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Teatro dell'assurdo è la denominazione di un particolare tipo di opere scritte da alcuni drammaturghi, soprattutto europei, tra gli anni quaranta e gli anni sessanta, a volte prolungato agli anni settanta per quel che riguarda poi il lavoro di alcuni autori particolari. Con lo stesso termine si identifica anche tutto lo stile teatrale nato dall'evoluzione dei loro lavori. Il termine venne coniato dal critico Martin Esslin, che ne fece il titolo di una sua pubblicazione del 1961, The Theatre of the Absurd. Per Esslin il lavoro di questi autori consiste in una articolazione artistica del concetto filosofico di assurdità dell'esistenza, elaborato dagli autori dell'Esistenzialismo (si vedano ad esempio le tesi di Jean-Paul Sartre risalenti agli anni trenta e quelle successive di Albert Camus, esposte anche nelle proprie produzioni narrative e appunto teatrale, oltre a quella consueta saggistica). Le caratteristiche peculiari del teatro dell'assurdo sono il deliberato abbandono di un costrutto drammaturgico razionale e il rifiuto del linguaggio logico-consequenziale. La struttura tradizionale (trama di eventi, concatenazione, scioglimento) viene pertanto rigettata e sostituita da un successione di eventi priva di logica apparente, legati fra loro da una labile ed effimera traccia (uno stato d'animo o un'emozione), apparentemente senza alcun significato. Il teatro dell'assurdo si caratterizza per dialoghi volutamente senza senso, ripetitivi e serrati, capaci di suscitare a volte il sorriso nonostante il senso tragico del dramma che stanno vivendo i personaggi. Tra i maggiori esponenti del teatro dell'assurdo (che potrebbe avere come "padre" letterario Alfred Jarry) vanno ricordati Samuel Beckett, Jean Tardieu, Eugène Ionesco, Arthur Adamov e Georges Schehadé. Una seconda generazione ha avuto come protagonisti Harold Pinter, Robert Pinget, Boris Vian e Sławomir Mrożek. Anche Jean Genet, autore di Le serve, era stato inizialmente inserito da Esslin nel gruppo originario. Fra gli autori italiani, fu spesso accostato al teatro dell'assurdo Achille Campanile, che tuttavia respinse tale accostamento.
L'estate (in originale L'Été) è una raccolta di saggi di Albert Camus, pubblicata per la prima volta nel 1954 presso Gallimard. In italiano il volume è uscito per Bompiani nella traduzione di Sergio Morando, prima nella raccolta Saggi letterari del 1959. La raccolta include: Il Minotauro o La sosta di Orano (Le Minotaure ou La Halte d'Oran, 1939) I mandorli (1940) Prometeo agli'inferi (Prométhée aux Enfers, 1946) Piccola guida per le città senza passato (Petit guide pour des villes sans passé, 1947) L'esilio di Elena (L'Exil d'Hélène, 1948) L'enigma (L'Énigme, 1950) Ritorno a Tipasa (Retour à Tipasa, 1953) Il mare da più vicino (La mer au plus près, 1953)
Il rovescio e il diritto (in originale L'Envers et l'Endroit) è una raccolta di saggi di Albert Camus, scritti fra il 1935 e il 1936 e pubblicati per la prima volta nel 1937 presso l'editore Edmond Charlot (1915-2004) di Algeri in pochissime copie, quindi da Gallimard nel 1958 con l'aggiunta della prefazione. In italiano il volume è uscito per Bompiani nella traduzione di Sergio Morando, dapprima nella raccolta Saggi letterari del 1959. Si tratta del primo volume dell'autore che raccoglie e organizza degli scritti sul quartiere Belcourt di Algeri e su due viaggi, uno alle isole Baleari e l'altro a Praga e a Venezia. Per molto tempo Camus non voleva ristamparlo, ma molto dopo, verso la fine della sua vita (senza sapere che lo fosse), rivide il suo giudizio e considerò il libro come fonte segreta che ha alimentato tutti i suoi libri successivi. La raccolta include: Prefazione (Préface, 1958) L'ironia (L'ironie) Fra il sì e il no (Entre oui et non) La morte nell'anima (La mort dans l'âme) Amore di vivere (Amour de vivre) Il rovescio e il diritto (L'Envers et l'Endroit)
Bompiani è una casa editrice italiana, fondata a Milano nel 1929 da Valentino Bompiani. Nel corso dei decenni essa ha pubblicato le opere di alcuni dei più influenti autori della letteratura italiana, tra cui Alberto Moravia e Umberto Eco, e internazionale, come T.S. Eliot, J.R.R. Tolkien, Albert Camus, John Steinbeck, Imre Kertész, Svetlana Aleksievič e László Krasznahorkai. Dopo una lunga permanenza nel gruppo RCS e una breve parentesi nel Gruppo Mondadori, nel 2016 è entrata a far parte del gruppo Giunti.