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Montecchio Vesponi è una fazione del comune di Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo. Posta 4 km a sud del capoluogo comunale, sorge su un colle all'ingresso della Valle di Chio, a 364 m s.l.m. e consta di 1200 abitanti. Già sede comunale, fu annesso come frazione di Castiglion Fiorentino nel 1774, in seguito alla riforma amministrativa ordinata dal Granduca di Toscana Leopoldo II d'Asburgo-Lorena.
Mammi o Mammi in val di Chiana è una frazione del comune di Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo. È situata sull'appendice dei colli che chiudono a settentrione la Val di Chio e consta di poche case realizzate con la caratteristica pietra locale, la chiesa ed un piccolo cimitero. Si giunge al paese tramite una stretta e ripida strada che la collega al capoluogo comunale.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
John Hawkwood, italianizzato in Giovanni Acuto (Sible Hedingham, 1320 circa – Firenze, 14 marzo 1394), è stato un condottiero e capitano di ventura inglese. Fu signore di Bagnacavallo, Bertinoro, Caraglio, Castrocaro Terme, Conselice, Cotignola, Faenza, Gazzuolo, Massa Lombarda, Montecchio Vesponi e Santarcangelo di Romagna. Fu Filippo Villani, cronista fiorentino vissuto tra il 1325 e il 1407, ad apporre a John Hawkwood il soprannome italiano di Giovanni Acuto, che lo caratterizzò nel corso della sua carriera.
Emanuele Petri (Castiglione del Lago, 1º febbraio 1955 – Castiglion Fiorentino, 2 marzo 2003) è stato un poliziotto italiano. Sovrintendente in servizio nella Polizia ferroviaria, fu ucciso in servizio sul treno durante una normale operazione di controllo documenti e identificazione di due viaggiatori poi rivelatisi essere i terroristi Mario Galesi e Nadia Desdemona Lioce, capi delle Nuove Brigate Rosse e responsabili degli omicidi dei giuslavoristi Massimo D'Antona e Marco Biagi (avvenuti rispettivamente nel 1999 e nel 2002), e per questo insignito di medaglia d'oro al valor civile alla memoria.
Con dialetto toscano si intende un insieme di vernacoli (ossia un continuum dialettale) di ceppo romanzo diffuso nell'area d'Italia corrispondente all'attuale regione Toscana, con l'esclusione delle parlate della Romagna toscana, di quelle della Lunigiana e di quelle dell’area carrarese.Caratteristica principale di tali idiomi è quella di essere sostanzialmente parlati; ciò garantisce una chiara distinzione dall'italiano, che da sempre (e soprattutto fino al 1860) è stata una lingua quasi esclusivamente scritta, letteraria, aristocratica, parlata dalle élite scolarizzate. Il toscano quindi è un sistema linguistico allo stesso tempo innovativo (grazie all'uso vivo), ma anche conservativo, arcaizzante, grazie al suo (ancora oggi forte) legame con le aree più rurali della regione. Tradizionalmente, il toscano non era considerato un dialetto italiano data la grande somiglianza con l'italiano colto di cui, peraltro, è la fonte (sia pure modificatasi nel tempo rispetto alla parlata odierna) perché ritenuto, erroneamente, una semplice variante o vernacolo dell'italiano. I primi contributi letterari significativi in toscano risalgono al XIII-XIV secolo con le opere di Dante Alighieri, Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio, e successivamente nel XVI secolo con Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini, che conferirono ai parlari toscani la dignità di "lingua letteraria" della penisola. Al momento dell'unificazione dell'Italia fu scelto come lingua da adoperare ufficialmente, mettendo fine a una secolare discussione, a cui aveva partecipato anche Dante (nel De vulgari eloquentia), che vedeva due fazioni contrapposte, una che sosteneva la nascita di una lingua italiana sulla base di uno dei cosiddetti dialetti e un'altra che si proponeva di creare una nuova lingua che prendesse il meglio dai vari dialetti. Prese piede agli inizi del XIX secolo proprio la prima corrente, soprattutto grazie al prestigioso parere di Alessandro Manzoni (molto nota è la vicenda relativa alla scelta della lingua per la stesura de I promessi sposi e i panni sciacquati in Arno), ma non poche furono le critiche mossegli da chi sosteneva (in primo luogo il glottologo goriziano Graziadio Isaia Ascoli) che il toscano era un dialetto come gli altri e una vera lingua nazionale sarebbe potuta nascere solo dopo l'incontro tra le varie culture del paese.
Castiglione del Genovesi è un comune italiano di 1 323 abitanti della provincia di Salerno in Campania.
Arezzo () è un comune italiano di 98 101 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. Fu sede della più antica università della Toscana, e una delle prime in Europa. Importante centro orefice e di alta moda, vanta inoltre di essere la città nella quale è girato lo storico film da record La vita è bella di Roberto Benigni, campione di incassi. È inoltre la patria di artisti e poeti quali Francesco Petrarca, Giorgio Vasari, e nelle vicinanze di Michelangelo Buonarroti. Famosa per gli affreschi di Piero della Francesca all’interno della cappella della basilica di San Francesco e per il crocifisso di Cimabue all’interno della chiesa di San Domenico, è nota anche per l’importante Giostra del Saracino, che divide la città in 4 quartieri.