Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Polibio (in greco antico: Πολύβιος, Polýbios; Megalopoli, 206 a.C. circa – Grecia, 118 a.C.) è stato uno storico greco antico. Studiò in modo particolare il sorgere della potenza della Repubblica romana, che attribuì all'onestà dei romani ed all'eccellenza delle loro istituzioni civiche e militari. Nelle sue Storie, si rivela particolarmente importante il suo resoconto della Seconda guerra punica e della Terza guerra punica fra Roma e Cartagine, nonché del periodo dell'imperialismo.
Gaetano De Sanctis (Roma, 15 ottobre 1870 – Roma, 9 aprile 1957) è stato uno storico, accademico, antifascista e politico italiano, specializzato in storia antica. Negli ultimi anni della sua vita fu nominato senatore della Repubblica e direttore dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
La Repubblica romana (Res publica Populi Romani) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. e il 27 a.C., quando l'Urbe fu governata da un'oligarchia repubblicana. Essa nacque a seguito di contrasti interni che portarono alla fine della supremazia della componente etrusca sulla città e al parallelo decadere delle istituzioni monarchiche. La sua fine viene invece convenzionalmente fatta coincidere, circa mezzo millennio dopo, con la fine di un lungo periodo di guerre civili che segnò de facto (benché formalmente non avvenne in forma istituzionale) la fine della forma di governo repubblicana, a favore di quella del Principato. Qui di seguito il passo fondamentale di Tito Livio, che descrive le ragioni che portarono alla caduta della monarchia dei Tarquini, considerando che i tempi erano ormai maturi: Quella della Repubblica rappresentò una fase lunga, complessa e decisiva della storia romana: costituì un periodo di enormi trasformazioni per Roma, che da piccola città stato quale era alla fine del VI secolo a.C. divenne, alla vigilia della fondazione dell'Impero, la capitale di un vasto e complesso Stato, formato da una miriade di popoli e civiltà differenti, avviato a segnare in modo decisivo la storia dell'Occidente e del Mediterraneo. In questo periodo si inquadrano la maggior parte delle grandi conquiste romane nel Mediterraneo e in Europa, soprattutto tra il III e il II secolo a.C.; il I secolo a.C. fu invece, come detto, devastato dai conflitti intestini dovuti ai mutamenti sociali, ma fu anche il secolo di maggiore fioritura letteraria e culturale, frutto dell'incontro con la cultura ellenistica e riferimento "classico" per i secoli successivi.
Publio Cornelio Scipione Africano (in latino: Publius Cornelius Scipio Africanus; Roma, 236 a.C. – Liternum, 183 a.C.), noto anche semplicemente come Scipione l'Africano (Scipio Africanus), è stato un politico e militare romano, appartenente alla gens Cornelia. Si guadagnò il cognomen ex virtute di "Africano" a seguito della vittoriosa campagna in Africa, durante la quale sconfisse il generale cartaginese Annibale nella battaglia di Zama. Viene comunemente chiamato Africano maggiore per differenziarlo dal suo omonimo Publio Cornelio Scipione Emiliano, detto "Africano minore", che distrusse Cartagine a seguito di un lungo assedio nel 146 a.C.
Il Regno di Pergamo fu un regno ellenistico con capitale Pergamo, fondato da Filetero agli inizi del III secolo a.C., capostipite della dinastia degli Attalidi, che si trovava nell'attuale Asia Minore. Il regno si espanse in particolare dopo la Pace di Apamea, stipulata nel 188 a.C., ma nel 133 a.C. l'ultimo sovrano, Attalo III, si diede alla repubblica romana.
Publio Cornelio Tacito, talvolta indicato come Gaio Cornelio Tacito (in latino: Publius/Gaius Cornelius Tacitus; 55-58 circa – 117-120 circa), è stato uno storico, oratore e senatore romano ed è considerato il più grande esponente del genere storiografico della letteratura latina. Fu autore di varie e numerose opere: l'Agricola (De vita Iulii Agricolae), biografia sulla vita del suocero Gneo Giulio Agricola e in particolare sulle sue imprese militari in Britannia; la Germania (De origine et situ Germanorum), monografia etnografica sull'origine, i costumi, le istituzioni, le pratiche religiose e il territorio delle popolazioni germaniche fra il Reno e il Danubio; le Storie (Historiae), prima grande opera storiografica che tratta la storia di Roma dall'anno dei quattro imperatori (69) all'assassinio di Domiziano (96); gli Annali (Ab excessu Divi Augusti libri), seconda grande opera storiografica che tratta la storia di Roma dalla morte di Augusto (14) alla morte di Nerone (68). A Tacito è anche attribuito, con qualche dubbio, il Dialogo sugli oratori (Dialogus de oratoribus), opera di datazione incerta sulle cause della decadenza dell'arte oratoria (ars oratoria), che sono individuate di volta in volta nel diverso tipo di educazione rispetto al passato, nel mutato insegnamento retorico e principalmente nelle condizioni politiche proprie del regime monarchico, che impediva ormai la libertà di parola.
La prima guerra punica (264 - 241 a.C.) fu la prima di tre guerre combattute tra l'Antica Cartagine e la Repubblica romana. Vero e proprio esempio di guerra di logoramento, durò oltre 20 anni e vide le due potenze scontrarsi per acquisire la supremazia nel Mar Mediterraneo occidentale, principalmente combattendo in Sicilia, allora ricchissimo centro dei commerci marittimi del Mediterraneo e politicamente suddivisa tra più potenze. La Repubblica romana risultò vincitrice al termine della guerra e impose a Cartagine pesanti sanzioni economiche.La serie di guerre tra Roma e Cartagine furono chiamate dai romani "guerre puniche", dal nome in latino con il quale venivano chiamati i cartaginesi: Punici, derivato da Phoenici, in riferimento alle origini fenicie del popolo.
Cornelia Hale è una delle protagoniste del fumetto italiano W.I.T.C.H.. Compare anche nella serie animata, nel manga e nel videogioco.
Africa è un poema epico in esametri latini composto da Francesco Petrarca. Dedicato al re di Napoli Roberto d'Angiò, è composto da nove libri, ma proprio per questo forse incompleto perché all'epoca si riteneva che un'opera di grande prestigio dovesse essere composta da 12 o 24 libri; inoltre l'opera presenta lacune al IV e al IX libro. È la più importante opera latina di Petrarca, per la quale egli fu incoronato poeta in Campidoglio. Il poeta Petrarca la considerava il suo capolavoro assoluto (ben più valido del Canzoniere secondo i contemporanei), infatti gli valse grande fama in tutta Europa sebbene ne fosse stata divulgata solo una minima parte.