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Mario Lanfranchi (Parma, 30 giugno 1927) è un regista di cinema, teatro e televisione, sceneggiatore, produttore e collezionista d'arte italiano. Dopo il diploma all'Accademia dei Filodrammatici di Milano, nei primi anni cinquanta, fu chiamato da Sergio Pugliese alla Rai, agli albori della Tv italiana. Fu il primo a portare l'opera lirica sul piccolo schermo, nel 1956, con Madama Butterfly, di Giacomo Puccini, che rivelò al grande pubblico Anna Moffo, allora giovane sconosciuto soprano statunitense, che divenne l'anno seguente sua moglie e dalla quale divorziò nel 1974. Nel 1967 esordì come regista cinematografico, con il film western Sentenza di morte. Vive nella cinquecentesca villa di famiglia di Santa Maria del Piano, frazione di Lesignano de' Bagni, in provincia di Parma. È stato inoltre proprietario di una delle più importanti collezioni private d'arte italiane (poi venduta all'asta) e tuttora di collezioni varie, e anche proprietario di note scuderie di levrieri e di cavalli (prima di trotto e ora di galoppo).
Giacomo Puccini (Lucca, 22 dicembre 1858 – Bruxelles, 29 novembre 1924) è stato un compositore italiano, considerato uno dei maggiori e più significativi operisti della storia musicale. Le sue prime composizioni erano radicate nella tradizione dell'opera italiana del tardo XIX secolo. Tuttavia, successivamente, Puccini sviluppò con successo il suo lavoro in una direzione personale, includendo alcuni temi propri del Verismo musicale, un certo gusto per l'esotismo e studiando l'opera di Richard Wagner sia sotto il profilo armonico che orchestrale e per l'uso della tecnica del leitmotiv. Ricevette la formazione musicale presso il conservatorio di Milano, sotto la guida di maestri come Antonio Bazzini e Amilcare Ponchielli, dove fece amicizia con Pietro Mascagni. Le opere più famose di Puccini, considerate di repertorio per i maggiori teatri del mondo, sono La bohème (1896), Tosca (1900), Madama Butterfly (1903) e Turandot (1926). Quest'ultima non fu completata perché il compositore si spense stroncato da un tumore alla gola poco prima di terminare le ultime pagine (il Maestro era un forte fumatore); l'opera fu poi completata con finali diversi: quello di Franco Alfano (il primo, coevo alla prima assoluta ed ancor oggi più eseguito); successivamente nel XXI secolo per opera di Luciano Berio, abbastanza rappresentato. Non mancano altre proposte e studi di nuovi completamenti.