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Ospedale di San Giacomo degli Incurabili

L'Ospedale di San Giacomo in Augusta, detto "degli Incurabili" (noto anche come Arcispedale di San Giacomo degli Incurabili), è uno storico edificio situato nel centro di Roma, all'indirizzo via del Corso 499, adiacente alla Chiesa di San Giacomo in Augusta. Ospedale di origine medievale, fu rifondato nel Cinquecento, nello stesso periodo di altri ospedali degli Incurabili presenti in altre città italiane. Esso venne rivalutato da Ospedale, solo per gli incurabili, e presidio onnitaumaturgico nel 1339, per volontà del cardinale Pietro Colonna, discendente della dinastia dei vassalli dell'imperatore Federico I von Hohenstaufen, detto Barbarossa, che lo aveva requisito rivendicandolo, in quanto bene dinastico imprescrittibile, inalienabile della corona del SRI degli Hohenstaufen, di cui i suoi avi furono vassalli, che comprendeva il palinsesto da Villa Borghese, all'attuale Piazza del Popolo, via Ripetta fino alla Scala Santa e compreso tutto il Vaticano. I Colonna, come del resto i Frangipane, accettarono volentieri che l'Imperatore ripristinasse la sua avita eredità, in cambio comunque di formale acquisto con i soldi della corona tedesca di Barbarossa, ben consapevole che l'omaggio necessitasse di gratitudine, anche se i Colonna lo avrebbero comunque omaggiato, pur di diventare suoi Vassalli .(Monumenta Germaniae Historica ) L'avita plaque dell'Ospedale apposta dall'Imperatore Barbarossa recava la sindone , per stigmatizzare che gli Svevi custodivano la Sindone, totem taumaturgico.Pietro Colonna lo ristrutturò , in seguito, in onore di suo zio Giacomo Colonna, deceduto nel 1318. L'appellativo "in Augusta" deriva dalla vicinanza ai ruderi del Mausoleo dell'Imperatore Augusto divenuti, nel Medioevo, roccaforte della stessa famiglia Colonna. La rifondazione cinquecentesca e la promozione ad Arcispedale, ordinata da Leone X, fu promossa in particolare dell'attività di San Camillo de Lellis, che ne stabilì le Regole e che qui fondò l'ordine dei Ministri degli Infermi (detti anche "camillani"), e dall'attività del cardinal protettore Anton Maria Salviati, che riedificò a struttura e la dotò di un fondo patrimoniale esplicitamente per la sua autonomia economica: questi donò infine la struttura stessa alla città con il vincolo perpetuo di destinazione all'ospedalità. L'edificio dell'Ospedale è situato tra via del Corso (ex via Flaminia e, in seguito, via Lata) e via di Ripetta (ex via Leonina). A sud l'edificio costeggia via Canova (ex via di San Giacomo, poi via delle Tre Colonne), lungo la quale era situato lo studio del celebre scultore Antonio Canova. Dopo un'attività ospedaliera ininterrotta di ben 670 anni, l'ospedale è stato chiuso definitivamente nel 2008 tra aspre critiche, appena dopo un lungo periodo di ristrutturazione. La chiusura, da allora, è stata contestata da diversi comitati e associazioni cittadine.

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