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Lo spiritismo è una dottrina apparsa nel 1857 in Francia, esposta pubblicamente attraverso i libri di Allan Kardec (pseudonimo del pedagogista francese Hippolyte Léon Denizard Rivail) all'interno di cinque libri: Il libro degli Spiriti, Il libro dei medium, Il Vangelo secondo gli Spiriti, Il Cielo e l'Inferno e La Genesi. Il termine "spiritismo" fu adottato per evidenziare i nuovi postulati rispetto alle altre visioni spiritualiste della vita. Nelle sue ricerche Kardec osservò una serie di fenomeni e formulò l'ipotesi che tali fenomeni potessero essere attribuiti solamente a intelligenze incorporee (spiriti). Le comunicazioni spiritiche avverrebbero "grazie all'intervento di un medium", ossia una persona con particolari doti che fungerebbe da mediatore fra spiriti e viventi, durante la cosiddetta seduta spiritica. La sua ipotesi di comunicazione con gli spiriti fu inoltre oggetto di studio da parte di alcuni istituti privati di ricerca parapsicologica che hanno studiato tali fenomeni e che ne continuano le ricerche tuttora in vari paesi del mondo. La sua opera fu successivamente proseguita da Leon Denis, Sir Arthur Conan Doyle, Ernesto Bozzano, Chico Xavier, Divaldo Pereira Franco, Raul Teixeira, Emídio Brasileiro, Aleksandr Nikolaevič Aksakov e altri. Lo spiritismo ha decine di milioni di seguaci in molti paesi del mondo, inclusa Francia, Spagna, Stati Uniti, Giappone, Germania, Inghilterra, Italia, Russia, Argentina, Portogallo e soprattutto Brasile, dove ha la diffusione maggiore che in ogni altro Stato.
La magia nera è tradizionalmente ritenuta la capacità di un mago di utilizzare e controllare a proprio vantaggio un potere nefasto, maligno, o comunque di origine soprannaturale. È associata all'oscurità, all'occultismo, e spesso al satanismo, sebbene un potere magico di per sé non sia necessariamente né positivo né negativo, poiché molto dipende dall'uso che se ne fa. Nella definizione di magia nera possono rientrare le varie forme della demonologia e soprattutto della stregoneria.
Il termine pseudoscienza, nell'epistemologia, indica ogni teoria, metodologia o pratica che afferma, pretende o vuole apparire scientifica ma che tuttavia non mostra i criteri tipici di scientificità ovvero non ha alcun'aderenza al metodo scientifico (o metodo sperimentale), che è il metodo alla base della scienza moderna per dimostrare le proprie affermazioni e progredire. Tra i primi ad usare il termine ci fu François Magendie, pioniere della fisiologia. Il termine deriva dal prefisso greco ψευδής pseudés (falso, mendace) e dal latino scientia (conoscenza).
Con il termine magia si intende una tecnica che si prefigge di influenzare o dominare gli eventi, i fenomeni fisici e l'essere umano con la volontà; a tal fine la magia può servirsi di atti e formule verbali, come di gesti e rituali appropriati. L'etimologia del vocabolo magia (in greco μαγεία) deriva dal nome con cui veniva indicata nell'antica Grecia la dottrina praticata dai «Magi» (Μάγοι), i sacerdoti zoroastriani della Persia.
La canalizzazione, o in inglese channeling (sostantivato in «condotto») è un termine utilizzato nell'esoterismo e nella letteratura new Age per riferirsi ad un metodo di comunicazione tra un essere umano e un'entità di un'altra dimensione, generalmente un angelo, un maestro "asceso", uno spirito del piano astrale, o un'entità ritenuta un dio, un alieno ecc.Per estensione, il termine channeling può riferirsi a una serie di credenze e pratiche che sono entrate in voga dagli anni '80 negli Stati Uniti, come una corrente particolare interna al movimento new age. Per certi aspetti, è anche affine allo spiritismo praticato alla fine del XIX secolo da ambienti ispirati alle dottrine teosofiche, che a loro volta intendevano rifarsi alle antiche esperienze visionarie di sciamani e profeti.
Allan Kardec, pseudonimo di Hippolyte Léon Denizard Rivail (Lione, 3 ottobre 1804 – Parigi, 31 marzo 1869), è stato un pedagogista e filosofo francese conosciuto per essere stato il fondatore e codificatore dello spiritismo, dottrina filosofica di cui fu il principale divulgatore a livello mondiale. La pratica dello spiritismo ha oggi valenza pseudoscientifica.
Esoterismo è il termine con cui si indicano, in senso lato, le dottrine spirituali di carattere almeno in parte segreto o riservato. La verità occulta o i significati nascosti di tali dottrine sono accessibili solo ai cosiddetti iniziati, prevedendo spesso diversi gradi di iniziazione. Il termine "esoterico" compare per la prima volta in una lingua moderna, il francese, nel 1752. Si contrappone a essoterico ("condiviso"), parola che indica una conoscenza aperta a chiunque. In senso lato, l'esoterismo denota la presunta capacità di accedere al nucleo intimo e unitario di una verità, andando oltre le apparenze esteriori; ogni religione possederebbe una componente esoterica da cui si sarebbe originata. In quest'ottica, poiché si può parlare di interno solo in rapporto a un esterno, carattere essoterico ed esoterico possono coesistere in una medesima dottrina: invece di escludersi, possono essere complementari. Una medesima dottrina può presentare una componente esoterica e una essoterica; oppure al medesimo insegnamento può essere data un'interpretazione essoterica, aperta a tutti, e una più profonda esoterica, appannaggio dei soli iniziati.
La bilocazione o multilocazione è la supposta capacità di un corpo di essere contemporaneamente presente in due o più luoghi diversi. Il termine è compreso in quello di ubiquità, perché multilocazione indica la presenza contemporanea di un corpo in più luoghi, mentre l'ubiquità indica la sua presenza in ogni luogo. Il termine è stato utilizzato in una vasta gamma di sistemi filosofici e storici, tra cui la filosofia greca, sciamanesimo,paganesimo, folklore, occultismo e magia, il paranormaleinduismo (come una delle siddhi), buddismo,spiritualismo e teosofia, misticismo in generale, tanto quanto il misticismo ebraico e la Cabala.
L'alchimia è un antico sistema filosofico esoterico che si espresse attraverso il linguaggio di svariate discipline come la chimica, la fisica, l'astrologia, la metallurgia e la medicina lasciando numerose tracce nella storia dell'arte. Il pensiero alchemico è altresì considerato da molti il precursore della chimica moderna prima della nascita del metodo scientifico. Il termine alchimia deriva dall'arabo al-khīmiyya o al-khīmiyya (الكيمياء o الخيمياء), composto dell'articolo determinativo al- e della parola kīmiyya che significa "chimica" e che a sua volta, sembrerebbe discendere dal termine greco khymeia (χυμεία) che significa "fondere", "colare insieme", "saldare", "allegare", ecc. (da khumatos, "che è stato colato, un lingotto"). Un'altra etimologia collega la parola con il termine arabo Al Kemi, che significa "I neri", derivante a sua volta dal termine egizio Kemet cioè "Terra Nera", che indicava l'Egitto, dato che con le conquiste degli arabi dell'Egitto, volendo sapere cosa significassero i geroglifici, la popolazione locale dell'epoca (che non comprendeva più la lingua antica ma solo il copto) disse che erano formule magiche antiche e potenti che rendeva gli antichi egizi potenti maghi in tutto il mondo antico. Il vocabolo potrebbe anche derivare da kim-iya, termine cinese che significa «succo per fare l'oro». Diversi sono i grandi obiettivi che si proponevano gli alchimisti: conquistare l'onniscienza, raggiungendo il massimo della conoscenza in tutti i campi del sapere; creare la panacea universale, un rimedio cioè per curare tutte le malattie, generare e prolungare indefinitamente la vita; la trasmutazione delle sostanze e dei metalli, ovvero la ricerca della pietra filosofale. Oltre ad essere una disciplina fisica e chimica, l'alchimia implicava un'esperienza di crescita o meglio un processo di liberazione spirituale dell'operatore. In quest'ottica la scienza alchemica viene a rappresentare una conoscenza metafisica e filosofica, assumendo connotati mistici e soteriologici, nel senso che i processi e i simboli alchemici, oltre al significato materiale, relativo alla trasformazione fisica, possiedono un significato interiore, relativo allo sviluppo spirituale.