Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Negli ordini religiosi cavallereschi (ordini religioso-militari), gli aderenti fanno voto di combattimento accanto a quelli di castità, obbedienza e povertà personale, che sono caratteristici della tradizione monastica. Lo status d'uomo d'armi che caratterizza gli appartenenti a tali ordini, li differenzia nettamente da qualunque altro ordine religioso d'area cristiana.Gli ordini religioso-militari hanno avuto una parte importante nella storia della cristianità medievale. Storicamente nacquero con le Crociate, che affermarono un nuovo significato del termine miles Christi: esso non indicava più solo il "martire della fede", ma anche il "combattente al servizio della fede". A quel tempo vi era però una proibizione che impediva ai cavalieri di prendere gli ordini sacri: un monaco non può spargere sangue altrui. La creazione degli ordini religioso-militari superò questa proibizione: all'interno di tali ordini si poteva essere al tempo stesso monaci e cavalieri. Oltre che alle Crociate, essi sono legati alla sconfitta dei musulmani in Spagna e dei pagani in Europa Orientale e nel Baltico (nell'ambito, soprattutto, della Crociata livoniana).La maggior parte di questi ordini si estinse dopo la fine delle crociate. Una parte dei nomi di tali ordini sono stati ripresi in vario modo da associazioni moderne di laici, ma la Santa Sede, oltre ai propri ordini equestri, riconosce e tutela due soli ordini cavallereschi: il Sovrano Militare Ordine di Malta e l'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
L'Insigne sacro e militare ordine di Santo Stefano papa e martire è un ordine religioso cavalleresco di fondazione pontificia (Bolla His quae del 1º febbraio 1562 di Pio IV), con doppia personalità giuridica, cioè canonica (attualmente Associazione pubblica di fedeli di fondazione pontificia) e civile. Fu di collazione della casa granducale di Toscana, così come l'Ordine del Merito sotto il titolo di San Giuseppe e l'Ordine del merito civile e militare.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
Giuseppe da Copertino, al secolo Giuseppe Maria Desa (Copertino, 17 giugno 1603 – Osimo, 18 settembre 1663), è stato un sacerdote religioso italiano, appartenente all'Ordine dei Frati Minori Conventuali. Fu beatificato da papa Benedetto XIV nel 1753, e proclamato santo da papa Clemente XIII nel 1767. È il santo patrono di Osimo e di Copertino, la cui festa si celebra il 18 settembre.
Il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla fu uno Stato preunitario italiano esistito dal 1545 al 1859, con una pausa dal 1808 al 1814 quando fu annesso al Primo impero francese e trasformato in un dipartimento. Il ducato fu governato dapprima dalla dinastia dei Farnese e, dal 1731, da quella dei Borbone-Parma. Nel 1859 i territori ducali furono incorporati alle Province Unite del Centro Italia e successivamente annessi al Regno di Sardegna tramite il plebiscito del 12 marzo 1860.
Duca (dal greco bizantino doûka accusativo di doúx ‘governatore’, che è dal latino dūx ‘condottiero, capo’, da cui anche le parole duce e doge), è un titolo nobiliare, inferiore al titolo di principe e superiore al titolo di marchese in vari stati come l'Italia, la Spagna e il Regno Unito. In età carolingia il titolo era usato per indicare genericamente un funzionario pubblico nella veste di comandante militare, infatti, nelle fonti non è raro trovare indicati come dux anche aristocratici a cui era affidato il controllo di marche o contee.
Augusto Paolo Lojudice (Roma, 1º luglio 1964) è un cardinale e arcivescovo cattolico italiano, dal 6 maggio 2019 arcivescovo metropolita di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino.
Per archivio si intende una raccolta organizzata e sistematica di informazioni di diversa natura. In secondo luogo, per estensione, con "archivio" si designa anche l'ente che ha il compito istituzionale di tutelare e valorizzare un insieme di documenti e i locali destinati alla loro conservazione.