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Il sonetto è un componimento poetico, tipico soprattutto della letteratura italiana, il cui nome deriva dal provenzale sonet (piccolo suono, diminutivo di son: suono, melodia). Nella sua forma tipica, è composto da quattordici versi endecasillabi raggruppati in due quartine a rima alternata o incrociata e in due terzine a rima varia.
I Sonetti romaneschi sono una raccolta di sonetti scritti in dialetto romanesco da Giuseppe Gioachino Belli durante il XIX secolo. Si tratta della produzione più corposa di poesie durante l'Ottocento: consta di ben 2279 sonetti, un compendio delle contraddizioni della plebe romana, i cui personaggi sono di volta in volta strumenti e bersagli della satira; tipi umani, psicologici e sociali - che oscillano in un registro che va dal comico all'ironico al grave - ben rappresentano la diversità di un microcosmo unico, ma anche esprimono opinioni individuali, di gruppo o corali.
I Sonetti (Shakespeare's Sonnets) è il titolo di una collezione di 154 sonetti di William Shakespeare, che spaziano dai temi come lo scorrere del tempo, l'amore, alla bellezza, alla caducità e alla mortalità. I primi 126 sono indirizzati a un uomo, gli ultimi 28 a una donna. L'opera fu pubblicata da Thomas Thorpe in un in quarto nel 1609 col titolo stilizzato SHAKE-SPEARS SONNETS. Never Before Imprinted (sebbene quelli numero 138 e 144 fossero apparsi già nella miscellanea del 1599 The Passionate Pilgrim). Il quarto termina con un A Lover's Compliant, un poema narrativo. Il dibattito critico sulla paternità dell'autore è antico. Ai tempi non esisteva il diritto d'autore: chiunque poteva stampare opere senza il suo consenso, era sufficiente iscriversi all'apposito registro. Nonostante Shakespeare fosse ancora in vita, pare improbabile avesse dato la sua adesione alla pubblicazione. I motivi sono molteplici: non si menziona il suo nome nella dedica del frontespizio, l'ordine di successione dei sonetti è arbitrario e non lascia presumere una revisione dell'autore in vista della pubblicazione, alcune composizioni sono scadenti, imperfette e (le ultime due) di improbabile attribuzione a Shakespeare stesso, il quale avrebbe eliminato i componimenti dai risultati estetici meno felici. Il contenuto dei sonetti oltretutto, poteva apparire di carattere privato e non edificante, per molti. Nel 1640 si ha notizia di una ristampa ad opera di John Benson che, oltre a sopprimere otto sonetti, alterarne l'ordine e dividerli in sezioni intitolate arbitrariamente, trasformò tutti i pronomi maschili in femminili, cosicché apparissero indirizzati ad una donna, invece che al Fair Youth.
I Sonetti di Ugo Foscolo furono composti tra il 1798 e il 1803 e pubblicati tra il 1802 e il 1803. Sono in tutto dodici e la loro storia editoriale è strettamente legata a quella delle due odi più celebri, A Luigia Pallavicini caduta da cavallo e All'amica risanata.
Compiuta Donzella (Firenze, 1200 circa – inizi 1300) è lo pseudonimo di una donna fiorentina vissuta nel XIII secolo della quale ci sono stati tramandati tre sonetti. Si tratta, probabilmente, della prima poetessa a comporre versi in volgare toscano.
Francesco Angiolieri, detto Cecco (Siena, 1260 circa Siena, 1313), stato un poeta e scrittore italiano, contemporaneo di Dante Alighieri e appartenente alla storica casata nobiliare degli Angiolieri.