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La tiella è una specialità gastronomica tipica della città di Gaeta, consistente nell'interporre un ripieno di vario genere (solitamente di prodotti della terra o del mare) tra due sfoglie di impasto di farina simile a quello della pizza, ma che richiede una lavorazione più accurata e possibilmente manuale. In altri termini, la tiella si potrebbe definire come una sorta di ripieno tra due strati circolari di pasta morbida: risulta umida nel ripieno ma non eccessivamente nello strato esterno. La tiella di Gaeta è un prodotto tradizionale della regione Lazio con marchio "Denominazione Comunale d'Origine", attribuitole dal Comune di Gaeta nel 2005.
Il golfo di Gaeta si trova nel medio Tirreno ed è compreso nella sua totalità tra il promontorio del Circeo a nord-ovest e Capo Miseno a sud-est.
L'assedio di Gaeta tra il 5 novembre 1860 e il 13 febbraio 1861 fu uno degli ultimi fatti d'armi delle operazioni di conquista dell'Italia Meridionale nel corso del Risorgimento italiano. La città di Gaeta, al confine tra il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio, era difesa dai soldati dell'esercito delle Due Sicilie, ivi arroccati dopo la Spedizione dei Mille e l'intervento della Regia Armata Sarda. La caduta di Gaeta, insieme con la presa di Messina e l'assedio di Civitella del Tronto, portò alla proclamazione del Regno d'Italia. È stato uno degli ultimi grandi assedi condotti col metodo cosiddetto scientifico. L'esercito assediante fece uso infatti dei moderni cannoni a canna rigata che decretarono la fine delle fortificazioni costruite fuori terra.