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La proiezione di Mollweide è una proiezione cartografica utilizzata per le mappe geografiche, conosciuta anche come proiezione di Babinet, o proiezione ellittica. Viene anche definita utilizzando la definizione più precisa, cioè proiezione pseudocilindrica equivalente, ad indicarne la principale caratteristica: conserva inalterate le aree e non gli angoli e le forme. È utilizzata principalmente quando la precisione della rappresentazione di un'area è prioritaria rispetto alla forma della carta geografica, per esempio nelle carte che rappresentano distribuzioni globali o meglio ancora la carta che rappresenta la radiazione cosmica di fondo. Questa proiezione fu pubblicata per la prima volta dal matematico ed astronomo tedesco Karl Mollweide (1774 - 1825) come perfezionamento della proiezione di Mercatore. Fu resa celebre da Jacques Babinet nel 1857. La proiezione di Mollweide è una proiezione cartografica in cui l'equatore è rappresentato come una linea retta orizzontale perpendicolare ad un meridiano centrale passante per il suo punto medio. Gli altri paralleli sono paralleli all'equatore e si infittiscono verso i poli, mentre i meridiani sono equidistanti tra loro ma curvati per raggiungere i poli. Le distorsioni aumentano quindi allontanandosi dal meridiano centrale e dall'equatore. Verticalmente le forme risultano allungate vicino all'equatore e schiacciate vicino ai poli. Geometricamente, i meridiani a 90 gradi ad est e ad ovest formano un cerchio perfetto e l'intero globo terrestre viene rappresentato in un'ellisse di proporzioni 2:1. La proporzione dell'area dell'ellisse tra ciascun parallelo e l'equatore equivale alla proporzione dell'area del globo tra quel parallelo e l'equatore, a scapito della distorsione delle forme, significativa sugli angoli, tuttavia non così marcata come nella proiezione sinusoidale. La distorsione delle forme può essere attenuata utilizzando una versione "spezzata". Una proiezione di Mollweide a "sinusoide spezzata" elimina il meridiano centrale a favore di una serie di semi-meridiani che formano angoli retti con l'equatore. L'effetto finale è che il globo viene diviso in vari lembi. Per contrasto, una proiezione di Mollweide a "parallelo spezzato" utilizza una serie di meridiani centrali disgiunti, creando una serie di ellissi uniti all'equatore. Raramente il progetto può essere disegnato in obliquo per spostare le aree distorte agli oceani, permettendo che i continenti rimangano più fedeli alla forma originale.
Il principio di Huygens-Fresnel, o più semplicemente principio di Huygens (dal nome del fisico olandese Christiaan Huygens), è un metodo di analisi applicato ai problemi di propagazione delle onde. In ottica ondulatoria esso ha la seguente formulazione: Ogni elemento dΣ di un fronte d'onda Σ si può considerare formalmente come una sorgente secondaria di onde sferiche in fase con la primaria e di ampiezza proporzionale a quella dell'onda primaria e all'area dΣ. La perturbazione prodotta in un punto dello spazio si può sempre ottenere come sovrapposizione di tutte le onde sferiche secondarie che raggiungono quel punto. Il principio espresso costituisce uno strumento di calcolo molto utile, in quanto consente di determinare direttamente il fronte d'onda ad un certo istante una volta noto quello ad un qualsiasi istante precedente (o successivo). Il calcolo della figura di interferenza prodotta dall'inviluppo delle onde sferiche secondarie è possibile sia quando l'onda si propaga liberamente, sia quando essa viene limitata da un ostacolo impenetrabile ed è pertanto utilizzabile nella determinazione degli effetti di diffrazione prodotti da una radiazione, visibili su uno schermo.
Jacques Babinet (Lusignan, 5 marzo 1794 – Parigi, 31 ottobre 1872) è stato un fisico francese.
La fibra ottica, nella scienza e tecnologia dei materiali, indica un materiale costituito da filamenti vetrosi o polimerici, realizzati in modo da poter condurre al loro interno la luce, e che trovano importanti applicazioni in telecomunicazioni, diagnostica medica e illuminotecnica. Sono classificate come guide d'onda dielettriche basate sulla disomogeneit del mezzo il cui nucleo sede di propagazione guidata del campo elettromagnetico sotto forma di onde elettromagnetiche. Esse, in altre parole, permettono di convogliare e guidare al loro interno un campo elettromagnetico di frequenza sufficientemente alta (in genere in prossimit dell'infrarosso) con perdite estremamente limitate. Vengono comunemente impiegate nelle telecomunicazioni come mezzo trasmissivo di segnali ottici anche su grandi distanze ovvero su rete di trasporto e nella fornitura di accessi di rete a larga banda cablata (dai 100 Mbit/s al petabyte/s usando le pi raffinate tecnologie WDM). Disponibili sotto forma di cavi, sono flessibili, immuni ai disturbi elettrici e alle condizioni atmosferiche pi estreme, e poco sensibili a variazioni di temperatura. Hanno solitamente un diametro di rivestimento (mantello) di 125 micrometri (circa le dimensioni di un capello) e pesano molto poco: un chilometro di fibra ottica pesa meno di 2 kg, esclusa la guaina che la ricopre.