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Prefissi telefonici italiani

I prefissi telefonici italiani della rete telefonica italiana furono stabiliti col primo piano regolatore telefonico nazionale (PRTN) del 1957. Ad oggi in Italia vi sono: 21 compartimenti; 232 distretti; 696 aree locali. Segue l'elenco dei 232 indicativi distrettuali che compongono il piano di numerazione nazionale della rete fissa in Italia in base al PRTN del 2000. Il prefisso internazionale per l'Italia è +39. Il comune di Campione d'Italia, enclave nel territorio svizzero, utilizza anche il prefisso internazionale elvetico (+41). Le suddivisione in compartimenti (21), distretti (232) e aree locali è puramente funzionale al servizio telefonico e non ha alcuna corrispondenza con la suddivisione amministrativa in regioni (20) e province (107) e con i relativi capoluoghi. Le regioni Veneto, Toscana e Sicilia sono suddivise ciascuna in due compartimenti mentre la Valle d'Aosta e il Molise sono compresi nei compartimenti delle regioni limitrofe (rispettivamente Torino e Pescara). Nel Trentino-Alto Adige la sede è Bolzano e la provincia autonoma di Trento (capoluogo regionale) è compresa nel compartimento di Verona. Nel Friuli-Venezia Giulia la sede è a Trieste ma le province di Udine e Pordenone sono comprese nel compartimento di Venezia. Così anche in Basilicata dove la sede è a Potenza e comprende anche parte della Campania meridionale ma la provincia di Matera rientra nel compartimento di Bari. La sede per l'Abruzzo è inoltre situata a Pescara (e non nel capoluogo regionale L'Aquila). La maggioranza dei comuni della provincia di Massa-Carrara sono compresi nel distretto di La Spezia (0187). Diversi distretti servono inoltre aree situate in province o anche regioni diverse. Alcuni capoluoghi di provincia non sono sede di distretto (Verbania), e altri non sono neanche sede di area locale (Barletta e Trani).

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