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Raddoppiamento fonosintattico

In italiano, con raddoppiamento fonosintattico (o geminazione sintagmatica o raddoppiamento sintagmatico) si indica il raddoppiamento sub to nella pronuncia dalla consonante iniziale di una parola legata alla precedente: [an dja mo ak ka sa] [ detto fra(l)le ri e] [non s k kek k sa fa re mo] , [parle ras sa ra], [parle radda nj le]Nel primo esempio, la parola casa viene interessata dal raddoppiamento. Si tratta di un fenomeno non solo legato alla pronuncia ma, come suggerisce il nome, di un fenomeno di sintassi. Infatti, la catena del parlato normalmente non prevede pause tra le parole: la pronuncia delle parole pu quindi essere influenzata dalla loro posizione nella frase. Nel caso pi tipico, il raddoppiamento dovuto alla presenza, prima della consonante raddoppiata, di un monosillabo oppure di una sillaba accentata (nel primo e nel secondo esempio, la consonante rinforzata preceduta da una preposizione). Il fenomeno tipico del toscano e dell'italiano centro-meridionale, ma quasi totalmente assente al Nord. Poich regolare nei dialetti toscani e centrali, fa parte della pronuncia normativa (ortoepia) dell'italiano standard, tanto da essere insegnato nelle scuole di dizione, e rintracciabile nella grafia univerbata di diverse locuzioni fisse: affinch , appunto, appena, davvero, sicch , soprattutto...

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