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Ludwig van Beethoven ([beˈtɔven] o [beˈtoven]; in tedesco [ˈluːtvɪç fan ˈbeːthoːfn̩]; Bonn, 16 dicembre 1770 – Vienna, 26 marzo 1827) è stato un compositore, pianista e direttore d'orchestra tedesco. Figura cruciale della musica colta occidentale, fu l'ultimo rappresentante di rilievo del classicismo viennese ed è considerato uno dei più grandi e influenti compositori di tutti i tempi. Annoverato tra i massimi geni della storia della musica, nonostante la sordità (ipoacusia) che lo colpì prima ancora di aver compiuto i trent'anni, egli continuò a comporre, dirigere e suonare, lasciando una produzione musicale fondamentale, straordinaria per forza espressiva e per la capacità di evocare emozioni.La sua influenza fu di vitale importanza per il linguaggio musicale del XIX secolo e per quelli successivi, tanto da rappresentare un modello per molti compositori. Il mito del Beethoven "artista eroico", capace di trasmettere attraverso la sua opera ogni sua emozione, esperienza personale o sentimento, crebbe moltissimo nel periodo Romantico; tuttavia, pur anticipando molti aspetti del futuro Romanticismo, la sua adesione alle regole dell'armonia nelle modulazioni, il rigetto dei cromatismi nelle melodie, la cura dell'equilibrio formale dei brani lo collocano nel solco della tradizione del classicismo.Nel catalogo delle composizioni beethoveniane hanno grande rilievo la sua produzione orchestrale, quella pianistica e quella cameristica. Capolavori dei rispettivi generi rimangono anche sue composizioni sacre, come la Missa Solemnis, e teatrali, come Fidelio.
Sin dai tempi biblici, la musica ha avuto un ruolo importante nella vita di molti ebrei. La musica ebraica è stata influenzata dalle tradizioni gentili circostanti e dalle fonti ebraiche conservate nel tempo. D'altro canto, i contributi musicali ebraici tendono a riflettere le culture dei paesi in cui vivono gli ebrei, dove i più notevoli esempi di musica classica e popolare sono negli Stati Uniti e in Europa. Tuttavia, tutta l'altra musica è unica per particolari comunità ebraiche, come il klezmer dell'Europa dell'Est.
Col termine musica classica ci si riferisce alla musica colta, sacra e profana, composta o avente radici nel contesto della cultura occidentale. Essa abbraccia approssimativamente un arco di tempo che comincia dall'XI secolo e si estende fino al XX secolo o, a seconda delle convenzioni, fino all'età contemporanea. Tale periodo include, in particolare, il periodo caratterizzato dallo sviluppo e impiego prevalente dell'armonia tonale, codificata tra il XVII e il XIX secolo. In contesti più specializzati il termine "musica classica" può essere anche riferito, in senso più restrittivo, al periodo musicale detto Classicismo, ma nel linguaggio comune l'espressione è intesa nel suo significato più esteso (in opposizione a musica leggera o a musica popolare). I confini della categoria sono sfumati e opinabili, in quanto il marchio di classicità viene in genere assegnato dai posteri; dunque, ciò che oggi si definisce "classico" non lo era necessariamente ai tempi in cui venne composto. In particolare, a seconda dei contesti il concetto di "musica classica" può includere o no la musica colta contemporanea. L'indicazione di "musica classica" in riferimento alla musica colta europea appare agli inizi del XIX secolo, allo scopo di "canonizzare" il periodo che va da Bach a Beethoven, passando per Händel e Mozart, come l'epoca d'oro della musica e i primi riferimenti a tale utilizzo, secondo quanto riportato nell'Oxford English Dictionary, risalgono intorno al 1836.Una caratteristica importante della musica colta europea è l'abbandono della tradizione orale e l'introduzione di un sistema di notazione musicale, sviluppato gradualmente a partire dal IX secolo. Nel corso del tempo l'improvvisazione e l'ornamentazione estemporanea o ad libitum, di uso comune fino al XVII e XVIII secolo, hanno gradualmente perso spazio nell'esecuzione del repertorio scritto, nel quale la volontà del compositore, trasferita nella notazione, viene interpretata nei limiti della composizione stessa, senza più concedere spazio a modifiche arbitrarie della musica da parte degli esecutori.
Johan Julius Christian Sibelius, noto come Jean Sibelius; in Finlandia è conosciuto anche con il nome di Janne Sibelius (Hämeenlinna, 8 dicembre 1865 – Järvenpää, 20 settembre 1957), è stato un compositore e violinista finlandese; insieme a Elias Lönnrot e Johan Ludvig Runeberg, la sua figura è il simbolo musicale dell'identità nazionale finlandese. Le sue composizioni più note sono il concerto per violino e orchestra, Finlandia, Valzer Triste, la suite Karelia e Il cigno di Tuonela (un movimento della suite Lemminkäinen), ma egli scrisse molta altra musica, tra cui altri pezzi ispirati al Kalevala, sette sinfonie, oltre cento Lieder per voce e pianoforte, musiche di scena per 13 drammi, un'opera (Jungfrun i tornet), musica da camera tra cui un quartetto d'archi, musica per pianoforte, musica corale e musica rituale massonica.
La guerra anglo-americana (detta anche guerra del 1812 per via dell'anno in cui scoppiò) fu un conflitto combattuto tra Regno Unito e gli Stati Uniti d'America tra il giugno del 1812 e il febbraio del 1815. La guerra ebbe termine con la firma del trattato di Gand, firmato il 24 dicembre 1814 ed entrato in vigore il 17 febbraio 1815.
Jakob Ludwig Felix Mendelssohn Bartholdy (Amburgo, 3 febbraio 1809 – Lipsia, 4 novembre 1847) è stato un compositore, direttore d'orchestra, pianista e organista tedesco del periodo romantico. Nipote del filosofo Moses Mendelssohn (che proveniva da una poverissima famiglia ebraica), Felix nacque in una condizione familiare di primo piano, poiché il padre Abraham, banchiere berlinese figlio di Moses, aveva creato e consolidato un ragguardevole patrimonio finanziario. Felix fu cresciuto senza religione fino all'età di sette anni, quando venne battezzato come cristiano riformato. Già in giovanissima età venne riconosciuto come un prodigio musicale (a soli dodici anni cominciava a comporre le sue prime 12 sinfonie per orchestra d'archi), ma i suoi genitori si dimostrarono prudenti e intelligentemente non cercarono mai di capitalizzare il suo talento. Inizialmente godette di un buon successo in Germania, dove ravvivò l'interesse per la musica di Johann Sebastian Bach, e nei suoi viaggi in Europa. Venne ben accolto particolarmente in Gran Bretagna come compositore, direttore e solista, e le sue dieci visite oltremanica - durante le quali molte delle sue opere più importanti furono eseguite in anteprima - costituirono una parte importante della sua carriera adulta. I suoi gusti musicali furono essenzialmente conservatori, distinguendosi da molti dei suoi contemporanei musicali più aperti ad innovazioni come Franz Liszt, Richard Wagner, Charles-Valentin Alkan e Hector Berlioz. Il conservatorio di Lipsia (ora Università della musica e del teatro di Lipsia), da lui fondato, divenne un caposaldo di questa visione anti-radicale. Mendelssohn scrisse sinfonie, concerti, oratori, ouverture, musiche di scena, musica per pianoforte, musica per organo e musica da camera. Le sue opere più note sono l'ouverture e le musiche di scena per Sogno di una notte di mezza estate (la sola ouverture fu composta a 17 anni), la Sinfonia Riforma (catalogata come n. 5 ma composta come seconda), la Sinfonia Italiana, la Sinfonia Lobgesang (sinfonia-cantata per soli, coro, organo e orchestra), la Sinfonia Scozzese, gli oratori Paulus ed Elias, l'ouverture Le Ebridi, il Concerto per violino e orchestra e i due concerti per pianoforte e orchestra. Le Romanze senza parole sono le sue più celebri composizioni per solo pianoforte. Dopo un lungo periodo di relativa disistima a causa dei cambiamenti nei gusti musicali e dell'antisemitismo che si ebbero tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX, la sua originalità creativa è oggi riconosciuta e rivalutata, ed è annoverato tra i compositori più rappresentativi del periodo romantico.
La costituzione spagnola del 1812, nota anche come la Costituzione di Cadice o La Pepa, è la carta costituzionale promulgata il 19 marzo del 1812 dalle Cortes, il parlamento iberico, in opposizione all'occupazione napoleonica e al regime di Giuseppe Bonaparte. Stabiliva la monarchia costituzionale con la limitazione dei poteri del re, la separazione dei poteri, il suffragio universale maschile, la libertà d'impresa.
La campagna di Russia fu l'invasione francese dell'Impero russo nel 1812, terminata con una disastrosa sconfitta e con la distruzione di gran parte delle truppe francesi e dei contingenti stranieri. La campagna segnò il punto di svolta della carriera di Napoleone Bonaparte e delle Guerre napoleoniche. In Russia l'invasione francese è più conosciuta come guerra patriottica (in russo: Отечественная война?, Otečestvennaja vojna), termine che evidenzia il carattere che assunse la lotta, di resistenza nazionale e popolare russa contro lo straniero. Alla fine della campagna, l'esercito napoleonico - costituito da oltre 600.000 soldati, di cui 450.000 nella massa principale guidata dall'imperatore - era ridotto a poco più di 100.000 uomini. Le perdite ammontarono a 400.000 tra morti e dispersi; 100.000 furono i prigionieri caduti nelle mani del nemico. La distruzione della Grande Armata in Russia ebbe conseguenze decisive sulla storia europea dell'Ottocento. Tale avvenimento ha ispirato profondamente anche la letteratura russa, e ne fa fede - tra tutti - il più noto esempio, costituito dal celebre romanzo di Lev Tolstoj, Guerra e pace. Oltre alla letteratura russa la campagna di Russia ha ispirato anche il brano Ouverture 1812 di Pëtr Il'ič Čajkovskij.