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L'uncinetto tunisino è un uncinetto lungo come un ferro, originario della Tunisia, la terra dei tappeti, che riesce a creare un punto che è già una tessitura a tappeto: la maglia tunisina. È questa una particolare lavorazione che crea un tessuto, per la quale serve appunto un uncinetto particolare molto lungo senza l'appiattimento per il pollice con una pallina all'estremità in modo che i punti non possano scivolare, oppure gli uncinetti dotati di cavo, che offrono un'infinita di esecuzioni, come ad esempio scialli o coperte. Esistono anche uncinetti a doppia punta, usati per la lavorazione in tondo L'uncinetto Tunisino si lavora in righe di andata e ritorno tenendo il lavoro sempre sul diritto e senza mai girarlo: sulla prima riga (andata) si raccolgono tutti i punti e nella seconda riga (ritorno) i punti si chiudono. Come per il lavoro ai ferri la riga di andata si esegue da destra a sinistra raccogliendo sull'uncinetto, sulla base di un punto a catenella, tutte le maglie. La riga di ritorno si esegue da sinistra verso destra chiudendo via via tutte le maglie del lavoro. L'effetto della lavorazione eseguita con l'uncinetto Tunisino è proprio quello di un tessuto, con una trama molto fitta, se si usa un diametro di uncinetto adeguato alla lana o filato, oppure una trama leggera, se si usa un uncinetto di almeno 2 numeri superiore all'indicazione della fascetta del filato che si vorrebbe usare. Oggi possiamo realizzare infiniti capi e di qualunque genere.
L'uncinetto è un attrezzo costituito da un bastoncino munito a un'estremità di un uncino che serve per prendere e guidare il filo nelle lavorazioni all'uncinetto delle arti tessili. Oggi sono fatti a macchina, normalmente in metallo (alluminio e acciaio) o plastica, ma possono essere anche in legno e persino in avorio. Hanno numerose dimensioni, determinate secondo l'International Standard Range (ISR), e vanno da 0,60 mm di diametro per cotone fine a 10 mm per filato molto grosso. Ce ne sono per i lavori che richiedono uncinetto molto fine, anche da 0,55 mm. In altre parti del mondo viene usato un sistema di numerazione differente. Dal momento che, a differenza del ferro per il lavoro a maglia, l'uncinetto non deve reggere i punti ma solamente l'occhiello di lavorazione, hanno tutti una lunghezza standard di circa 20 cm. Esistono poi gli uncinetti per punto Tunisi lunghi 30 cm. L'uncinetto di solito è schiacciato al centro per una migliore impugnatura.
Il punto riso o grana di riso è un particolare punto della lavorazione a maglia. Viene particolarmente usato per i "maglioni irlandesi" (con lavori a rilievo): iniziare e terminare il ferro con un po' di punti a punto riso consente poi di fare cuciture invisibili. Una sua variante è la grana di riso doppia, che si lavora su un numero di punti pari, alternando due serie di ferri: la prima con una maglia a diritto e una a rovescio, la seconda con un punto rovescio e uno diritto. Esiste anche il falso punto riso tunisino, che è una lavorazione che si fa con un particolare uncinetto, l'uncinetto tunisino.
La lavorazione a maglia è una antichissima arte che si realizza con strumenti chiamati ferri o aghi. Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, la lavorazione a maglia non è un'attività riservata alla parte femminile della popolazione: fino al XIX secolo il lavoro a maglia era un'attività economica rilevante e portata avanti soprattutto dagli uomini, solo in seguito alla diffusione dei telai meccanizzati per la lavorazione della maglieria questa è diventata attività di cura riservata alle donne, tuttavia ancora oggi, per esempio, alcuni Taquileños, indigeni della regione del Lago Titicaca, si impegnano appunto in questa attività.