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Viktor Emil Frankl (Vienna, 26 marzo 1905 – Vienna, 2 settembre 1997) è stato un neurologo, psichiatra e filosofo austriaco, uno fra i fondatori dell'analisi esistenziale e della logoterapia, metodo che tende a evidenziare il nucleo profondamente umano e spirituale dell'individuo. Dal 1942 al 1945 fu prigioniero in quattro campi di concentramento nazisti, tra cui Auschwitz e Dachau. Il metodo di Frankl è considerato come il terzo metodo della scuola viennese (dopo quelli di Sigmund Freud e Alfred Adler). A partire dall'esperienza della deportazione scrisse i volumi Alla ricerca di un significato della vita e I fondamenti spirituali della logoterapia. A lui si deve la definizione di nevrosi noogena, concezione secondo la quale l'equilibrio psichico dipende dalla percezione significativa del sé e del proprio vissuto.Secondo Frankl, quando l'individuo non si sente "significativo", cerca compensazione o in gratificazioni artificiali (droghe chimiche e psichiche) o in atteggiamenti di potenza (comportamenti distruttivi ed autodistruttivi). Da qui la differenza tra l'uomo d'oggi che non è più frustrato sessualmente (come l'uomo del secolo scorso), ma si sente frustrato nell'universo valoriale (differenziando così il focus dell'approccio logoterapeutico dall'originaria metapsicologia psicoanalitica pulsionalista).
Teoria del gender è un neologismo (prestito linguistico dall'inglese gender theory) coniato in ambienti conservatori cattolici negli anni novanta del XX secolo per riferirsi in modo critico agli studi di genere: chi fa uso di tale espressione sostiene che gli studi di genere sottendano un progetto predefinito mirante alla distruzione della famiglia e di un supposto «ordine naturale» su cui fondare la società. In sostanza l'espressione teoria del gender è un termine ombrello usato come parola d'ordine d'opposizione ai movimenti femministi e LGBT e alle lotte, rivendicazioni e teorie che tali movimenti hanno elaborato e prodotto. Al gender (presentato a seconda delle occasioni come filosofia progressista, teoria sociologica o ideologia di sinistra) viene imputato di propagandare l'inesistenza di qualsivoglia differenza tra i sessi biologici, da ciò discendendo la variabilità del proprio sesso a piacimento. Tale costruzione mescola elementi propri della sociologia costruzionista (il genere e i ruoli sociali come costrutti della società), degli studi di genere, della teoria queer (il superamento del binarismo di genere), del femminismo (l'uguaglianza tra uomo e donna), e degli studi sul transessualismo (la differenza tra identità di genere e sesso biologico), finendo per disegnare un sistema di pensiero unitario che, invero, non appartiene né è propugnato da alcuno degli ambiti culturali e di ricerca citati. Altresì il termine teoria del gender è largamente usato (e denunciato) come espediente retorico al fine di prendere posizione contro i diritti LGBT e il femminismo, inferendo che i movimenti che propugnano tale teoria, benché eterogenei, nascondano una strategia politica unitaria. In ambito accademico qualsiasi riferimento a teorie strutturate come anzi descritto - quando non esplicitamente presentate come «ideologia gender» - è generalmente considerato un tipico argomento fantoccio da leggere nel contesto di una teoria del complotto. In Italia il termine è usato talora con varianti quali teoria gender, ancora ideologia [del] gender, gender theory, gender ideology, ideologia del genere e ideologia di genere. Nei paesi anglosassoni, per riferirsi al fenomeno che in italiano viene denotato come «teoria del gender», si usò inizialmente un'analogia con l'espressione gender feminism, per poi adottare l'espressione "gender ideology" o talvolta anche "gender theory", ma quest'ultima per dare un'indicazione letterale quando dal contesto è chiaro che non si riferisce al concetto anglosassone traducibile in "teoria del genere". L'espressione mantiene l'inglese "gender" anche in Polonia, e Germania.
Roberta Bruzzone (Finale Ligure, 1º luglio 1973) è un personaggio televisivo, opinionista, criminologa e psicologa forense italiana.
Emilio Servadio (Sestri Ponente, 14 agosto 1904 – Roma, 18 gennaio 1995) è stato uno psicoanalista, parapsicologo, esoterista e giornalista pubblicista italiano, uno dei fondatori della psicoanalisi italiana.