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La marineria veneziana era il complesso delle strutture navali della marina della Repubblica di Venezia. Essa giocò un ruolo importante nella storia di Venezia e della Serenissima Repubblica. Una delle prime forze navali al mondo, soprattutto durante il medioevo e l'era moderna e per tutto il lungo declino avviatosi alla fine del XVI secolo, la fine della marina veneziana coincise con la resa della città alle truppe di Napoleone.
Il Giuseppe Garibaldi è stato un incrociatore della Regia Marina italiana e successivamente della Marina Militare. Dopo aver subito radicali lavori di trasformazione, divenne la prima unità navale missilistica italiana. Alla sua entrata in servizio il Garibaldi era classificato incrociatore leggero, in quanto secondo il Trattato navale di Londra del 1930, erano classificati tali gli incrociatori con cannoni da 6.1 pollici (155 mm) o più piccoli, mentre quelli con cannoni fino a 8 pollici (203 mm) erano definiti incrociatori pesanti. Oggi, al mondo, due incrociatori leggeri sono preservati come navi museo: l'americano USS Little Rock della classe Cleveland e l'inglese HMS Belfast della classe Town, ancorati rispettivamente a Buffalo e Londra. Un'altra unità britannica, l'incrociatore HMS Caroline della classe C della riserva della Royal Navy, ultima nave superstite della battaglia dello Jutland, dopo essere stato ancorato a Belfast, dove ha svolto il ruolo di piattaforma addestrativa galleggiante, è stato ritirato ufficialmente dal servizio il 31 marzo 2011 e la sua bandiera esposta nella Cattedrale di St Anne; il suo futuro è tuttavia incerto anche se sembra dovrebbe essere destinato a nave museo. L'ultimo incrociatore leggero ad essere stato in servizio attivo è stato il peruviano Almirante Grau, un ex unità olandese della classe De Zeven Provinciën, che, dopo aver avuto vari ammodernamenti, ha ricoperto per decenni il ruolo di ammiraglia della flotta peruviana fino alla radiazione dalla marina peruviana avvenuta il 26 settembre 2017.
La corazzata Giulio Cesare fu un'unità della Regia Marina che servì in entrambe le guerre mondiali. La nave, insieme alle unità gemelle Cavour e Leonardo da Vinci, costituiva la Classe Conte di Cavour.
La battaglia del Mediterraneo fu il complesso delle operazioni aeronavali intercorse nel bacino del Mediterraneo durante la seconda guerra mondiale, dal giugno 1940 al maggio 1945. Gli scontri videro confrontarsi, fino al settembre del 1943, principalmente la Regia Marina italiana (sostenuta da unità aeree e sottomarine inviate dalla Germania nazista) e la Royal Navy, appoggiata dalle marine militari dei paesi del Commonwealth e soprattutto, dal novembre 1942, dalle forze aeronavali degli Stati Uniti d'America. Dopo la stipula dell'armistizio di Cassibile da parte dell'Italia, la Kriegsmarine continuò a portare avanti l'opposizione alle forze degli Alleati nel Mediterraneo, anche se il ritmo delle operazioni calò drasticamente a causa della schiacciante superiorità anglo-statunitense. Le operazioni navali nel Mediterraneo si strutturarono come delle grandi battaglie di convogli navali. Entrambi i contendenti erano impegnati a proteggere le proprie linee di rifornimento navale e insidiare al contempo quelle avversarie: i convogli italo-tedeschi seguivano principalmente la rotta nord-sud, diretti a rifornire le truppe dell'Asse schierate in Libia e poi Tunisia, mentre la Royal Navy allestì un sistema di rifornimento per sostenere la strategica isola di Malta (esposta ai bombardamenti dell'Asse per gran parte della lotta) a partire dalle sue basi di Gibilterra e Alessandria d'Egitto, seguendo quindi una rotta ovest-est. I combattimenti più importanti si svolsero quindi nel punto di incontro tra le rotte opposte, nell'area del Mediterraneo centrale compresa tra la Sardegna e Creta. Entrambi i contendenti fecero largo ricorso agli attacchi di sommergibili, aerei e di forze navali leggere per disturbare il traffico dell'avversario, e la Regia Marina fu molto attiva anche nel campo delle incursioni di sabotatori direttamente all'interno dei porti nemici tramite il suo reparto scelto della Xª Flottiglia MAS; per contro, i combattimenti tra navi maggiori furono eventi relativamente rari, legati spesso a circostanze fortuite e quasi mai dall'esito decisivo. Lo scontro rimase sostanzialmente in equilibrio fin verso il novembre 1942: la flotta italiana assicurò un flusso costante di rifornimenti al fronte libico ma logorò pesantemente le sue forze (in particolare il naviglio leggero), mentre la dura opposizione delle forze dell'Asse ai convogli britannici per Malta fece quasi temere una resa per fame dell'isola. Lo sbarco dei reparti anglo-statunitensi in Marocco e Algeria nel corso dell'operazione Torch e soprattutto l'ingresso nel Mediterraneo di preponderanti forze aeree e navali statunitensi fecero pendere definitivamente l'ago della bilancia dalla parte degli Alleati, rendendo insostenibile il sistema di rifornimento delle forze dell'Asse in Nordafrica. L'invasione della penisola italiana, con gli imponenti sbarchi anfibi in Sicilia e a Salerno, sancì infine l'assoluto predominio navale assunto dagli Alleati nel Mediterraneo.