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La strage di piazza Fontana fu conseguenza di un grave attentato terroristico compiuto il 12 dicembre 1969 nel centro di Milano presso la Banca Nazionale dell'Agricoltura e che causò 17 morti e 88 feriti. Considerata «la madre di tutte le stragi», il «primo e più dirompente atto terroristico dal dopoguerra», «il momento più incandescente della strategia della tensione» e da alcuni ritenuto l'inizio del periodo passato alla storia in Italia come anni di piombo. Per tanti aspetti si può parlare d'una storia della Repubblica prima e dopo piazza Fontana. Gli attentati terroristici di quel giorno furono cinque, concentrati in un lasso di tempo di appena 53 minuti, e colpirono contemporaneamente Roma e Milano, le due maggiori città d'Italia. A Roma ci furono tre attentati che provocarono 16 feriti, uno alla Banca Nazionale del Lavoro in via San Basilio, uno in piazza Venezia e un altro all'Altare della Patria; a Milano, una seconda bomba venne ritrovata inesplosa in piazza della Scala. La strage della Banca dell'Agricoltura non fu la più atroce tra quelle che hanno insanguinato l'Italia, ma diede avvio al periodo stragista della "strategia della tensione", che vide realizzare numerosi attentati come la strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974 (8 morti), la strage del treno Italicus del 4 agosto 1974 (12 morti) e la più sanguinosa strage di Bologna del 2 agosto 1980 (85 morti). Le lunghe e innumerevoli indagini hanno rivelato che la strage fu compiuta da terroristi dell'estrema destra, collegati con apparati statali e sovranazionali, i quali però non sono mai stati perseguiti. Nel giugno 2005 la Corte di Cassazione ha stabilito che la strage fu opera di «un gruppo eversivo costituito a Padova nell'alveo di Ordine nuovo» e «capitanato da Franco Freda e Giovanni Ventura», non più perseguibili in quanto precedentemente assolti con giudizio definitivo dalla Corte d'assise d'appello di Bari. Gli esecutori materiali sono ignoti. A causa del ricorso al segreto di Stato durante le indagini, la storia giudiziaria della strage di Piazza Fontana rappresenta sul versante terrorismo quello che il golpe Borghese rappresenta sul versante dell'eversione. Le indagini si sono susseguite nel corso degli anni, con imputazioni a carico di vari esponenti anarchici e neofascisti; tuttavia alla fine tutti gli accusati sono stati sempre assolti in sede giudiziaria (peraltro alcuni sono stati condannati per altre stragi, e altri hanno usufruito della prescrizione, evitando la pena). La vicenda è oggetto di controverse interpretazioni; una delle ipotesi sostiene che, una volta abbandonata la pista anarchica, il sospetto che gli attentati fossero opera dei neofascisti fu usato per dare credito alle teorie della «strategia della tensione» (un disegno dell'estrema destra per creare instabilità nelle istituzioni e terrorizzare i cittadini), e della «strage di Stato», ordinata da settori del mondo politico (dai servizi segreti e da collusioni tra mondo dell'economia e criminalità) per diffondere il panico e giustificare misure d'emergenza, in modo da garantire il potere ai settori più reazionari della politicaAl termine dell'ultimo processo del 2005 la Cassazione ha affermato che la strage fu realizzata dalla cellula eversiva di Ordine Nuovo capitanata da Franco Freda e Giovanni Ventura, non più processabili in quanto assolti con sentenza definitiva nel 1987; non è mai stata emessa una sentenza per gli esecutori materiali, coloro che cioè portarono la valigia con la bomba.
Il plurale indica il numero in diverse parti del discorso quando il conteggio di una certa quantità è superiore all'unità. Il plurale è in uso in numerosi idiomi. Ad esempio, in lingua italiana e tedesca si oppone al singolare. Questo non vuol dire che il sistema usato in italiano sia universale, perché altre lingue utilizzano forme specifiche per numeri come il due o il tre (duale) Il ceco e altre lingue slave, ad esempio, prevedono delle categorie intermedie tra singolare e plurale. Una forma arcaica è rappresentata dal plurale majestatis, il quale pur usando le regole del plurale si riferisce comunque all'unità. Esempi per i diversi numeri nei sostantivi italiani: una scuola (singolare) - due o più scuole (plurale) un tavolo particolare (singolare) - due o più tavoli particolari (plurale) un uovo cotto (singolare) - due o più uova cotte (plurale)Nelle lingue che possiedono strumenti morfologici per esprimere il plurale, non sempre l'uso di tali marche allude necessariamente ad una pluralità di elementi. Tale è il caso dei cosiddetti pluralia tantum, nomi "solo plurali", come in italiano nozze o occhiali.
Le piazze di Roma rappresentano accenti storici, architettonici e turistici, che costituiscono una grande parte dell'atmosfera speciale della "Città Eterna". Questa voce concerne le piazze più importanti e note della città.
Le piazze di Napoli hanno un notevole valore artistico, storico, urbanistico e monumentale; la loro storia accompagna quella della città da secoli, da sempre sono parte integrante della vita cittadina, dai mercati o dai grandi eventi pubblici e politici. Di seguito una lista delle più importanti e monumentali piazze della città, disposte in ordine alfabetico:
Piazza del Campidoglio è una piazza monumentale posta sulla cima del colle Campidoglio a Roma. Sorge sull'Asylum, la depressione situata tra l'Arx ed il Capitolium, le due sommità del Campidoglio, e sotto di essa si trova il Tabularium, visibile dal Foro Romano. Nonostante un iniziale abbandono nel periodo medievale, il Tabularium, già nel XII secolo, era stato scelto come sede del comune. La piazza ha assunto l'attuale assetto nel XVI secolo quando Paolo III ne commissionò a Michelangelo Buonarroti il totale rifacimento in occasione della visita a Roma dell'imperatore Carlo V. Il progetto previde: il rifacimento delle facciate di palazzo Senatorio, costruito pochi anni prima sui ruderi del Tabularium, e di palazzo dei Conservatori, la costruzione di palazzo Nuovo e l'aggiunta di diverse sculture e statue, tra cui quella di Marco Aurelio, posta al centro della piazza, e quelle raffiguranti il Tevere e il Nilo.
Piazza San Marco, situata a Venezia in Veneto, è una delle più importanti piazze monumentali italiane, rinomata in tutto il mondo per la sua bellezza e integrità architettonica. È l'unico spazio urbano di Venezia che assume propriamente il nome di piazza, in quanto tutti gli altri spazi in forma di piazza sono propriamente definiti campi. Il suo corpo principale ha forma trapezoidale ed è lunga 170 metri: su di esso si innestano altre aree. È anche nota come "la Piazza" o "il salotto d'Europa".
Piazza Navona è una delle più celebri piazze monumentali di Roma, costruita in stile monumentale dalla famiglia Pamphili per volere di papa Innocenzo X (Giovanni Battista Pamphili) con la forma tipica di un antico stadio.