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La provincia di Prato è una provincia italiana della Toscana, la più piccola provincia italiana sia per superficie che per numero di comuni; questo perché fu istituita nel 1992 per scorporo dalla provincia di Firenze comprendendo soltanto i comuni di Prato (capoluogo), Cantagallo, Carmignano, Poggio a Caiano, Montemurlo, Vaiano e Vernio. È poi l'ottava provincia toscana per numero di abitanti (256 373), nonché quella con il più alto reddito per abitante.
Prato Carnico (Prât di Cjargne in friulano standard, Prât nella variante locale) è un comune italiano sparso di 880 abitanti del Friuli-Venezia Giulia. Fa parte del club dei borghi autentici d'Italia. La sede comunale si trova nella frazione Pieria. Fa parte dell'Unione Territoriale Intercomunale della Carnia.
Prato è un comune italiano di 193 809 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. È la seconda città della Toscana per popolazione. Fino al 1992, anno della costituzione dell'omonima provincia, è stato il comune non capoluogo di provincia più popolato d'Italia. La piana pratese fu abitata fin dall'epoca etrusca, ma la nascita della città vera e propria si fa risalire, generalmente, al X secolo, quando si hanno notizie di due centri abitati contigui ma distinti, Borgo al Cornio e Castrum Prati, che si fusero durante il secolo successivo. Nell'economia pratese la produzione tessile ha sempre svolto un ruolo di primissimo piano fin dall'epoca medievale, come testimoniano i documenti del mercante Francesco Datini, ma è nell'Ottocento che Prato vide un impetuoso sviluppo industriale, che ne fa ancora oggi uno dei distretti più importanti a livello europeo. La città vanta attrattive storico-artistiche di grande rilievo, con un itinerario culturale che inizia dagli Etruschi per poi ampliarsi nel Medioevo e raggiungere l'apice con il Rinascimento, quando hanno lasciato le loro testimonianze in città artisti come Donatello, Filippo Lippi e Botticelli.
La mortadella di Prato è un salume cotto tipico della città toscana.
Il castagnaccio (localmente conosciuto anche come gnaccia, castignà, migliaccio, baldino, ghirighio , patòna, bòle o torta di neccio) è una torta di farina di castagne originaria della Toscana, ormai tipica anche delle zone appenniniche di Umbria, Piemonte, Liguria, Lazio, Emilia e Romagna, e di pianura (Veneto e Lombardia). Inoltre, viene preparato nell'isola di Corsica.
I cantucci o cantuccini o biscotti di Prato o biscotti etruschi, sono uno dei maggiori vanti dolciari della cucina toscana. Sono biscotti secchi alle mandorle, ottenuti tagliando a fette il filoncino di impasto ancora caldo. Fanno parte dei più tipici dessert della tradizione culinaria toscana, soprattutto accoppiati al vin santo. Nel 2011 nasce l'associazione di produttori "Assocantuccini" con l'esplicito obiettivo di ottenere il riconoscimento di Indicazione geografica protetta, IGP, che è arrivato nell'agosto del 2015
Gli alicamenti sono alimenti raccolti nel giusto tempo di maturazione per essere digeriti e integrati con la massima assimilazione dei nutrienti, naturalmente presenti. Si tratta di alimenti privi di manipolazioni genetiche, presenti sul mercato esattamente come in natura senza essere arricchiti con minerali, vitamine o fibre. La loro peculiarità risiede nell'alto contenuto di certi nutrienti (acidi grassi insaturi, fibre alimentari o oligoelementi) rispetto ad altri alimenti. Il latte materno viene considerato il primo alicamento, perché contiene tutti gli elementi nutrizionali necessari per i processi di crescita cellulare, cerebrale, neurovegetativa, ossea e immunitaria del neonato. Se inseriti in un corretto regime alimentare e nell'ambito di uno stile di vita sano, gli alicamenti favoriscono l'efficienza nutrizionale dei sistemi biologici e stimolano la regolazione dei processi fisiologici. Gli alimenti ottenuti dalla lavorazione degli alicamenti, come ad esempio olii, semi decorticati e farine vengono più propriamente detti derivati di alicamenti.