Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Pietro Gonnella, o Gonella (Firenze, 1390 circa – Ferrara, 1441), è stato un buffone presso la corte ferrarese degli Este.
Il Piovano Arlotto fu un mensile letterario satirico pubblicato a Firenze dal gennaio 1858 al dicembre 1860. Il nome costituì un omaggio a Piovano Arlotto Mainardi e alla sua filosofia di vita. Il sottotitolo era "Capricci mensuali d'una brigata di begliumori". Inizialmente impostato come rivista prettamente letteraria, successivamente virò verso la politica (a carattere patriottico). La prima annata fu stampata da Le Monnier. La seconda e la terza annata furono "autoprodotte" e stampate per i tipi della Barbera, Bianchi e C. Gli ultimi numeri furono stampati da Federigo Bencini. Il mensile era diretto da Raffaello Foresi. Gli altri curatori erano Pietro Fanfani e Antonio Fantacci. Tra i nomi dei contributori spiccano quelli di Giuseppe Mazzini, Victor Hugo, Francesco Domenico Guerrazzi, Giuseppe Montanelli, Nicolò Tommaseo. Peculiarità di quest'opera era rappresentata inoltre dal fatto di dare largo spazio alle illustrazioni (disegni, ritratti di personaggi famosi, caricature). Tra i principali contributi è possibile citare, ad esempio, quello di Angiolo Tricca.
La novella una narrazione in prosa breve e semplice (di modesto respiro), generalmente pi breve di un racconto (secondo molti critici, la distinzione tra le due modalit narrative labile o nulla), nella quale c' un'unica vicenda semplice e in s conclusa, colta nei suoi momenti essenziali, i cui personaggi si possono facilmente ritrovare nella vita quotidiana. Essa nasce, non si sa con precisione dove e quando, nel contesto della letteratura orale. La novella non un genere letterario indipendente, poich inglobata all'interno di altri generi. Tracce di novella sono presenti nelle letterature dell'antico Egitto e della Mesopotamia (Sumeri, Babilonesi). Il genere presente nelle letterature orientali in particolare in quella indiana dove vi sono varie raccolte, tra cui la celebre Pa catantra. In India nasce anche la struttura delle novelle precedute da una cornice narrativa, struttura che poi avr diffusione anche in Occidente con il Decameron. La novella ebbe scarsa autonomia nelle letterature greca e latina. Si ricordano gli arguti e burleschi Racconti sibaritici e la Fabula Milesia. Nella letteratura orientale celeberrima la raccolta Le mille e una notte. Alla base della struttura che la novella assumer poi nel Medioevo troviamo l'exemplum, un genere che si potrebbe definire una forma semplice di novella ma che possiamo descrivere anche come a met strada tra la fiaba e la parabola. Anche l'exemplum inglobato in altri generi, come la vita dei Santi perch era usato molto spesso dai predicatori con finalit educative e morali. I predicatori se ne servivano allora per ricondurre sulla giusta strada coloro che avevano commesso qualche peccato. Nel Medioevo il fabliau un altro antecedente della novella. La novella sorge pi tardi, in et medievale, nell'ambito di culture molto diverse tra loro. Ancora assente in Francia e in Germania, la novella era un genere praticato in Spagna dove risentiva della novellistica arabo-orientale, come attestano Furberie e perfidie delle donne (1253), una versione del Libro de' sette savi scritta da Fadrique di Castiglia, fratello del re Alfonso X il Saggio; il Libro degli esempi del conte Lucanor e di Patronio (1335) di Juan Manuel e le novelle in versi del Libro del buon amor (1330-1343) di Juan Ruiz. In Inghilterra la novella si svilupp a partire dai Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer (secolo XIV).
Angiolo Tricca (Sansepolcro, 17 febbraio 1817 – Firenze, 23 marzo 1884) è stato un illustratore e pittore italiano. Noto soprattutto per le caricature e i disegni umoristici che spesso avevano come oggetto famosi artisti fiorentini (Carlo Lorenzini in arte Collodi, Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Odoardo Borrani), frequentatori del Caffè Michelangelo. Nel corso della sua carriera collaborò con alcuni giornali satirici pubblicati a Firenze nella seconda metà dell'Ottocento (Il Piovano Arlotto, Il Lampione e La Lanterna di Diogene, con lo pseudonimo "Tita").
Gianfranco Folena (Savigliano, 9 aprile 1920 – Padova, 14 febbraio 1992) è stato un linguista, filologo e accademico italiano.
Giulio Bucciolini (Firenze, 3 febbraio 1887 – Santa Cristina a Pancole, 13 marzo 1974) è stato un giornalista, commediografo e scrittore italiano, laureato in Giurisprudenza a Siena.