Pentarchia
Nella storia del cristianesimo, per pentarchia s'intende la teoria secondo la quale il governo della cristianit intera era affidato congiuntamente alle cinque sedi episcopali pi importanti del mondo romano: Roma, Costantinopoli, Alessandria, Antiochia, e Gerusalemme. Secondo tale teoria la loro unanimit era richiesta per rendere pienamente obbligatorio un pronunciamento ecclesiastico e un concilio non era ecumenico senza il consenso di tutti e cinque i patriarcati.Alcune volte si applica il termine pentarchia all'insieme delle cinque grandi circoscrizioni ecclesiastiche chiamate patriarcati che a partire dal V secolo esistevano all'interno dell'impero romano, attribuendo ad ognuna di esse funzioni interne riguardanti il proprio territorio. Per , propriamente parlando il termine pentarchia (dal greco , da cinque + governare) significa potere esercitato collettivamente da cinque persone. Applicato al contesto della storia del cristianesimo esso significa dunque non la mera esistenza dei singoli patriarcati e la loro coesistenza ma il concetto di essi quale governo collegiale della Chiesa cristiana.
Tale concetto non stato mai altro che una teoria si afferma nel libro The A to Z of the Orthodox Church e la sua applicazione nell'impero romano a partire da Giustiniano I era un mero artificio, dato che la controversia cristologica associata con il Concilio di Calcedonia (451) aveva gi rimosso dalla comunione il patriarcato di Alessandria e aveva fatalmente indebolito quello di Antiochia. Inoltre la Chiesa di Roma non ha mai accettato l'idea implicita in tale teoria della fondamentale parit dei cinque patriarchi, precedenza a parte.