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Per radici protoindoeuropee si indicano quei morfemi di base che hanno un proprio significato lessicale, sopravvissuti come radice nelle lingue indoeuropee grazie ad un comune predecessore, il proto-indoeuropeo. Aggiungendo suffissi essi formano temi, e poi aggiungendo desinenze formano parole flesse (declinate se nomi o aggettivi e coniugate se verbi). Eccetto pochi casi le radici proto-indoeuropee sono caratterizzate dalle consonanti, mentre le vocali possono alternarsi, in un processo chiamato apofonia (o ablaut). Le radici di norma hanno un nucleo monosillabico (che con l'apofonia può diventare sia monosillabico che asillabico).
La radice è l'organo della pianta specializzato nell'assorbimento di acqua e sali minerali dal terreno, fondamentali per la vita delle piante. Ha anche funzioni principali di ancoraggio e di produzione di ormoni (citochinine e gibberelline) che segnano il forte legame tra lo sviluppo della radice e lo sviluppo del germoglio.
Fausto Radici (Leffe, 24 settembre 1953 – Peia, 13 aprile 2002) è stato uno sciatore alpino e imprenditore italiano. Figlio di noti industriali bergamaschi, è stato uno degli alfieri della Valanga azzurra che negli anni settanta dominò le specialità tecniche dello sci alpino. Sciatore che riusciva a gareggiare ad alto livello nonostante fosse privo della vista da parte di un occhio, in carriera ottenne i risultati più significativi nello slalom speciale, specialità nella quale riuscì a conquistare due successi in Coppa del Mondo. Era marito della sciatrice Elena Matous, con la quale ha avuto due figli.