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Tigre reale è un romanzo in diciannove capitoli di Giovanni Verga, pubblicato per la prima volta dall'editore Brigola a Milano nel 1875.
La tigre (Panthera tigris Linnaeus, 1758) un mammifero carnivoro della famiglia dei felidi. il pi grande dei cosiddetti "grandi felini" che costituiscono il genere Panthera (tigre, leone, giaguaro, leopardo e leopardo delle nevi). un cosiddetto predatore alfa, ovvero si colloca all'apice della catena alimentare, non avendo predatori in natura, a parte l'uomo. Oltre che dalle dimensioni notevoli, caratterizzata dalla particolare colorazione del mantello striato che serve a "spezzare" otticamente la figura dell'animale; il disegno del mantello varia leggermente da sottospecie a sottospecie. Vi sono tuttavia delle varianti al colore del mantello, principalmente nella sottospecie nominale Panthera tigris tigris (tigre indiana "del Bengala"), la pi comune tra queste quella con strisce nere su sfondo bianco.
La tigre e la neve è un film del 2005 diretto e interpretato da Roberto Benigni, con la collaborazione alla sceneggiatura di Vincenzo Cerami. La pellicola ottenne due Nastri d'argento 2006: miglior soggetto e migliore fotografia. L'anno dopo l'uscita del film Benigni e Cerami hanno deciso di pubblicare un romanzo omonimo tratto dalla sceneggiatura.
Questa è la lista degli episodi di Uomo Tigre II, serie televisiva anime prodotta da Toei Animation. I 33 episodi sono stati trasmessi su TV Asahi dal 20 aprile 1981 al 18 gennaio 1982. L'edizione italiana è stata curata da Play World Film, doppiata da CRC con la direzione di Giovanni Brusatori e trasmessa su Rete 4 nel corso del 1982, ma si discosta in un modo alquanto palese e grossolano dal doppiaggio originale.
I colori e simboli della Juventus Football Club hanno svolto un ruolo decisivo nella costituzione dell'identità societaria e visiva del club al di fuori dell'ambito strettamente sportivo dalla fine del XIX secolo. All'esordio ufficiale nel campionato nazionale del 1900, le tinte sociali della Juventus erano il rosa e il nero, allora i colori sportivi del liceo in cui studiarono i fondatori e primi soci del club. Quella che diverrà la canonica tenuta di gioco della squadra, oltreché una tra le più iconiche del panorama sportivo mondiale in virtù dei successi della squadra, la diffusione della propria tifoseria e la propria influenza sui colori sociali — tra altri simboli bianconeri — adottati da numerose squadre sportive a livello internazionale, — ispirata alla casacca degli inglesi del Notts County —, venne portata al debutto tre anni più tardi; questa, bianca e nera a strisce verticali — da cui il soprannome di Bianconeri — fu scelta da Gordon Thomas Savage, uno dei soci juventini nonché, in precedenza, il primo giocatore d'origine non italiana dell'undici torinese, a rappresentare «divise da gioco più professionali» nonché un «simbolo d'aggressività e potere» grazie alle sue tinte bianche e nere associate, rispettivamente, alla purezza e all'autorità. Nel corso del Novecento, dopo la svolta verso il professionismo del calcio italiano, sulla maglia di gioco vennero inseriti distintivi quali la numerazione tattica, alla fine degli anni 1930, e i marchi degli sponsor tecnici e ufficiali del club, a cavallo tra gli anni 1970 e 1980. Infine, lo stemma societario fu cucito sulle divise bianconere per la prima volta a metà degli anni 1990. Lo stemma della Juventus, reso pubblico per la prima volta nel 1905, non subì variazioni in termini di disegno dalla fine della prima guerra mondiale, diventando un simbolo sportivo perenne nel tempo. Esso racchiude, tra i suoi principali elementi, il nome del club, i colori societari adottati nei primi anni del XX secolo e il toro furioso preso dall'araldica cittadina; durante gli anni 1970, per un breve periodo tale figura fu sostituita dalla stilizzazione di una zebra rampante, anch'essa già simbolo associato alla squadra dall'inizio del Novecento. Altre caratteristiche essenziali della società bianconera sono la longevità della sua proprietà, che perdura in maniera pressoché ininterrotta dagli anni 1920, un particolare modello di gestione riassunto nell'endiatri nota come «tre S» — «Semplicità, Serietà, Sobrietà» —, l'estesa diffusione che contraddistingue la propria tifoseria, slegata da confini geografici o classi sociali, e «un'invidia [nei confronti del club] altrettanto diffusa».
Attilio Cassinelli, in arte Attilio (Genova, 18 giugno 1923), è un illustratore italiano. Attualmente vive e lavora a Novi Ligure. Popolare autore di numerosi libri per bambini, ha pubblicato oltre 200 libri tradotti in una quindicina di lingue. Nel 2020 la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma gli dedica una mostra, ospitando per la prima volta nelle sue sale un protagonista del mondo dell'illustrazione.