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Lo sciopero generale europeo del 2012 (conosciuto anche come #14N o sciopero generale iberico) è stato uno sciopero generale convocato per il mercoledì 14 novembre del 2012 inizialmente da varie organizzazioni spagnole alle quali si sommarono diversi sindacati e collettivi europei.Per la prima volta nella storia dell'Unione europea si convocò simultaneamente un giorno di sciopero in diversi stati con una rivendicazione comune. Cipro, Malta, Portogallo, Italia, Spagna e Grecia vissero una giornata di sciopero generale, che fu accompagnata con mobilizzazioni in Francia e Vallonia.
Maggio francese o Maggio '68 designa in maniera globale l'insieme dei movimenti di rivolta verificatisi a Parigi nel maggio-giugno 1968. Si trattò di una vasta rivolta spontanea, di natura sociale, politica, culturale e anche filosofica, indirizzata contro la società tradizionale, il capitalismo, l'imperialismo e, in prima battuta, contro il potere gollista allora dominante. Il moto di ribellione della gioventù studentesca di Parigi si estese al mondo operaio e praticamente a tutte le categorie della popolazione sull'intero territorio nazionale, restando il più importante movimento sociale della storia di Francia del XX secolo. Nel corso degli eventi si mischiarono un movimento studentesco e un movimento operaio, entrambi di eccezionale ampiezza. Al di là delle rivendicazioni materiali o salariali, e della rimessa in questione del regime gollista dominante dal 1958, si trattò di una contestazione multiforme di tutti i tipi di autorità. Una parte del movimento degli studenti delle scuole superiori e delle università rivendicava particolarmente la «liberalizzazione dei costumi», mentre contestava la «vecchia università», la società dei consumi, il capitalismo e la maggior parte delle istituzioni e dei valori tradizionali. Il maggio francese s'inseriva d'altra parte in un più vasto insieme di avvenimenti di cui furono protagonisti vasti movimenti operai e studenteschi in un gran numero di paesi. In Francia queste manifestazioni acquistarono un carattere particolare perché alle vaste agitazioni studentesche si aggiunse, il 13 maggio 1968, il più importante sciopero generale della V Repubblica, che superò quello del giugno 1936. Il movimento paralizzò completamente il paese per diverse settimane, accompagnandosi ad una generale frenesia di discussioni, dibattiti, assemblee generali e riunioni informali, che si svolgevano ovunque - in strada, all'interno di organizzazioni, imprese, amministrazioni pubbliche, e poi nelle scuole superiori e nelle università, nei teatri, nei luoghi di aggregazione giovanili e nelle case della cultura. Si trattò di un'esplosione sociale complessa, a volte anche violenta, ma ancor più spesso ludica e festosa: il maggio '68 apparve come un momento collettivo e massiccio di passione rivoluzionaria, di fede nella possibilità di una trasformazione radicale della vita e del mondo. Ne fu espressione la proliferazione di graffiti, cartelli e slogan fantasiosi: «Sous les pavés, la plage» (Sotto i sampietrini c'è la spiaggia), «Il est interdit d'interdire» (Vietato vietare), «Jouissez sans entraves» (Godetevela senza freni), «Cours camarade, le vieux monde est derrière toi» (Corri compagno, il vecchio mondo ti sta dietro), «La vie est ailleurs» (La vita è altrove), e così via. Considerato a volte una "rivoluzione mancata", malgrado i riferimenti alle precedenti rivoluzioni francesi - barricate, bandiere rosse e nere - nel maggio '68 non vi fu in realtà alcuna volontà di conquista illegale del potere né di slittamento verso la guerra civile.