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La storia dell'Arkansas è iniziata millenni fa, quando gli esseri umani attraversarono per la prima volta l'America del Nord. Molte tribù usavano l'Arkansas come terra di caccia e tra questi gruppi il più importante era quello dei Quapaw che si stabilì nel delta del fiume Arkansas spostandosi a sud dall'Illinois. I primi esploratori francesi diedero il nome al territorio, una derivazione del termine "Akansea", che è una variante fonetica della parola in lingua illinois per i Quapaw. Questa eredità fonetica spiega perché "Arkansas" è pronunciato in modo così diverso da "Kansas", anche se condividono la stessa ortografia. Questo territorio inizialmente selvaggio abitato da cacciatori fu incorporato negli Stati Uniti come parte dell'acquisto della Louisiana nel 1803 e divenne territorio dell'Arkansas nel 1819. Nel 1836, quando divenne uno Stato, l'Arkansas cominciò a prosperare grazie ad un'economia di piantagione che dipendeva fortemente dal lavoro degli schiavi. Dopo la guerra civile l'Arkansas divenne sostanzialmente uno stato rurale basato sulla coltivazione del cotone. Un vero livello di prosperità ritornò solo negli anni 1940. Lo stato diventò famoso per il leader politici nativi della zona, tra cui il presidente Bill Clinton (Governatore, 1979-81 e 1983-92), e come base per la società Walmart.
L'Alabama divenne uno stato degli Stati Uniti d'America il 14 dicembre 1819. Dopo che le guerre indiane e gli allontanamenti dell'inizio del XIX secolo costrinsero la maggior parte dei nativi americani ad uscire dallo stato, i coloni bianchi arrivarono in gran numero, portando con sé numerosi schiavi africani Nell'Alabama antebellum, i ricchi coltivatori crearono grandi piantagioni di cotone nella fertile Cintura Nera centrale della regione montana, che dipendeva dal lavoro degli africani schiavizzati. Decine di migliaia di schiavi furono trasportati e venduti nello stato da commercianti di schiavi che li avevano acquistati nell'Alto Sud. In altri luoghi dell'Alabama, i bianchi più poveri praticavano l'agricoltura di sussistenza. Nel 1860 i neri (quasi tutti schiavi) costituivano il 45% delle 964.201 persone dello stato. I ricchi coltivatori dello Stato consideravano la schiavitù essenziale per la loro economia. L'Alabama, uno dei più grandi stati che praticavano la schiavitù, è stato tra i primi sei stati a secedersi. Dichiarò la sua secessione nel gennaio 1861 e si unì agli Stati confederati d'America in febbraio. Durante la successiva guerra civile americana, l'Alabama partecipò comunque in maniera moderata nonostante la popolazione subì grosse perdite economiche. La Proclamazione di Emancipazione di Lincoln liberò tutti i popoli schiavi negli stati confederati. La capitolazione meridionale nel 1865 pose fine al governo statale confederato. Iniziò quindi un decennio di ricostruzione, un periodo controverso portato avanti da un governo birazziale il quale istituì le prime scuole pubbliche e le prime istituzioni sociali nello stato. Dopo la guerra, i coltivatori lavorarono per riportare in produzione le loro vaste piantagioni di cotone. Gli afroamericani scelsero di avvalersi di un po' di indipendenza come liberi agricoltori e mezzadri, piuttosto che organizzarsi in gruppi di lavoro. Dove possibile, le donne afroamericane lasciarono i campi. Le piccole aziende agricole, che prima della guerra producevano colture generiche, si rivolgevano ora al cotone come coltura da reddito. Il mercato del cotone si è espanso dunque moltissimo e i prezzi scesero del 50%.Per mezzo secolo dopo la guerra civile, l'Alabama fu uno stato povero, fortemente rurale, con un'economia basata sul cotone; la maggior parte dei contadini erano inquilini, mezzadri o operai che non possedevano terreni. La ricostruzione terminò quando i conservatori e i democratici bianchi, che si chiamavano "Redentori", conquistarono il controllo del potere legislativo dello Stato sia legale che extralegale, con mezzi legali ed extralegali (tra cui violenza e molestie) stabilendo il dominio politico e sociale sugli afroamericani. Nel 1901, i Democratici approvarono una Costituzione di Stato che di fatto interdisse la maggior parte degli afroamericani (che nel 1900 erano più del 45% della popolazione dello Stato), così come decine di migliaia di bianchi poveri. Nel 1941, un totale di 600.000 bianchi poveri e 520.000 afroamericani erano stati privati dei diritti civili. Inoltre, nonostante i massicci cambiamenti demografici nello stato che favorirono una certa urbanizzazione e industrializzazione, a livello politico vi erano grosse diseguaglianze in termini di rappresentanza. Per decenni, una minoranza rurale domino lo Stato e le esigenze della classe media, urbana e industriale non vennero quasi mai affrontate. Gli afroamericani che vivevano nell'Alabama subirono ingiustizie in materia di diritti civili, segregazione, violenza e scuole sottofinanziate. Decine di migliaia di afroamericani dell'Alabama si unirono alla Grande Migrazione dal 1915 al 1930 e si trasferirono nelle città industriali, soprattutto nel Nord, specialmente nel Midwest. L'esodo nero aumentò costantemente nei primi tre decenni del XX secolo; 22.100 emigrarono dal 1900 al 1910; 70.800 tra il 1910 e il 1920; 80.700 tra il 1920 e il 1930.Come risultato del disaffrancamento afro-americano e del controllo rurale, la politica statale fu dominata dai Democratici negli anni 1980 come parte del "Sud Solido". L'Alabama produsse un certo numero di leader nazionali.I programmi del New Deal aumentarono il prezzo del cotone, e la fine della seconda guerra mondiale alla fine portò un po' di prosperità quando lo Stato sviluppò una solida base produttiva. Il cotone cominciò a perdere importanza e la meccanizzazione a partire dagli anni Trenta ridusse il bisogno di lavoro agricolo. Dopo anni di lotte e dopo l'approvazione della legge sui diritti civili del 1964 e della legge sui diritti di voto del 1965, la segregazione fu abolita e gli afroamericani poterono nuovamente esercitare il loro diritto costituzionale di voto. A partire dalla fine degli anni 1990, i bianchi conservatori cominciarono a passare al Partito Repubblicano. L'elezione di Guy Hunt come governatore nel 1986 segnò lo spostamento politico della maggioranza bianca che divenne una roccaforte repubblicana nelle elezioni presidenziali; i suoi elettori appoggiarono poi i repubblicani anche nelle elezioni a livello statale. Il Partito Democratico dominava ancora gli uffici locali e legislativi, ma il dominio democratico totale era terminato.
Le relazioni bilaterali tra Regno Uniti e Stati Uniti, dette anche relazioni anglo-americane, comprendono le relazioni presenti tra il Regno Unito e gli Stati Uniti d'America. Dal 1940 entrambi i paesi, dopo secoli di rapporti di guerra e tesi, si sono molto ravvicinati come alleati militari e commerciali grazie a delle speciali relazioni costruite nell'ambito della NATO. Le due nazioni sono storicamente unite da una storia condivisa, dalla medesima religione, da una lingua comune, da un sistema legale molto simile e da genealogie ancestralmente collegate nelle figure dei molti anglo-americani, scoto-americani, americani gallesi, americani scoto-irlandesi, americani irlandesi e bretoni americani. Attualmente un gran numero di espatriati vive in entrambi i paesi. In tempi di pace e di rivolta, di guerra o di estraniamento, Regno Unito e Stati Uniti sono stati nemici o alleati, ma hanno cementato i loro tratti comuni con la seconda guerra mondiale in quelle che divennero note come "relazioni particolari". In una prospettiva a lungo termine, lo storico Paul Johnson le ha definite "la pietra angolare del moderno ordine mondiale democratico".All'inizio del XX secolo, il Regno Unito parlava delle proprie relazioni con gli Stati Uniti come della "più importante partnership liberale" nella politica estera della Gran Bretagna, come pure la politica estera americana riteneva tali relazioni come importantissime, come evidenza di una visione comune in politica, mutua cooperazione nelle aree commerciali, finanziarie, tecnologiche, accademiche, nelle arti e nelle scienze; la condivisione di un'intelligence governativa e militare e operazioni di guerra e missioni di pace comuni hanno portato spesso a fruttuose collaborazioni comuni tra esercito americano ed esercito inglese. Il Canada è stato storicamente il principale importatore di beni provenienti dagli Stati Uniti.I due paesi hanno avuto anche un impatto significativo sulle culture di altri paesi. Essi sono i punti nodali dell'anglosfera, con una popolazione combinata di quasi 400.000.000 di abitanti (al 2019). Assieme hanno reso la lingua inglese la più parlata al mondo.
Gli storici che concentrano le loro indagini sulle cause e origini della guerra di secessione americana studiano e discutono sulle motivazioni che indussero 7 Stati federati degli Stati Uniti d'America del profondo Sud a proclamare la propria secessione dall'Unione, sul perché si unirono per formare gli Stati Confederati d'America ed infine perché il Nord si rifiutò di lasciarli andare pacificamente per la loro strada. Mentre la maggior parte degli studiosi concorda sul fatto che i conflitti ideologici sul tema dello schiavismo e della sua possibilità di estensione, trascinatisi per decenni, crearono di fatto le condizioni per l'esplosione del conflitto bellico, essi non sono però unanimemente d'accordo su quali tipologie - economiche, prettamente politiche o più eminentemente sociali - siano state più importanti nel radicamento della divisione. Il principale catalizzatore per la dichiarazione di secessione fu la questione della schiavitù negli Stati Uniti d'America, in particolar modo la battaglia politica condotta dai sudisti sul "diritto" di esportare la pratica schiavista anche nei Territori federali liberi del West. Un altro fattore che si incise profondamente nell'idea secessionista fu il nazionalismo bianco meridionale ("White Southerners"). La ragione principale per cui il Nord rifiutò in toto il "diritto alla secessione" sarà quello della preservazione dell'unità nazionale, anch'essa una delle cause del nazionalismo statunitense prese di petto. La maggior parte del dibattito continua però a concernere la prima domanda: sul perché cioè alcuni Stati del Sud abbiano ad un certo momento scelto unilateralmente di separarsi. Abraham Lincoln vinse le elezioni presidenziali del 1860 riuscendo a conquistare la maggioranza assoluta dei Grandi elettori, pur senza entrare in competizione in ben 10 Stati meridionali. La sua vittoria innescò dichiarazioni di secessione da parte di 7 Stati schiavisti del Sud le cui economie - via fiume o via mare - erano tutte fondate sul cotone coltivato utilizzando il lavoro gratuito dato dagli schiavi afroamericani. Prima ancora che il Presidente eletto degli Stati Uniti d'America avesse la possibilità di entrare ufficialmente in carica venne quindi creata la "Confederazione del Sud"; i nazionalisti settentrionali, ma anche coloro che rimasero unionisti nel meridione, rifiutarono di riconoscere come legittimi i proclami di secessione. Per tutta la durata della guerra civile nessun governo straniero riconobbe mai ufficialmente i secessionisti. La Presidenza di James Buchanan, oramai in scadenza, rifiutò di rinunciare alle proprie fortezze - situate al Sud ma su terreni di proprietà federale - le quali vennero nonostante ciò immediatamente rivendicate per sé dai dirigenti confederati. Il primo colpo deflagrò il 12 aprile del 1861, quando le forze sudiste dettero il via al bombardamento e relativa battaglia di Fort Sumter, un importante fortino dell'Union Army posto all'entrata del porto di Charleston (Carolina del Sud). Come ben evidenziato da una giuria di storici nel 2011 "mentre la questione della schiavitù, con i suoi molteplici e sfaccettati malcontenti, fu la causa primaria della disunione, sarà lo stesso principio di disunione regionalistica (provincialismo e particolarismo localistico) a creare le condizioni per lo scoppio effettivo della guerra". L'autore vincitore del Premio Pulitzer, lo storico David Potter, scrive che: Altri fattori decisivi saranno: la politica apertamente schierata da una parte contro l'altra durante il secondo sistema partitico; l'attivismo dell'abolizionismo negli Stati Uniti d'America che faceva sempre più sentire la propria voce in capitolo; l'idea di "nullificazione" risalente alla Presidenza di Andrew Jackson e la conseguente teoria dei diritti degli Stati; lo scoperto nazionalismo meridionale dagli obiettivi completamente antitetici rispetto a quelli settentrionali; la dottrina dell'espansionismo in direzione del West (il Destino manifesto) e, con l'espansione nei Territori, anche l'espansione del lavoro schiavista; le due economie radicalmente contrapposte; ed infine l'avviarsi prorompente della modernizzazione tecnico-industriale nel periodo immediatamente pre-bellico.