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Il Primo Impero fu instaurato in Francia da Napoleone Bonaparte per sostituire il Consolato. Ebbe inizio il 18 maggio 1804, quando un senatoconsulto proclamò Bonaparte Imperatore dei Francesi (Empereur des Français) e terminò nell'aprile 1814 con l'abdicazione di Napoleone e l'esilio sull'isola d'Elba. Il plebiscito del 6 novembre 1804 legittimò il passaggio al Primo Impero. Napoleone Bonaparte fu consacrato imperatore a Notre-Dame il 2 dicembre 1804 con il nome di Napoleone I. Il Primo Impero fu seguito dalla Restaurazione, interrotta dai cosiddetti "Cento giorni", dal 20 marzo al 22 giugno 1815, che portarono Napoleone alla sconfitta di Waterloo.
Il Consolato fu in Francia un regime politico nato dal colpo di Stato del 18 brumaio anno VIII (9 novembre 1799), che rovesciò il regime del Direttorio (1795-1799) nato dalla Rivoluzione. Per estensione il termine si riferisce anche al medesimo periodo della storia di Francia. La Costituzione dell'anno VIII stabilì una forma di governo di stampo autoritario guidata formalmente da tre persone (dette consoli richiamandosi alla storia romana), ma in realtà retta dal solo Primo Console Napoleone Bonaparte, che fu proclamato console a vita nel 1802. Il Consolato terminò il 18 maggio 1804 (28 floreale anno XII), data della proclamazione del Primo Impero.
L'incoronazione di Napoleone a Imperatore dei Francesi ebbe luogo domenica 2 dicembre 1804 (11 frimaio, anno XIII secondo il calendario repubblicano francese) nella cattedrale di Notre-Dame di Parigi. Essa rappresenta ancora oggi "l'inizio del primo impero moderno" ed è stato il primo atto ufficiale di "propaganda trasparente condotta in chiave moderna". Napoleone era intenzionato a legittimare il proprio governo imperiale, con una nuova famiglia reale e una nuova nobiltà. Per questo proposito, egli predispose una nuova cerimonia d'incoronazione, differente da quella in uso presso i re di Francia, dove veniva enfatizzato il valore "sacro" della consacrazione del sovrano con l'unzione conferita dall'arcivescovo di Reims nella cattedrale di Reims. La cerimonia d'incoronazione di Napoleone avvenne infatti nella grande cattedrale di Notre Dame di Parigi alla presenza di Papa Pio VII. Napoleone unì per l'occasione una serie di riti e costumi, incorporando cerimonie della tradizione carolingia, antica, e della Rivoluzione francese, il tutto guarnito da un notevole sfarzo.Il 18 maggio 1804, il senato mutò il governo repubblicano in impero e pertanto iniziarono i preparativi per l'incoronazione del nuovo sovrano. L'elevazione di Napoleone ad imperatore venne osannata dalla maggioranza dei cittadini francesi ed approvata con un referendum costituzionale nel 1804. Una delle motivazioni che spinse Napoleone a scegliere una incoronazione era quella di ottenere prestigio nei circoli nobiliari e cattolici d'Europa, oltre a portare alla fondazione di una vera e propria dinastia che egli si augurava avrebbe continuato a reggere le sorti della Francia anche dopo di lui.
L'esilio di Napoleone I a Sant'Elena si riferisce agli ultimi anni di vita di Napoleone, dopo la sua seconda abdicazione nel 1815 dopo i Cento Giorni, che ebbero termine con la battaglia di Waterloo. Dopo essersi portato a Rochefort, Napoleone tentò di raggiungere gli Stati Uniti. Il governo britannico decise invece di portare il suo prigioniero più importante sull'isola di Sant'Elena, nel mezzo dell'Oceano Atlantico, così che non potesse più "nuocere al mondo". Qui morì il 5 maggio 1821.
Per Secondo Impero francese si intende il regime bonapartista di Napoleone III instaurato in Francia dal 1852 al 1870, tra la Seconda e la Terza Repubblica.
La Rivoluzione francese (nota anche come Prima rivoluzione francese per distinguerla dalla Rivoluzione di luglio e dalla Rivoluzione francese del 1848), fu un periodo di radicale e a tratti violento sconvolgimento sociale, politico e culturale occorso in Francia tra il 1789 e il 1799, assunto dalla storiografia come lo spartiacque temporale tra l'et moderna e l'et contemporanea.Evento estremamente complesso e articolato nelle sue varie fasi, le principali e pi immediate conseguenze furono l'abolizione della monarchia assoluta, la proclamazione della repubblica con l'eliminazione delle basi economiche e sociali dell'Ancien R gime, ovvero del sistema politico e sociale precedente, ritenuto responsabile dello stato di disuguaglianza e povert della popolazione subalterna, e l'emanazione della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, futuro fondamento delle costituzioni moderne.Sebbene terminata con il periodo imperiale-napoleonico e la successiva Restaurazione da parte dell'aristocrazia europea, la Rivoluzione francese, insieme a quella americana, segnando il declino dell'assolutismo, ispir le successive rivoluzioni borghesi liberali e democratiche del XIX secolo (i cosiddetti moti rivoluzionari), dando definitivamente impulso alla nascita di un nuovo sistema politico basato sul concetto di Stato di diritto o Stato liberale, in cui la borghesia divenne la classe dominante, prodromi a loro volta della nascita dei moderni stati democratici del XX secolo.
Quella che segue è la cronologia dei fatti della Rivoluzione francese e delle guerre rivoluzionarie francesi.
La guerra franco-prussiana (in tedesco Deutsch-Französischer Krieg, in francese Guerre Franco-Allemande o Guerre Franco-Prussienne) fu combattuta dal 19 luglio 1870 al 10 maggio 1871 tra il secondo Impero francese (e, dopo la caduta del regime, dalla terza Repubblica francese) e la Confederazione Tedesca del Nord (guidata dal Regno di Prussia), alleata con i regni tedeschi del sud di Baden, Baviera e Württemberg. Il conflitto segnò l'esplodere della tensione tra le due potenze, andata accrescendosi in seguito al fallimento del progetto di Napoleone III di annessione del Lussemburgo, evento che causò la fine di un rapporto relativamente bilanciato con la Prussia di Otto von Bismarck. I contrasti si erano fatti più accesi a causa della crescente influenza, per nulla tollerata da Parigi, esercitata dalla Prussia sugli Stati tedeschi a sud del fiume Meno appartenenti all'ex Confederazione germanica e del ruolo guida prussiano esercitato all'interno della Confederazione della Germania del Nord, creata nel 1867 dopo la vittoria prussiana nella guerra contro l'Impero austriaco. La guerra franco-prussiana fu il più importante conflitto combattuto in Europa tra l'epoca delle guerre napoleoniche e la prima guerra mondiale, e si concluse con la completa vittoria della Prussia e dei suoi alleati. La conseguenza più rilevante fu la creazione dell'Impero tedesco, che mantenne un ruolo di grande autorevolezza nelle relazioni politiche internazionali dei decenni successivi. La débâcle francese determinò anche la fine del Secondo impero di Napoleone III e, con il crollo di questo, la temporanea subalternità del ruolo francese rispetto alle altre potenze del consesso europeo. Indirettamente, la sconfitta ebbe ripercussioni anche nella penisola italiana: il governo sabaudo approfittò della fine del Secondo impero, tradizionalmente protettore dei territori pontifici, per conquistare Roma il 20 settembre 1870 (Breccia di Porta Pia). La fine del periodo imperiale significò per la Francia l'inizio di un regime repubblicano, che - per dimensioni ed influenza - divenne il più importante tra quelli allora esistenti nel continente.