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La Regola dell'Ordine di san Benedetto, o Regola benedettiana, in latino denominata Regula monachorum o Sancta Regula, dettata da San Benedetto da Norcia nel 534, consta di un "Prologo" e di settantatré "capitoli".
Il Prologo del Vangelo secondo Giovanni, testo capitale del cristianesimo primitivo, costituisce l'incipit del Vangelo secondo Giovanni ed è anche detto Inno al Logos perché gli studiosi ed esegeti di tale testo sono giunti alla conclusione trattarsi di una rielaborazione realizzata da Giovanni stesso e dai suoi discepoli di un preesistente "Inno al logos". Comunque sia, tale scritto e gli scritti ad esso affini hanno avuto la loro culla di nascita in una ben precisa comunità del cristianesimo primitivo, quella costituitasi in Asia Minore a Efeso e nelle località limitrofe facenti capo alla guida Giovanni e alla stessa Maria di Nazareth che aveva seguito Giovanni su indicazione di Gesù stesso nel fuggire alle persecuzioni a Gerusalemme dove era stanziata la comunità madre del cristianesimo primitivo.
Il prologo, dal greco πρόλογος (prologos; da pro, prima, e lógos, discorso) è una scena introduttiva, un monologo che precede un'opera teatrale, oppure una introduzione a un'opera (o racconto) in genere. Il prologo ha una grande importanza nella commedia e nella tragedia greca: a recitarlo è un personaggio della scena, una divinità apparsa ex machina, una personificazione del prologo stesso oppure di un'allegoria oppure ancora un personaggio che incarna il ruolo dell'autore, che si rivolge agli ascoltatori in un monologo destinato a svelare l'antefatto, cioè a introdurre l'azione scenica prima del suo vero e proprio inizio, a chiarire degli avvenimenti. Inoltre, poteva dare delle informazioni sull'autore, sull'originale greca (nelle commedie Romane) e il suo autore, o poteva avere la funzione di difendere l'autore dalle critiche.