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Norreni

I norreni erano i popoli germanici della Scandinavia centro-meridionale e Germania settentrionale, poi crearono stati e insediamenti nelle Fær Øer, nel Regno Unito, in Irlanda, in Islanda, in Finlandia, in Russia, in Sicilia, in Italia meridionale, sull'isola di Terranova in Canada, in Groenlandia, in Francia, in Ucraina, in Estonia e in Lettonia. Tra VIII e XI secolo questo termine venne usato per indicare i popoli di tutta la penisola scandinava. Venne in seguito usato per indicare i vichinghi e divenne molto noto grazie alla preghiera attribuita, anche se con alcune incertezze, ai monaci dei monasteri depredati dai razziatori vichinghi nei secoli VIII e IX, che recitava: «Dio ci salvi dal furore normanno». I norreni erano anche conosciuti come Ascomanni dagli altri Germani (nome forse derivante dal loro mitico antenato Askr). Erano invece chiamati Lochlanach in irlandese, mentre gli anglosassoni utilizzavano il termine Dene (danesi). Gli slavi orientali, i balti, gli ugrofinnici, i bizantini e gli arabi li chiamavano Rus' o Rhos, che forse derivava da roþs- o dall'area di Roslagen (Svezia centro-orientale), da dove molti Norreni giunsero nelle terre degli slavi. Archeologi e storici sono oggi convinti che gli insediamenti scandinavi nelle terre degli slavi portarono alla formazione dei nomi di Russia e Bielorussia. Gli abitanti dell'estrema Europa orientale ed i bizantini chiamavano queste genti anche col nome di variaghi (uomini giurati): col nome di guardia variaga si indicava il nome dei soldati della guardia del corpo degli imperatori bizantini. Il termine norreno si riferisce anche alla lingua norrena (che apparteneva alle lingue indoeuropee) e che comprendeva il danese, lo svedese, l'islandese e il norvegese nelle loro forme più antiche.

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