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Con lingue indoeuropee in linguistica si intende quella famiglia linguistica, cioè quella serie di lingue aventi un'origine comune (il protoindoeuropeo), che comprende la maggior parte delle lingue d'Europa vive ed estinte che attraverso il Caucaso e il Medio Oriente da un lato, e la Siberia occidentale e parte dell'Asia Centrale dall'altro, sono arrivate a coinvolgere l'Asia meridionale e in tempi antichi persino l'attuale Turkestan cinese (odierno Xinjiang). Nel corso dell'età moderna, in seguito alle esplorazioni geografiche, alle migrazioni e alla colonizzazione che hanno fatto dilagare i popoli europei in gran parte del globo, si è diffusa in tutti i continenti, divenendo la famiglia dominante nelle Americhe, in Australia, in Nuova Zelanda, in gran parte della Siberia e in singole regioni dell'Africa. Oggi le lingue della famiglia linguistica indoeuropea hanno nel globo il maggior numero relativo di parlanti, rispetto alle altre famiglie linguistiche. La famiglia linguistica indoeuropea si divide a sua volta in grandi sottofamiglie (gruppi o rami di lingue), sulla cui esatta composizione e sulle cui relazioni è in corso un vivace dibattito scientifico.
Il protoindoeuropeo (indicato anche comunemente come indoeuropeo) è la protolingua che, secondo la linguistica comparativa, costituisce l'origine comune delle lingue indoeuropee. Le somiglianze fra queste lingue, attestate a partire dal 2000 a.C. circa, impongono agli studiosi di assumere che esse siano la continuazione di una protolingua preistorica, parlata circa settemila anni fa e chiamata per convenzione proto-indoeuropeo. L'indagine sistematica fra le documentazioni più arcaiche delle lingue indoeuropee permette di ricostruire, sia pure in via ipotetica, la grammatica e il lessico della protolingua, grazie al metodo comparativo. In Germania, dove pure gli studi sull'indoeuropeo ebbero la loro prima formulazione coerente, viene preferito il termine Indogermanisch per indoeuropeo e Urindogermanisch per indicare la protolingua.
Con il termine Proto-Indoeuropei si indica una popolazione preistorica caratterizzata dall'uso linguistico del proto-indoeuropeo, che, all'incirca 5000 anni fa, migrò dall'Eurasia centrale in Europa, Asia occidentale e centrale e India, mentre col solo Indoeuropei ci si riferisce a volte anche agli esiti demografici e linguistici di queste migrazioni. Tale dibattuta teoria, ipotizzata dapprima su base puramente linguistica (Georges Dumézil ed Émile Benveniste), è stata poi suffragata dalla comparazione dei vari elementi culturali e religiosi, convalidata da ricerche archeologiche (Marija Gimbutas) e definitivamente confermata da dati genetici.