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Il tradizionalismo, conosciuto principalmente nel mondo anglo-sassone con il nome di conservatorismo tradizionalista, è una filosofia politica e culturale situata nell'alveo del conservatorismo che sottolinea la necessità filosofica, etica e pratica dei principi della legge naturale e dell'ordine morale trascendente, della tradizione, dell'unità organica e gerarchica, della vita rurale, del classicismo e della cultura elevata e della fedeltà.Alcuni tradizionalisti hanno abbracciato i termini di reazione e controrivoluzione, riferendosi alla decadenza della società provocata dall'illuminismo contrapponendo, per descrivere il mondo moderno, il concetto di degenerazione a quello di progresso. Poiché i conservatori tradizionalisti hanno una visione gerarchica della società, spesso, anche se non sempre (si pensi ai tradizionalisti dell'Antica Roma che sostenevano la res publica), difendono una struttura politica di tipo monarchico come l'assetto sociale più naturale e benefico. Non mancano però altri modelli governativi, come la citata repubblica aristocratica d'ispirazione romano-platonica e la democrazia organica, sostenuta dal fascismo. Sebbene non si incarni in un preciso modello politico, il tradizionalismo è esistito dacché è cominciata la civiltà, ma la sua espressione contemporanea si sviluppò nel XVIII secolo, soprattutto in risposta alla guerra civile inglese e alla rivoluzione francese. Spesso è un'idea legata alla destra, ma vi sono anche pensatori culturalmente tradizionali che però non si identificano in quest'area politica. Negli Stati Uniti d'America il conservatorismo tradizionalista non si organizzò in un'omogenea corrente intellettuale e politica sino alla metà del XIX secolo. La coagulazione del conservatorismo tradizionalista statunitense nacque all'interno di un cenacolo di professori universitari che respingevano le nozioni di individualismo, liberalismo, modernità e progresso sociale e rinnovarono l'interesse in ciò che Thomas Stearns Eliot definiva le cose permanenti (quelle verità sempiterne che sopravvivono ai mutamenti temporali e quelle istituzioni sociali fondamentali, come il cristianesimo, la famiglia, la comunità locale o nel caso dei pagani la verità sugli dei). Sovente il conservatorismo tradizionalista negli Stati Uniti confluisce nel paleoconservatorismo.
Oriente e Occidente (Orient et Occident) è un saggio di René Guénon, pubblicato nel 1924 per la prima volta in Francia con il nome di Orient et Occident. Come molte altre opere dell'autore, il saggio vuole descrivere del rapporto tra Oriente e Occidente e soprattutto analizzare la crisi dello spirito occidentale.
La cronaca dell'Akasha, o memoria akashica, registri akashici, annali akashici, documenti akashici e simili, è un concetto esoterico diffuso in Occidente dagli adepti della dottrina teosofica verso la fine del XIX secolo, basato sull'analogo significato che il termine akasha riveste nella filosofia indiana. Essa sarebbe una sorta di memoria cosmica, di natura eterica, che come un libro o un film sensibile registrerebbe tutti gli eventi del mondo, costituendo la fonte da cui mistici e veggenti affermano di trarre le loro informazioni sui retroscena spirituali della realtà e della storia umana in generale. Il termine è stato reso popolare dalle opere della Blavatsky, di Leadbeater, Steiner, Cayce, e in Inghilterra nel secondo dopoguerra di Lobsang Rampa.Pierre A. Riffard ne dà la seguente definizione: