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La porcellana di Capodimonte deve il suo nome all'omonima area collinare di Napoli, dove nella prima metà del Settecento il re Carlo di Borbone e sua moglie Maria Amalia di Sassonia fondarono la Real Fabbrica di Capodimonte. Oltre al Museo le porcellane prodotte da questa celebre ditta sono conservate in pregevole quantità anche al Museo Duca di Martina, presso la villa Floridiana, al Museo Filangieri e al Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes.
La porcellana è un particolare tipo di ceramica, che si ottiene a partire da impasti con presenza di caolino, feldspato e per cottura a temperature tra i 1300 e i 1400 °C. La porosità aperta è nulla, quella chiusa può raggiungere anche valori del 5%. Il materiale è di fase vetrosa, per cui la componente cristallina non supera il 40%. La porcellana viene suddivisa in differenti criteri fra i quali è la temperatura di cottura. La porcellana dura è formata da un impasto di caolino, feldspato e quarzo e richiede una temperatura maggiore di 1280 °C; la porcellana tenera si cuoce intorno ai 1200 °C. La porcellana presenta un rivestimento trasparente che viene applicato in crudo o dopo una prima cottura a temperature tra 800/900 °C. Il prodotto precotto per la smaltatura viene denominato degourdi. I componenti del rivestimento sono gli stessi dell'impasto, ma in proporzioni tali da conferire alla miscela una maggiore fusibilità. Per un maggiore grado di bianco, la cottura della porcellana si effettua con un primo periodo di riscaldamento in atmosfera ossidante, una fase ad elevata temperatura in atmosfera riducente e un processo di raffreddamento in atmosfera neutra.
La porcellana è il materiale più utilizzato nel settore dentale, soprattutto grazie al fatto che fornisce un'estetica eccellente, non ottenibile da nessun altro materiale.
La Porcellana Ginori a Doccia è stata una delle più prestigiose manifatture di porcellana europea. Nasce per volontà del marchese Carlo Ginori nel 1737, in una villa di sua proprietà a Doccia (oggi inglobata in Sesto Fiorentino). I discendenti di Carlo Ginori continueranno ad esserne i proprietari e a dirigerla fino al 1896, quando avverrà la fusione con la Soc. Ceramica Richard di Milano. "Lo sviluppo artistico della Manifattura di Doccia si presenta particolarmente articolato e [...] specchio delle differenti situazioni storiche e culturali che si avvicendarono nella storia della Toscana nell'arco di circa centocinquanta anni, dalla caduta degli ultimi Medici agli anni di Firenze Capitale."
La pastiera napoletana è un dolce della pasticceria napoletana tipico del periodo pasquale. Ha avuto il riconoscimento di prodotto agroalimentare tradizionale campano.
Napoli (AFI: /ˈnapoli/ ; Napule in napoletano, pronuncia [ˈnɑːpulə] o [ˈnɑːpələ]) è un comune italiano di 944 148 abitanti, terzo in Italia per popolazione, capoluogo della regione Campania, dell'omonima città metropolitana e centro di una delle più popolose e densamente popolate aree metropolitane d'Europa. Fondata dai cumani nell'VIII secolo a.C., fu tra le città più importanti della Magna Grecia e giocò un notevole ruolo commerciale, culturale e religioso nei confronti delle popolazioni italiche circostanti. Dopo il crollo dell'Impero romano, nell'VIII secolo la città formò un ducato autonomo indipendente dall'Impero bizantino; in seguito, dal XIII secolo e per più di cinquecento anni, fu capitale del Regno di Napoli; con la Restaurazione divenne capitale del Regno delle Due Sicilie sotto i Borbone fino all'Unità d'Italia. Sede della Federico II, la più antica università del mondo ad essere nata attraverso un provvedimento statale, ospita, altresì, l'Orientale, la più antica università di studi sinologici e orientalistici del continente, e la Nunziatella, una delle più antiche accademie militari al mondo, eletta patrimonio storico e culturale dei Paesi del Mediterraneo da parte dell'Assemblea parlamentare del Mediterraneo. Luogo d'origine della lingua napoletana, ha rivestito e riveste tuttora un forte peso in numerosi campi del sapere, della cultura e dell'immaginario collettivo. Protagonista dell'umanesimo e centro illuminista di livello europeo, è stata a lungo un punto di riferimento globale per la musica classica e l'opera attraverso la scuola musicale napoletana, dando tra l'altro origine all'opera buffa.Città dall'imponente tradizione nel campo delle arti figurative, che affonda le proprie radici nell'età classica, ha dato luogo a movimenti architettonici e pittorici originali, quali il rinascimento napoletano e il barocco napoletano, il caravaggismo, la scuola di Posillipo ed il liberty napoletano, nonché ad arti minori ma di rilevanza internazionale, quali la porcellana di Capodimonte ed il presepe napoletano.È all'origine di una forma distintiva di teatro, di una canzone di fama mondiale e di una peculiare tradizione culinaria che comprende alimenti che assumono il ruolo di icone globali, come la pizza napoletana, e l'arte dei suoi pizzaioli che è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio immateriale dell'umanità.Nel 1995 il centro storico di Napoli è stato riconosciuto dall'UNESCO come patrimonio mondiale dell'umanità, per i suoi monumenti, che testimoniano la successione di culture del Mediterraneo e dell'Europa. Nel 1997 l'apparato vulcanico Somma-Vesuvio è stato eletto dalla stessa agenzia internazionale (con il vicino Miglio d'Oro, in cui ricadono anche i quartieri orientali della città) tra le riserve mondiali della biosfera.
Oggi si indicano con l'espressione manifattura i processi che costituiscono le fasi della produzione industriale di manufatti materiali cioè tangibili, il luogo in cui si eseguono produzioni del settore secondario dell'economia; manifatturiera è l'azienda che li esegue. Esempio: una manifattura di elettrodomestici, una manifattura di giocattoli, ecc. Secondo l'uso degli storici, invece, con essa si indica un tipo di impresa di trasformazione intermedia fra la fase artigianale propriamente detta e quella industriale. La manifattura è già un'impresa capitalistica, in quanto il proprietario è un investitore che non partecipa alla lavorazione, e da questo dipendono centinaia, talvolta migliaia, di lavoratori. Non è, tuttavia, ancora un'industria, dal momento che non utilizza motori termici, né tanto meno elettrici. Si tratta di stabilimenti in cui i lavori vengono ancora svolti a mano, ma secondo criteri industriali come quelli della produzione in serie e della divisione dei compiti. Il settore delle costruzioni (edilizia e impiantistica) solitamente non lo si assimila alla manifattura, nonostante sia caratterizzato da produzione tangibile. Ancora oggi, in senso lato, la parola può indicare oggetti fatti a mano da artigiani. Per esempio in Valle d'Aosta sono famose le manifatture in legno e in Sardegna o in Sicilia le manifatture dolciarie.
Antonio Santi Giuseppe Meucci (Firenze, 13 aprile 1808 – New York, 18 ottobre 1889) è stato un inventore italiano, celebre per lo sviluppo di un dispositivo di comunicazione vocale accreditato da diverse fonti come il primo telefono, il cosiddetto telettrofono. Il brevetto del telefono fu ufficialmente intestato per la prima volta ad Alexander Graham Bell, che è anche noto nella cultura popolare mondiale e nella comunità scientifica internazionale come l'inventore dell'apparecchio. Una risoluzione approvata dalla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d'America l'11 giugno 2002 ha chiesto di riconoscere il lavoro e i contributi di Meucci verso l'invenzione del telefono, pur non accreditandolo ufficialmente come suo brevettatore. Numerose enciclopedie, soprattutto italiane, accreditano Meucci come l'inventore del telefono, solo in tempi recenti l'opinione maggioritaria internazionale gli riconosce in maniera crescente questo merito. Meucci non si limitò solo all'invenzione del telettrofono, ma propose numerose innovazioni tra cui le candele steariche, oli per vernici e pitture, bevande frizzanti, condimenti per pasta e riso, una tecnica per ottenere pasta cellulosica di buona qualità.