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Giuseppe Bottani (Cremona, 1717 – Mantova, 1784) è stato un pittore italiano.
Peintures italiennes d'aujourd'hui è stata una mostra di pittura contemporanea italiana, tenutasi in alcune città del Medio Oriente e del Nordafrica tra il 1963 e il 1964.
Pasolini e la morte è un saggio di Giuseppe Zigaina, pubblicato da Marsilio nella collana Gli Specchi nell'ottobre del 2005. Esiste una traduzione tedesca: "Pasolini und der Tod. Ein rein intellektueller Krimi", übersetzt und mit einem Vorwort versehen von Klaudia Ruschkowski, Deutsches Filmmuseum Frankfurt a.M., 2005. L'autore in questo saggio sostiene la tesi che Pier Paolo Pasolini avesse iniziato fin dal 1958 a concepire la sua opera come una "messa in scena" della sua vita e che pertanto la sua morte sia stata da lui organizzata. Pasolini, sostiene Zigaina, si è fatto uccidere a Ostia offrendosi come vittima sacrificale in una domenica del 1975 che coincideva con il 2 novembre, Giorno dei Morti. Il saggio ha in apertura una "Prefazione" nella quale l'autore si chiede come lo scrittore abbia voluto coinvolgerlo nella sua "storia", una storia che Pasolini ha esibito nei modi e negli aspetti più inattesi. L'autore sostiene che negli anni Cinquanta Pasolini aveva deciso di esprimersi con un linguaggio comprensibile a pochi giovani dove si preannunciava come "regista martire per autodecisione", dopo aver scelto l'anno, il mese, il giorno e le sequenze del "Rito Culturale" che doveva essere celebrato nel "recinto sacro", come scrive nel marzo del 1960 nella "Preghiera su commissione": Dell'erba io ho una idea poetica. E conosco l'eccesso della poesia. Perciò ho commissionato dei versi, per la mia consacrazione(!). ...per pregare dentro a questo spazio sacro (dove, a dire il vero, non vado a piedi nudi).Sempre secondo Zigaina, Pasolini avrebbe profetizzato anche quando la sua "strategia espressiva" sarebbe stata accolta come vera e comprensibile: "Finché io non sarò morto, nessuno potrà dire di conoscermi veramente, cioè di poter dare un senso alla mia azione, che dunque, in quanto momento linguistico, è mal decifrabile". Sempre nella Prefazione vengono esposte le ipotesi su cui ancora indagare per chi volesse scoprire il "Progetto e Mistero" di Pasolini a trent'anni della sua morte e Zigania sceglie la terza ipotesi: 1) Pasolini è stato vittima di uno dei tanti possibili omicidi ai danni di omosessuali; 2) Pasolini è stato eliminato dai servizi segreti per le accuse da lui rivolte al governo democristiano; 3) Pasolini è stato lui stesso a concepire e a organizzare la sua morte come un linguaggio destinato a incrementare di senso la totalità della sua opera.Su questa terza ipotesi lavora Zigaina nei dodici capitoli che seguono la Prefazione: La libertà dello spettatore; "La volontà di Dante ad essere poeta"; Il film Medea ideato come ultima opera in assoluto; Organizzar il Trasumanar; L'opera diacronica; Patmos e l'Epoché; Il mito di Giona; Pasolini-Ciappelletto; Cose che non si dovrebbero dire; Autore e Spettatore democraticamente pari; Charta (sporca) e i Versi del testamento; Il non poter essere compresi. Il saggio si chiude con una "Conclusione" nella quale Zigaina, oltre a ribadire la sua tesi, invita il lettore/spettatore a comprendere che il giallo di Pasolini "è fondato su un Evento che è inseparabile dalla vita di un uomo, e a cui l'uomo stesso dedica molte delle sue tante riflessioni sulla vita. Solo che quello di Pasolini è un giallo puramente intellettuale" in quanto ideato in ogni minimo dettaglio così come viene fatto da ogni artista che vuole la sua opera perfetta.
La IX Quadriennale nazionale d'arte di Roma si è tenuta fra il 22 novembre 1965 e il marzo del 1966, presso la sede storica del Palazzo delle Esposizioni di Roma, in via Nazionale. Fu la quarta della gestione del segretario generale Fortunato Bellonzi, mentre vi fu invece un passaggio di consegne alla presidenza, dove lo scrittore Bonaventura Tecchi prese il posto di Antonio Baldini. Tra i 632 espositori, molti gli scultori invitati. Tra questi:Franco Cannilla; Andrea Cascella; Pietro Cascella; Ettore Colla; Pietro Consagra; Venanzo Crocetti; Pietro De Laurentiis; Pericle Fazzini; Lucio Fontana; Emilio Greco; Leoncillo; Giacomo Manzù; Marino Marini; Marino Mazzacurati; Mirko Basaldella; Giò Pomodoro. Inoltre nella sezione scultura parteciparono fuori concorso, in quanto facenti parte le commissioni, Marcello Mascherini e Umberto Mastroianni. Sempre folta la sezione pittura. Tra gli artisti invitati:Concetto Pozzati Carla Accardi; Enrico Accatino; Afro (Afro Basaldella); Franco Angeli; Alberto Burri; Giuseppe Capogrossi; Tano Festa; Franco Gentilini; il Gruppo Uno (Nicola Carrino, Nato Frascà, Giuseppe Uncini) ; il Gruppo T (Giovanni Anceschi; Davide Boriani; Gianni Colombo; Gabriele De Vecchi; Grazia Varisco); Davide Orler; Achille Perilli; Mimmo Rotella; Sergio Scatizzi; Toti Scialoja; Giulio Turcato; Renzo Vespignani. Orfeo Tamburi partecipò fuori concorso. Tra gli invitati della sezione "Incisori e disegnatori" vi fu Antonino Virduzzo. Trentuno le retrospettive dedicate ad artisti scomparsi, quali: Luigi Bartolini; Felice Casorati; Fortunato Depero; Antonio Donghi; Riccardo Francalancia; Pier Antonio Gariazzo; Alberto Gerardi; Gino Ghiringhelli; Michele Guerrisi; Camillo Innocenti; Guglielmo Janni; Antonio Ligabue; Bepi Longo; Mario Mafai; Giorgio Morandi; Publio Morbiducci; Siro Penagini; Carlo Alberto Petrucci; Ugo Recchi; Manlio Rho; Bepi Romagnoni; Mino Rosso; Alberto Salietti; Pio Semeghini; Mario Sironi; Ardengo Soffici; Tancredi Parmeggiani; Fiorenzo Tomea; Attilio Torresini; Francesco Trombadori; Giuseppe Viviani.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
Giuseppe Zigaina (Cervignano del Friuli, 2 aprile 1924 – Palmanova, 16 aprile 2015) è stato un pittore e saggista italiano.
Giuseppe Ardinghi (Lucca, 8 agosto 1907 – Lucca, 5 ottobre 2007) è stato un pittore italiano.
La Galleria civica d'arte moderna e contemporanea di Latina è una pinacoteca pubblica italiana. Fu istituita nel 1937 come Pinacoteca di Littoria (dal vecchio nome di Latina) ed il suo nucleo originario fu costituito dalle opere donate dagli artisti invitati alla XX Biennale veneziana ed alla II Quadriennale romana. Durante gli eventi bellici, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, la collezione fu in gran parte dispersa. Nel dicembre del 1994, con le opere residue e quelle recuperate dall'Arma dei carabinieri, la Galleria fu riaperta al pubblico nelle sale del locale palazzo della Cultura. Nel 1996 si è avviato un processo di acquisizione che ha ampliato il confine cronologico iniziale, collegandolo alla realtà artistica contemporanea ed arricchendo la collezione di oltre 400 opere. Nel 1999 è stata costituita una specifica sezione di arte contemporanea, che raccoglie opere d'arte realizzate dal 1955 alla data odierna.
Bonaventura Tecchi (Bagnoregio, 11 febbraio 1896 – Roma, 30 marzo 1968) è stato uno scrittore e accademico italiano.