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La Sainte-Chapelle, detta anche Sainte-Chapelle du Palais, situata a Parigi, nell'Île de la Cité, è uno dei più importanti monumenti dell'architettura gotica. Venne costruita per volere di Luigi IX come cappella palatina del medievale palazzo dei re di Francia al fine di custodirvi la Corona di spine, un frammento della Vera Croce e diverse altre reliquie della Passione che il sovrano aveva acquisito a partire dal 1239. Nella cappella erano presenti gli archivi reali, i Trésor des Chartes. Nel autunno del 1241 sarebbero cominciati i primi lavori, seppur la data iniziale della costruzione è ancora ignota, gli storici la catalogano non più tardi del 1244, e conclusa tra la fine del 1248 e i primi mesi del 1249 È la prima di una serie di Saintes chapelles erette in Francia tra il XIII e il XVI secolo. Concepita come un vasto reliquiario quasi interamente vetrato, la Sainte-Chapelle parigina si distingue per l'eleganza e l'arditezza della propria architettura, che si manifesta attraverso una notevole altezza e la soppressione quasi totale della muratura al livello delle finestre della cappella superiore. Sebbene edificata speditamente, in meno di sette anni, la cappella non ha mai mostrato difetti di costruzione né gli elementi decorativi sono stati trascurati. Per quest'ultimo aspetto si è fatto particolare ricorso alla scultura, alla pittura e all'arte vetraria. È per le immense vetrate istoriate che, ancora oggi, la Sainte-Chapelle si fa ammirare nonostante abbia perso la sua funzione originaria dopo essere stata spogliata delle sue reliquie durante la Rivoluzione francese. Insieme alla Conciergerie, la Sainte-Chapelle costituisce una delle vestigia del Palais de la Cité, residenza dei sovrani di Francia dal X al XIV secolo, che si estendeva sul luogo in cui è attualmente sito il Palazzo di giustizia. La cappella è gestita dal Centre des monuments nationaux, che l'ha acquisita a titolo di donazione attraverso un arrêté del 2 aprile 2008. Servito dalla stazione della metropolitana Cité, il monumento ha accolto nel 2011 più di 900000 visitatori, risultando il terzo più visitato fra quelli gestiti dal Centre des monuments nationaux dopo Mont Saint-Michel e l'Arc de Triomphe.
Il taglio del bosco è un racconto lungo di Carlo Cassola, scritto negli anni 1948 - 1949 e uscito nel dicembre 1950 su "Paragone-Letteratura", subito recensito da Geno Pampaloni. Esce in seguito nell'edizione Fabbri del 1954, nell'edizione Nistri-Lischi del 1955, comprendente altri racconti, e infine nell'edizione Einaudi 1959 con il titolo Il taglio del bosco. Racconti lunghi e romanzi brevi
Geno (Agenore) Pampaloni (Roma, 25 novembre 1918 – Firenze, 17 gennaio 2001) è stato un giornalista, critico letterario e scrittore italiano.