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Raffaello Magiotti (Montevarchi, settembre 1597 – Roma, 1656) è stato uno scienziato italiano. Questa Terra [Montevarchi] è stata culla di molti chiari uomini, tra i quali citerò il sacerdote Raffaello Magiotti, e il di lui fratello Lattanzio dottore in medicina che studiarono Geometria presso Galileo. Il primo di essi inoltre fu scolaro del padre Castelli e autore di un Lettera al Principe D. Lorenzo de' Medici stampata in Roma nel 1648 col titolo di: Renitenza certissima dell'acqua alla compressione. Raffaello Magiotti fu impiegato in qualità di scrittore nella Biblioteca Vaticana, dove lungo tempo dimorò consigliando Galileo a stampare specialmente i suoi Dialoghi.
La storia della letteratura italiana ha inizio nel XII secolo, quando nelle diverse regioni della penisola italiana si iniziò a scrivere in italiano con finalità letterarie. Il Ritmo laurenziano è la prima testimonianza di una letteratura in lingua italiana. Gli storici della letteratura individuano l'inizio della tradizione letteraria in lingua italiana nella prima metà del XIII secolo con la scuola siciliana di Federico II di Svevia, Re di Sicilia e Imperatore del Sacro Romano Impero, anche se il primo documento letterario di cui sia noto l'autore è considerato il Cantico delle creature di Francesco d'Assisi. In Sicilia, a partire dal terzo decennio del XIII secolo, sotto il patrocinio di Federico II si era venuto a formare un ambiente di intensa attività culturale. Queste condizioni crearono i presupposti per il primo tentativo organizzato di una produzione poetica in volgare romanzo, il siciliano, che va sotto il nome di "scuola siciliana" (così definita da Dante nel suo “De vulgari Eloquentia”). Tale produzione uscì poi dai confini siciliani per giungere ai comuni toscani e a Bologna e qui i componimenti presero ad essere tradotti e la diffusione del messaggio poetico divenne per molto tempo il dovere di una sempre più nota autorità comunale. Quando la Sicilia passò il testimone ai poeti toscani, coloro che scrivevano d'amore vi associarono, seppure in maniera fresca e nuova, i contenuti filosofici e retorici assimilati nelle prime grandi università, prima di tutto quella di Bologna. I primi poeti italiani provenivano dunque da un alto livello sociale e furono soprattutto notai e dottori in legge che arricchirono il nuovo volgare dell'eleganza del periodare latino che conoscevano molto bene attraverso lo studio di grandi poeti latini come Ovidio, Virgilio, Lucano. Ciò che infatti ci permette di parlare di una letteratura italiana è la lingua, e la consapevolezza nella popolazione italiana di parlare una lingua, che pur nata verso il X secolo si emancipa completamente dalla promiscuità col latino solo nel XIII secolo.
Paolo Dagomari detto anche Paolo dell'Abbaco (Prato, 1282 – Firenze, 1374) è stato un matematico, astronomo e poeta italiano.
Emilio Boni (Prato, 22 giugno 1844 – Prato, 2 dicembre 1867) è stato uno scultore e pittore italiano.
Augusto Alfani (Firenze, 17 novembre 1844 – Firenze, 25 novembre 1923) è stato un pedagogista e filologo italiano.
Anton Maria Salvini (Firenze, 12 gennaio 1653 – Firenze, 17 maggio 1729) è stato un grecista italiano.
L’Accademia toscana di scienze e lettere “La Colombaria” è un'istituzione culturale di Firenze, originariamente ospitata nella "torre colombaria" del Palazzo Pazzi a Firenze. Fu fondata nel 1735 da Giovanni Girolamo de' Pazzi, studioso che si circondò di persone colte, dedite allo studio dell'antichità, della storia, appassionate di filologia e anche di scienze. Dopo la guerra e la quasi totale distruzione del suo patrimonio l'Accademia si è trasferita e il suo indirizzo attuale è via Sant'Egidio 23, nel complesso delle Oblate.