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La città dell'Aquila possiede un numero considerevole di chiese, legate indissolubilmente alla sua storia, in particolare molte delle quali edificate intorno al 1254, durante la Fondazione della Città. Altre invece saranno costruite nei secoli successivi, mentre piccoli santuari esistevano già dall'VIII secolo.
La chiesa di San Francesco è un edificio liturgico di Montone, in Umbria. La chiesa è stata eretta sul luogo nel quale era edificato Castelvecchio (Capanneto), uno dei sei castelli costruiti a scopo difensivo e di controllo, della vallata tra il fiume Carpina ed il fiume Tevere, in epoca medievale. È qui che l'ordine dei frati minori, fino ad allora insediato in Sant'Ubaldo fuori le mura, si è stabilito a partire dal 29 aprile 1308, sotto il pontificato di Clemente V e con il consenso del concilio di Vienne. La tipologia architettonica della chiesa è quella tipica degli Ordini mendicanti: forme semplici e lineari, unica navata, abside poligonale con volte a costoloni finemente affrescate e copertura a capriate. È orientata canonicamente ad occidente e la luce penetra attraverso le tre finestre absidali, di cui una bifora centrale, e attraverso le sei monofore delle pareti laterali. Alla facciata è addossato un portico aggiunto probabilmente tra il XVII e il XVIII secolo. Adiacente alla parete sinistra della chiesa, invece, si trova il convento. La chiesa, completamente affrescata fin dall'inizio del Trecento, fu poi interessata da nuovi ed ampi interventi decorativi, che si sono sovrapposti per ben tre volte agli affreschi originari. Gli esiti più alti, da un punto di vista artistico, si ebbero comunque nel secolo successivo, quando questo edificio divenne la chiesa di famiglia dei Fortebracci. Da sempre legati all'Ordine francescano, il suddetto casato contribuì generosamente al suo abbellimento facendo innalzare altari e corredandola di suppellettili e dipinti. Le opere che hanno commissionato riflettono il gusto cortese della loro cultura familiare. Tra il 1423 ed il 1424, su committenza di Braccio da Montone, Antonio Alberti da Ferrara fu chiamato a dipingere gli Episodi della vita di San Francesco e le scene del Giudizio universale nel sottarco. Nel 1486 il conte Carlo Fortebracci, figlio del capitano Braccio da Montone, fece erigere un altare a metà della parete di sinistra della chiesa come ex voto per la nascita del figlio Bernardino. Nel timpano che sovrasta la parata d'altare è contenuto lo stemma della famiglia Fortebracci riconoscibile dal mezzo ariete con lateralmente le lettere C 0 Conte e K = Karrolus Carlo Fortebracci, a indicare il nome del committente. È inoltre presente lo stemma dei Malatesta con i due elefanti, chiaro richiamo alla nobile famiglia riminese, alla quale apparteneva Margherita moglie di Carlo. Il figlio Bernardino, come visibile sull'iscrizione posta sulla targa in basso, commissionò al perugino Bartolomeo Caporali (1420-1505) un affresco a completamento dell'altare voluto dal padre. Al centro della scena campeggia Sant'Antonio di Padova tra il Battista sulla sinistra e l'Arcangelo Raffaele che reca per mano Tobiolo sulla destra. I secoli successivi non videro modifiche strutturali né interventi di tipo pittorico, anzi si susseguirono processi distruttivi come quello operato dall'occupazione francese. Nel 1810 il convento venne temporaneamente chiuso e nel 1866 divenne di proprietà statale. I restauri avvenuti negli anni novanta dello scorso secolo hanno portato al ripristino dell'intero complesso e trasformato parte dell'ex convento nell'attuale Pinacoteca e nel Museo Etnografico Il tamburo parlante. Molte opere provenienti sia dall'ex chiesa di San Francesco sia da altre chiese del territorio comunale trovano oggi la loro collocazione all'interno di questi spazi.
La cattedrale metropolitana di Santa Maria del Fiore, conosciuta comunemente come duomo di Firenze, la principale chiesa fiorentina, simbolo della citt ed uno dei pi famosi d'Italia; quando fu completata, nel Quattrocento, era la pi grande chiesa al mondo, mentre oggi ritenuta la terza in Europa dopo San Pietro a Roma e San Paolo a Londra. Essa sorge sulle fondamenta dell'antica cattedrale di Firenze, la chiesa di Santa Reparata, in un punto della citt che ha ospitato edifici di culto sin dall'epoca romana. La costruzione del Duomo, ordinata dalla Signoria fiorentina, inizia nel 1296 e termina dal punto di vista strutturale soltanto nel 1436. I lavori iniziali furono affidati all'architetto Arnolfo di Cambio per poi essere interrotti e ripresi numerose volte nel corso dei decenni (da Giotto, Francesco Talenti e Giovanni di Lapo Ghini). Al completamento della cupola del Brunelleschi segu la consacrazione da parte di papa Eugenio IV il 24 marzo del 1436. La dedica a Santa Maria del Fiore avvenne in corso d'opera, nel 1412. La pianta del Duomo composta da un corpo di basilica a tre navate saldato ad un'enorme rotonda triconica che sorregge l'immensa cupola del Brunelleschi, la pi grande cupola in muratura mai costruita. Al suo interno visibile la pi grande superficie mai decorata ad affresco: 3600 m , eseguiti tra il 1572-1579 da Giorgio Vasari e Federico Zuccari. Alla base della lanterna in marmo, presente una terrazza panoramica sulla citt posta a 91 metri da terra. La facciata del Duomo in marmi policromi di epoca moderna, risale infatti al 1887 ad opera di Emilio de Fabris ed un importante esempio di stile neogotico in Italia. la cattedrale dell'Arcidiocesi di Firenze e pu contenere fino a trentamila persone. Ha la dignit di basilica minore.
Carpenedolo ([karpeˈneːdolo]; Carpenédol in dialetto bresciano) è un comune italiano di 12 934 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia. È situato nella Pianura Padana e più precisamente nella Bassa bresciana orientale, sulla riva sinistra del fiume Chiese, a metà strada tra Brescia e Mantova.
Il calendario dei santi è un metodo tradizionale cristiano di organizzare l'anno liturgico giorno per giorno, associando a ogni giorno uno o più santi, e ottenendo così un "santo del giorno", del quale si può celebrare la festa.
L'arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino (in latino: Archidioecesis Senensis-Collensis-Ilcinensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Italia appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2017 contava 164.838 battezzati su 183.154 abitanti. È retta dall'arcivescovo cardinale Augusto Paolo Lojudice.
Le apparizioni mariane, riferite alla Vergine Maria, si sarebbero verificate a una o più persone, singolarmente o ripetutamente, in luoghi e tempi differenti. Spesso prendono il nome dalla città nella quale avrebbe avuto luogo il fenomeno, o dal nome dato a Maria nel caso specifico, o dal suo aspetto. Il fenomeno è molto frequente nella storia del cristianesimo, fino dall'anno 40 d.C., in cui la Madonna sarebbe apparsa all'apostolo Giacomo,, e si sarebbe intensificato nel corso del XIX e soprattutto del XX secolo. Una successiva apparizione di cui si ha notizia risale al 352, quando la Vergine sarebbe apparsa contemporaneamente a una coppia della nobiltà patrizia e a papa Liberio, chiedendo la costruzione di una chiesa. Secondo la tradizione, la chiesa fu effettivamente costruita nel luogo dove un secolo dopo fu eretta la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Ancora oggi se ne festeggia la ricorrenza il 5 agosto, festività della Madonna della Neve. Talvolta le presunte apparizioni sarebbero avvenute nello stesso luogo per un periodo di tempo prolungato. Nella maggior parte dei casi, solo poche persone riferiscono di aver visto Maria. Nel lessico religioso del cattolicesimo, un'apparizione mariana è una visione che una o più persone avrebbero avuto di Maria, madre di Gesù, nell'atto di rivolgersi a loro con parole o gesti. Nel caso in cui i fenomeni non siano visivi ma solo uditivi, si definiscono locuzioni, espressione usata anche nel caso di esperienze mistiche riguardanti "messaggeri" diversi dalla Madonna.
L'abbazia di Monte Oliveto Maggiore è un complesso monastico all'interno del comune di Asciano, sede dell'abate generale della Congregazione benedettina di Monte Oliveto ed è sede dell'abbazia territoriale di Monte Oliveto Maggiore.