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Joris Ivens, pseudonimo di George Henri Anton Ivens (Nimega, 18 novembre 1898 – Parigi, 28 giugno 1989), è stato un regista, sceneggiatore, montatore, direttore della fotografia, produttore e attore olandese, ritenuto uno dei più grandi documentaristi del XX secolo.
Pour le Mistral è un documentario del 1965 diretto da Joris Ivens.
Il mio paese è un film documentario del 2006 diretto da Daniele Vicari, ispirato al celebre reportage televisivo L'Italia non è un paese povero, realizzato nel 1959 da Joris Ivens, di cui vengono mostrati degli estratti, a contrappunto delle immagini attuali. Mentre Ivens ha percorso l'Italia del boom economico partendo dal Nord industrializzato e scendendo verso il Sud contadino, Vicari ha compiuto il tragitto inverso nell'Italia della crisi, partendo da Gela e risalendo la penisola, passando per Basilicata, Lazio e Toscana, fino a Marghera. Il film è stato presentato nel 2006 tra gli eventi speciali della sezione Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia ed ha vinto nel 2007 il David di Donatello come miglior documentario.
Il cinema italiano è attivo sin dall'epoca dei fratelli Lumière. I primi filmati risalgono al 1896 e sono stati realizzati nelle principali città della penisola. Questi brevi esperimenti incontrano subito la curiosità del ceto popolare incoraggiando gli operatori a produrre nuove pellicole fino a porre le basi per la nascita di una vera industria cinematografica. Nei primi anni del novecento si sviluppa il cinema muto che avrà il merito di portare alla ribalta numerosi divi italiani e che troverà una battuta d'arresto alla fine della prima guerra mondiale.Negli anni trenta, con l'avvento del sonoro e la nascita di Cinecittà, il cinema italiano vive nuove fasi produttive, sotto il controllo politico e finanziario del regime fascista. Una nuova stagione si compie alla fine della seconda guerra mondiale con la nascita del cinema neorealista che raggiunge per tutto il dopoguerra un vasto consenso di pubblico e critica. Dalla metà degli anni cinquanta fino alla fine degli anni settanta, grazie al cinema d'autore, alla commedia all'italiana ed a molti altri generi, il cinema italiano raggiunge una posizione di grande prestigio sia nazionale che estera. A partire dagli anni ottanta, a causa di molteplici fattori, la produzione italiana attraversa una profonda crisi che non ha impedito la realizzazione di pellicole di qualità, premiate ed apprezzate in tutto il mondo.