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Alfredo Sabato Toaff (Livorno, 16 novembre 1880 – Livorno, 18 novembre 1963) è stato un rabbino e biblista italiano. Conseguì il titolo religioso ebraico di Maskil nel 1898 dal Rabbino Elia Benamozegh e quello di Chakham nel febbraio 1903, dai Rabbini Samuele Colombo, Cesare Fiano e Donato Camerini. Fu Rabbino di Livorno da fine aprile del 1924 al 1963, anno della morte.Toaff fu inoltre Presidente dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia dal 1931 al 1963, nonché Direttore del Collegio Rabbinico di Livorno dal 1924 al 1955 e del Collegio rabbinico italiano di Roma dal 1955 al 1963. Pubblicò opere di storia e di studi talmudici e fu docente di letteratura italiana e di lettere antiche all'Università di Firenze, distinguendosi nel panorama della cultura umanistica italiana come insigne grecista. Tra i suoi lavori più importanti figura: Cenni storici sulla comunità ebraica e sulla sinagoga di Livorno (1955). Padre del Rabbino capo di Roma, Elio Toaff (1915-2015), nonno dell'accademico Ariel Toaff e suocero dello scrittore Guido Bedarida. Muore a Livorno il 18 novembre 1963.
Questo è un elenco di cimiteri e mausolei di tutto il mondo. I motivi che rendono notevoli questi cimiteri comprendono la loro architettura, la loro storia o le personalità che in essi sono sepolte. I cimiteri costituiscono una preziosa fonte di conoscenza antropologica e spesso rivestono notevole pregio artistico e monumentale, oltre a costituire diretta evidenza dell'esistenza delle persone sepolte, e delle differenze di espressione del culto dei defunti attraverso le culture, le religioni e le forme di stato. Sotto quest'ultimo aspetto, in quanto in molti ordinamenti i cimiteri vengono regolamentati alla stregua di monumenti pubblici con attribuzione di carattere ove più ove meno sacrale, lo stesso aspetto dei cimiteri è anche il frutto della stratificazione delle diverse normazioni cui nel tempo sono stati sottoposti. Le forme recintate, tipiche di alcuni sistemi sociali, sono contrapposte a quelle aperte; le forme monumentali sono contrapposte a quelle semplici (il ricorso a una semplice pietra o al solo simbolo religioso); diversi altri elementi strutturali e simbolici, fra i quali non ultima l'ubicazione urbana o extra muros, sono solo alcuni fra gli aspetti il cui confronto è di diretto rilievo nell'ambito di diverse discipline di studio.
La storia degli ebrei risalirebbe, secondo la tradizione ebraica, ai patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe, che vissero a Canaan verso il XVIII secolo a.C.. gli ebrei discendono in gran parte dalle Tribù di Giuda e Simeone, e parzialmente da altre tribù israelite, specialmente quelle di Beniamino e Levi, che insieme avevano formato l'antico Regno d'Israele e, in seguito, il Regno di Giuda. La prima menzione d'Israele come popolo è stata rinvenuta iscritta sulla Stele di Merenptah, che risale agli anni 1213-1203 a.C.
Rabbino capo è un titolo dato in numerosi paesi al capo religioso riconosciuto della comunità ebraica locale e/o nazionale,, o al principale rabbino nominato dalle locali/nazionali autorità secolari. Città con ampie comunità ebraiche possono avere anch'esse loro propri rabbini capo. Ciò è particolarmente vero in Israele ma anche in alcune grandi centri urbani d'Europa prima dell'Olocausto. Città nord-americane hanno di rado loro rabbini capo, sebbene alcune li abbiano: Montréal, infatti, ne ha due; uno per la comunità ashkenazita e l'altro per quella sefardita. Il nome del rabbino capo è spesso seguito dalla sigla ABD, che sta per Av Beth Din. Nel 1911 il rabbi sefardita Ben-Zion Meir Hai Uziel fu nominato Hakham Bashi di Giaffa e del suo distretto. Immediatamente dopo il suo arrivo in quella città, Uziel cominciò a operare con energia per migliorare colà lo status delle congregazioni orientali. Per spirito e intelligenza egli era in piena sintonia col rabbi ashkenazita della comunità di Giaffa, Abraham Isaac Kook, e le loro affinità aiutarono notevolmente a rendere più armoniose le relazioni di convivenza nella città medesima tra i due gruppi, come mai era successo in precedenza.
Il Grande Oriente d'Italia (abbreviato in GOI) è un'obbedienza massonica istituita ritualmente il 20 giugno 1805 a Milano. È chiamata anche Grande Oriente d'Italia - Palazzo Giustiniani, dal nome dell'omonimo palazzo in via della Dogana Vecchia in Roma, sede dell'organizzazione dal 1901 al 1985, tranne che durante il ventennio fascista. È la più antica e numerosa istituzione massonica italiana, con oltre 23.000 iscritti, e ha sede a Roma presso Il Vascello, sul Gianicolo, teatro nel 1849 della difesa garibaldina della Repubblica Romana.
Il ghetto è un'area nella quale persone considerate (o che si considerano) di un determinato retroterra etnico, o unite da una determinata cultura o religione, vivono in gruppo, volontariamente o forzatamente, in un regime di reclusione più o meno stretto. Il termine nasce come sinonimo di quartiere ebraico per indicare quella zona della città in cui gli ebrei erano anticamente confinati ad abitare, e completamente rinchiusi durante la notte. Modernamente è chiamato ghetto anche una parte malfamata della periferia di una città.
Ernesto Nathan (Londra, 5 ottobre 1845 – Roma, 9 aprile 1921) è stato un politico italiano, sindaco di Roma dal novembre 1907 al dicembre 1913. Ebreo di origini anglo-italiane, cosmopolita, repubblicano nella linea di Mazzini e Saffi, massone dal 1887, laico e anticlericale, Ernesto Nathan fu il primo sindaco di Roma estraneo alla classe di proprietari terrieri (nobili e no) che aveva governato la città fino al 1907. Ricoprì la carica di gran maestro del Grande Oriente d'Italia dal 1896 al 1904 e dal 1917 al 1919.
Gli Ebrei (in ebraico: יְהוּדִים? עברי, ʿivrîˈ, anche in ebraico: יְהוּדִים?, Yhudim o jehuˈdim), anche detti popolo ebraico, sono un popolo, o gruppo etnoreligioso, e i fedeli di una religione, che prende origine dagli Israeliti del Vicino Oriente antico. Nazionalità e religione ebraiche sono strettamente correlate e l'ebraismo è la fede tradizionale della nazione ebraica.Secondo la tradizione ebraica la loro ascendenza è stata fatta risalire ai patriarchi biblici Abramo, Isacco e Giacobbe, che vivevano a Canaan intorno al XVIII secolo a.C. Storicamente, gli ebrei si erano evoluti in gran parte dalla Tribù di Giuda e Simeone, e in parte dalle tribù israelite di Beniamino e Levi, che tutti insieme formavano l'antico Regno di Giuda. Un gruppo strettamente legato è quello dei Samaritani, che sostengono la discendenza dalle tribù israelite di Efraim e di Manasse, mentre secondo la Bibbia la loro origine è dal popolo portato in Israele dall'Impero Assiro e da alcuni Kohanim (sacerdoti ebrei) che avevano loro insegnato come adorare il "Dio nativo". L'etnia, nazionalità e religione ebraiche sono fortemente correlate, dato che l'ebraismo è la fede tradizionale della nazione ebraica. Coloro che si convertono all'ebraismo assumono una condizione nell'ambito dell'ethnos ebraico pari a coloro che ci sono nati. La conversione non viene incoraggiata dall'ebraismo tradizionale (ortodosso) ed è principalmente applicabile ai casi di matrimoni misti.Nello Stato di Israele è in vigore la Legge del ritorno, in forza della quale chiunque sia in grado di dimostrare di essere figlio o nipote di un ebreo per via matrilineare o patrilineare, o sia convertito all'ebraismo, ha diritto alla cittadinanza israeliana. Il fatto che la possibilità di fruire della Legge del ritorno non sia riservata ai soli ebrei secondo la legge halachica – ovvero ai figli di madre ebrea o ai convertiti all'ebraismo – ha creato in Israele una grande controversia tra chi – avendo una concezione laica dello Stato ebraico – è favorevole a una definizione più allargata di "ebreo" per quel che concerne il diritto alla cittadinanza, e il rabbinato ortodosso che vorrebbe far coincidere Halakhah e Legge del ritorno. Israele è il solo Stato dove gli ebrei sono la maggioranza della popolazione. Gli ebrei hanno inoltre goduto di indipendenza politica due volte in passato, nella storia antica. La prima volta durò dal 1350 al 586 a.C., che comprese il periodo dei Giudici, la Monarchia unita, e la Monarchia divisa dei Regni di Israele e Giuda, finito con la distruzione del Tempio di Salomone. La seconda volta fu all'epoca del Regno Asmoneo dal 140 al 37 a.C. e in qualche misura sotto gli Erodiani dal 37 a.C. al 6 d.C. Dalla distruzione del Secondo Tempio nel 70 d.C., la maggior parte degli ebrei hanno vissuto nella diaspora. Una minoranza in ogni paese in cui vivono (con l'eccezione di Israele), hanno subito molte persecuzioni nel corso della storia, cosicché la popolazione ebraica ha oscillato sia nel numero sia nella distribuzione demografica nel corso dei secoli.