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Palazzo Petroni, in via di Pantaneto 13 a Siena, è uno dei pochi esempi di architettura tardo-gotica Senese ancora leggibile nella struttura del palazzo. Costruito dalla famiglia del cardinale Riccardo Petroni sul finire del XII secolo, ha pianta quadrata, inglobante una torre sulla destra del fronte principale, con corte interna e pozzo. Le modifiche cinquecentesche della facciata per mano di Baldassarre Peruzzi o della sua scuola, lasciano ancora vedere sia le arcate originarie del grande loggiato sul primo e secondo piano, sia i segni originari di appartenenza ai Petroni, Ascarelli e altre famiglie succedutesi nei secoli, con 5 stemmi di marmo della montagnola Senese apposti sotto la cornice del secondo piano. Il loggiato interno ha disegno prettamente cinquecentesco, con grandi archi a tutto sesto in mattoni a vista. La corte, a cui si accede da un bel portale ad arco semplice, è una delle poche con colonne ottagonali coeve e simili a quelle di Palazzo Pubblico in piazza del campo, di epoca simile alla fine del XII secolo. . Il palazzo, passato ai Piccolomini Carli, venne acquistato dai Palagi nella seconda metà del XIX secolo, e da loro ai Vegni, che in parte ancora lo abitano. Restaurato di recente, è visitabile solo all’esterno.
Palazzo Medici Riccardi si trova a Firenze al numero 3 di quella che per la sua ampiezza si chiamava Via Larga, oggi via Cavour, ed l'attuale sede del Consiglio metropolitano.
Il Palazzo Gianni-Lucchesini-Vegni si trova in via San Niccolò 91-95 a Firenze.
Il Museo Collezione Gianfranco Luzzetti è un museo d'arte situato nel centro storico di Grosseto, in Toscana. La galleria d'arte ha sede nel seicentesco ex convento delle Clarisse, in strada Vinzaglio, ed è parte del Polo culturale "Le Clarisse" del comune di Grosseto. È stato inaugurato il 22 dicembre 2019 e ospita una collezione di dipinti e sculture di epoca rinascimentale, barocca e rococò, donata alla città dall'antiquario e collezionista Gianfranco Luzzetti. Tra i vari, sono esposte opere degli artisti Antonio Rossellino, Giovanni Fei, Giambologna, Santi di Tito, Passignano, Cigoli, Rutilio Manetti, Giovanni Antonio Galli, Pier Dandini, Camillo Rusconi e Corrado Giaquinto.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
Duccio di Buoninsegna (Siena, 1255 circa – 1318 o 1319) è stato un pittore italiano, tradizionalmente indicato come il primo maestro della scuola senese. L'arte di Duccio aveva in origine una solida componente bizantina, legata in particolare alla cultura più recente del periodo paleologo, e una notevole conoscenza di Cimabue (quasi sicuramente il suo maestro nei primi anni di attività), alle quali aggiunse una rielaborazione personale in senso gotico, inteso come linearismo ed eleganza transalpini, una linea morbida e una raffinata gamma cromatica. Col tempo lo stile di Duccio raggiunse esiti di sempre maggiore naturalezza e morbidezza e seppe anche aggiornarsi alle innovazioni introdotte da Giotto, quali la resa dei chiaroscuri secondo una o poche fonti di luce, la volumetria delle figure e del panneggio, la resa prospettica. Il suo capolavoro, ovvero la Maestà del Duomo di Siena, è un'opera emblematica dell'arte del Trecento Italiano.
Angelo Vegni (Civitella Paganico, 3 aprile 1811 – Firenze, 18 febbraio 1883) è stato uno scienziato, mecenate e filantropo italiano.