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Il Governo De Gasperi I fu l'ultimo governo del Regno d'Italia (nominato da Umberto di Savoia allora Luogotenente generale del Regno) e presentò le proprie dimissioni dopo il Referendum istituzionale del 1946 e con l'insediamento del Capo provvisorio dello Stato eletto dall'Assemblea Costituente. Restò in carica fino al 14 luglio 1946 quando De Nicola, Capo provvisorio dello Stato, nominò il secondo governo De Gasperi. Tra l'esilio del Re e l'insediamento di De Nicola, De Gasperi fu anche Capo provvisorio dello Stato ad interim (13 giugno - 1º luglio).Fu in carica dal 10 dicembre 1945 al 14 luglio 1946, per un totale di 216 giorni, ovvero 7 mesi e 4 giorni.
Il Discorso di Alcide De Gasperi alla conferenza di pace fu pronunciato il 10 agosto 1946 a Parigi, dal Presidente del Consiglio dei ministri italiano, in relazione alla bozza del Trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate, che mise formalmente fine alle ostilità tra l'Italia e le potenze alleate della seconda guerra mondiale. Con tatto e fermezza, lo statista italiano fece presente ai delegati delle potenze vincitrici che la bozza in questione non si limitava a regolare le questioni pendenti a seguito degli avvenimenti bellici; infatti, essa imponeva anche la cessione di territori sui quali la sovranità dell'Italia era stata riconosciuta già in epoca antecedente all'avvento del regime fascista. Per questo, De Gasperi non la riteneva conforme ai principi di giustizia che avevano ispirato la comune volontà delle parti firmatarie.
Alcide Amedeo Francesco De Gasperi, o pi propriamente Degasperi (; Pieve Tesino, 3 aprile 1881 Borgo Valsugana, 19 agosto 1954), stato un politico italiano. Nato in Trentino, nella Cisleitania dell'Impero austro-ungarico, fu membro della Camera dei Deputati Austriaca per il collegio uninominale della Val di Fiemme nella Contea del Tirolo, poi esponente del Partito Popolare Italiano e fondatore della Democrazia Cristiana con il suo scritto Le idee ricostruttive della Democrazia Cristiana. Fu l'ultimo presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia e il primo della Repubblica Italiana. Reputato uno dei padri della Repubblica Italiana, considerato - assieme al tedesco Konrad Adenauer, ai francesi Robert Schuman e Jean Monnet, all'olandese Johan Willem Beyen, al belga Paul-Henri Spaak, al federalista Altiero Spinelli - uno dei padri fondatori dell'Unione europea. La Chiesa cattolica lo venera come servo di Dio ed in corso la causa di beatificazione.