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Il Diritto museale è branca giuridica di recente formazione, dedicata allo studio delle norme che regolano l'istituzione, la gestione e il funzionamento dei musei (dal greco antico mouseion, cioè tempio dedicato alle Muse). I musei sono oggi enti finalizzati a individuare, conservare, valorizzare e promuovere il patrimonio culturale ivi esistente attraverso una serie di attività coinvolgenti diverse professionalità. L'art. 2 co. 1 dello Statuto dell’International Council of Museums definisce il Museo come: Istituzione permanente, senza fini di lucro, al servizio della società e del suo pubblico, aperta al pubblico, che compie ricerche sulle testimonianze materiali dell'uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto le espone a fini di studio, di educazione e di diletto.Il Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in materia di "Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137" inserisce i musei nell'ambito dei cosiddetti “istituti e luoghi della cultura”, dove nella Parte II, al Titolo II, dedicato alla fruizione e valorizzazione dei beni culturali, all'art. 101 dice: 1. Ai fini del presente codice sono istituti e luoghi della cultura i musei, le biblioteche e gli archivi, le aree e i parchi archeologici, i complessi monumentali. 2. Si intende per: a) "museo", una struttura permanente che acquisisce, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e di studio.
Il collezionismo d'arte, cioè l'abitudine (di origine antica) di famiglie e soggetti privati di raccogliere opere d'arte, è strettamente connesso a motivazioni culturali ed estetiche, al fenomeno del mecenatismo ed al mercato dell'arte. Alcune delle più ricche collezioni del passato sono andate a costituire il nucleo originario di un museo.