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La Galleria d'arte contemporanea Osvaldo Licini è una pinacoteca di Ascoli Piceno, allestita presso il complesso del Polo culturale Sant'Agostino e dedicata al pittore ascolano Osvaldo Licini.
La casa natale di Osvaldo Licini si trova a Monte Vidon Corrado. Restaurata e resa fruibile al pubblico come "casa d'artista", costituisce la casa museo di Osvaldo Licini. Aperta nel 2013, in essa sono conservati oggetti, abiti, arredi appartenuti all'artista e sua moglie. Il restauro ha conservato l'atmosfera di "laboratorio d'arte sperimentale", come definiva Licini stesso in una lettera a Marchiori la sua casa, lasciando intatto il vissuto artistico del luogo. L'edificio padronale settecentesco è strutturato su tre livelli: al primo la cantina, utilizzata da Licini per le riunioni politiche; al secondo livello vi è la zona giorno con un'ampia sala dove l'artista custodiva le sue opere. Accedendo al piano superiore sul soffitto si scorge la pittura murale realizzata da Licini agli inizi degli anni Quaranta, sui toni freddi dell'azzurro e del grigio. Al terzo piano si trova la zona notte e lo studio con i cavalletti, i colori, la scrivania ancora macchiata di colori. Da qui si aprono molte finestre sul paesaggio collinare, continua fonte d'ispirazione per l'artista. La camera di Licini è in stile costruttivista, sulla parete a cui è addossato il letto c'è un'“archipittura” strutturata su di un modulo triangolare bianco, contornato di arancio su fondo nero.
L'Astrattismo è un movimento artistico che nasce nei primi anni del XX secolo, in zone della Germania lontane tra loro, dove si sviluppò senza intenti comuni. Il termine indica quelle opere pittoriche e plastiche che esulano dalla rappresentazione di oggetti reali. L'astrattismo usa un linguaggio visuale di forme, colori e linee con lo scopo di creare una composizione che possa esistere con un grado di indipendenza dalle referenze visuali nel mondo. L'arte occidentale è stata, dal Rinascimento fino al XIX secolo, segnata dalla logica della prospettiva e dal tentativo di riprodurre un'illusione della realtà visibile. Ma l'accessibilità alle arti delle culture altre rispetto a quelle europee mostrano modi alternativi di descrivere l'esperienza visiva agli artisti. Dalla fine del XIX secolo molti artisti sentirono il bisogno di creare un nuovo tipo di arte che includesse i cambiamenti fondamentali che stavano avvenendo nella tecnologia, nelle scienze e nella filosofia. Le fonti da cui gli artisti estraevano i loro argomenti teorici erano diverse, e riflettevano le ansie sociali e intellettuali in tutte le culture occidentali del tempo.
Giorgio Morandi (Bologna, 20 luglio 1890 – Bologna, 18 giugno 1964) è stato un pittore e incisore italiano. Fu uno dei protagonisti della pittura italiana del Novecento ed è considerato tra i maggiori incisori mondiali del secolo. La sua pittura si può definire unica e universalmente riconosciuta; celebri le sue nature morte in cui gli oggetti rappresentati (bottiglie, vasi, caffettiere), sono portati fuori dal loro contesto funzionale e analizzati nella loro pura essenza. Morandi ha vissuto in via Fondazza, a Bologna, con la madre e le tre sorelle Anna, Dina e Maria Teresa. Morandi dipinse sempre nella sua stanza di via Fondazza. Solamente quando costruirono nel 1960 la casa estiva a Grizzana Morandi (il nome dell'artista è stato aggiunto ufficialmente al toponimo del comune nel 1985), ebbe un vero e proprio studio; di fronte a questa casa si trovano i tre Fienili del Campiaro, soggetto frequente nelle tele del pittore.
Alice Pagani (Ascoli Piceno, 19 febbraio 1998) è un'attrice italiana. È nota per aver interpretato il ruolo di Ludovica Storti nella serie televisiva Baby.
Peintures italiennes d'aujourd'hui è stata una mostra di pittura contemporanea italiana, tenutasi in alcune città del Medio Oriente e del Nordafrica tra il 1963 e il 1964.
Dario Ballantini (Livorno, 13 ottobre 1964) è un imitatore, attore e pittore italiano.
Benedetto Croce (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 – Napoli, 20 novembre 1952) è stato un filosofo, storico, politico, critico letterario e scrittore italiano, principale ideologo del liberalismo novecentesco italiano ed esponente del neoidealismo. Presentò il suo idealismo come «storicismo assoluto», giacché «la filosofia non può essere altro che "filosofia dello spirito" [...] e la filosofia dello spirito non può essere altro che "pensiero storico"», ossia «pensiero che ha come contenuto la storia», che rifugge ogni metafisica, la quale è «filosofia di una realtà immutabile trascendente lo spirito». In funzione anti-positivistica, nella filosofia crociana, la scienza diventa la misuratrice della realtà, sottomessa alla filosofia, che invece comprende e spiega il reale. Con Giovanni Gentile – dal quale lo separarono la concezione filosofica e la posizione politica nei confronti del fascismo dopo il delitto Matteotti – è considerato tra i maggiori protagonisti della cultura italiana ed europea della prima metà del XX secolo, in particolare dell'idealismo. La dottrina crociana improntata alla storiografia ebbe grande influenza politica sulla cultura italiana; Croce, in particolare, con la sua "religione della libertà, è ricordato come guida morale dell'antifascismo ", tanto che fu anche proposto come Presidente della Repubblica italiana. Fu tra i fondatori del ricostituito Partito Liberale Italiano, assieme a Luigi Einaudi.Alcune riserve sulla sua estetica, come anche sulla critica letteraria (in particolare sulla sua definizione di «poesia») e sulla superiorità attribuita da Croce alla filosofia rispetto alle scienze nell'ambito della logica, sono state, tuttavia, espresse in tempi successivi.D'altra parte, il pensiero di Croce, specialmente quello politico, ha goduto di apprezzamenti più recenti e di una "riscoperta" anche al di fuori dell'Italia, in Europa e nel mondo anglosassone (specialmente gli Stati Uniti d'America), dov'è riconosciuto, al pari di pensatori come Karl Popper, come uno dei più eminenti teorici del liberalismo europeo e un autorevole oppositore di ogni totalitarismo. Il liberalismo politico crociano distinto dal liberismo economico fu causa di disaccordo con un altro importante esponente del liberalismo italiano come Luigi Einaudi.
L'arte italiana si sviluppò nella penisola italica fin dalla preistoria. Durante l'Impero romano l'Italia fu al centro di una cultura artistica che per la prima volta creò un linguaggio universalmente omogeneo per il mondo europeo e mediterraneo. In alcuni periodi l'Italia fu il paese artisticamente più all'avanguardia d'Europa.