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Il Teatro romano di Torino è parte delle vestigia romane dell'antica Augusta Taurinorum, comprese nell'area del Parco Archeologico di via XX Settembre. Risalente al 13 a.C., fu attivo fino al III secolo e rappresenta l'unica infrastruttura della città romana ad aver lasciato cospicue testimonianze delle tre fasi costruttive successive. Dopo secoli di decadimento è stato riportato alla luce nel 1899, su volere di re Umberto I.
Lo stradario di Torino comprende i nomi di strade, vie, corsi e piazze del capoluogo piemontese con la loro storia, riguardo sia alle diciture attuali sia ai toponimi antichi.
Con Liberty a Torino si intende la diffusione di tale stile nella città sabauda, riconducibile alla stagione artistica della belle époque tipica degli ultimi anni dell'Ottocento e che si concluse in una convergenza verso l'eclettismo nei primi due decenni del Novecento. Il liberty interessò l'Italia intera e dapprima il capoluogo piemontese, coinvolgendo varie discipline artistiche tra cui le arti applicate e, prevalentemente, l'architettura. Nello specifico panorama torinese quest'ultima risentì, nelle sue maggiori opere, dell'influenza dell'importante scuola parigina e di quella belga divenendo uno dei maggiori esempi italiani di questa corrente, non senza subire anche inevitabili incursioni eclettiche e déco. Per il successo di questa corrente stilistica e la tipologia di edifici che sorse nei primi decenni del Novecento, Torino fu definita «la capitale italiana del liberty» tanto che si percepiscono ancora oggi cospicue testimonianze architettoniche di quel periodo.
L'architettura neogotica è la tendenza a riportare in vita lo stile architettonico gotico che si è manifestata principalmente nel XVIII e XIX secolo. Il neogotico si affermò principalmente in Europa e in America settentrionale, sviluppandosi accanto ad altre correnti come il neoclassicismo.
Il giardino dell'Orticoltura o dell'Orticultura è un giardino di Firenze che si trova in via Bolognese 17, con un ingresso prospiciente a via Vittorio Emanuele.