Albani è un museo di Urbino. Si sviluppa in dodici sale (comprese le due antiche sacrestie del Duomo) al pianoterra del palazzo Arcivescovile, con ingresso principale su piazza Giovanni Pascoli, a destra della Cattedrale.
Il Museo dell'Opera del Duomo di Pisa si trova in Piazza del Duomo, nel palazzo che fu sala del Capitolo della Primaziale, risalente al XIII secolo, seminario, accademia di belle arti e convento. Fu inaugurato nel 1986 per ospitare il tesoro della cattedrale, i reperti rimossi dai monumenti sacri per ragioni di restauro e salvaguardia, e tutte quelle opere non più presenti dei vari edifici del complesso monumentale, ma che richiedevano uno spazio espositivo pubblico. Il museo prende nome dall'ente che gestisce il complesso monumentale, ovvero l'Opera del Duomo di Pisa. Nel 2019, dopo alcuni anni di chiusura, ha riaperto i battenti rinnovato nell'esposizione. In questa seconda veste si privilegia la valorizzazione delle opere esposte e una selezione delle stesse. Alcune opere precedentemente esposte sono state movimentate in altri spazi, ad esempio le stampe colorate ad acquerello sugli affreschi del Camposanto ad opera di Carlo Lasinio sono state spostate al Museo delle sinopie, mentre diversi dipinti sono stati spostati presso le sale del palazzo arcivescovile. Tutta la parte archeologica e i modelli dei monumenti, sia lignei che in alabastro, giacciono, al momento, nei depositi, in attesa di una diversa sistemazione espositiva. Dal chiostro del museo si può ammirare una splendida vista della Torre pendente.
Il Museo archeologico e d'arte della Maremma (MAAM) è un museo situato nel centro storico di Grosseto, in Toscana. Il museo è ospitato nell'ex palazzo del Tribunale in piazza Baccarini, e conserva una ricca collezione archeologica che documenta un lungo periodo storico che va dal paleolitico al basso medioevo, con particolare attenzione all'epoca etrusca e romana. Il museo si propone come centro di raccolta e di documentazione della storia archeologica della Maremma, svolgendo un ruolo primario nello studio dell'antica città di Roselle.Fondato nel 1860 dal canonico Giovanni Chelli come sezione della biblioteca Chelliana, è divenuto di proprietà comunale nel marzo 1865, mentre solamente nel 1955 si è costituito come museo autonomo. Ha ricevuto la denominazione "Museo archeologico e d'arte della Maremma" nel 1975, quando venne inaugurato il nuovo allestimento nel palazzo di piazza Baccarini; da allora una sezione del museo è costituita dal Museo d'arte sacra della diocesi di Grosseto, fondato nel 1933.
La cattedrale di San Martino è il principale luogo di culto cattolico della città di Lucca, chiesa madre dell'omonima arcidiocesi. Secondo la tradizione, il duomo fu fondato da San Frediano nel VI secolo, poi riedificato da Anselmo da Baggio, vescovo della città, nel 1060 ed infine modificato tra il XII e il XIV secolo.