Realismo ingenuo (psicologia)
Il realismo ingenuo, in psicologia sociale, la tendenza umana a credere che vediamo il mondo intorno a noi in modo obiettivo e che le persone che non sono d'accordo con noi devono essere disinformate, irrazionali o animate da pregiudizi.
Il realismo ingenuo fornisce una base teorica per molti altri bias cognitivi, che sono errori sistematici quando si tratta di pensare e prendere decisioni. Questi includono, tra gli altri, l'effetto del falso consenso e l'errore fondamentale di attribuzione.
Il termine, cos come viene usato oggi in psicologia, stato coniato dallo psicologo sociale Lee Ross e dai suoi colleghi negli anni '90. collegato al concetto filosofico di realismo ingenuo, che l'idea che i nostri sensi ci permettano di percepire gli oggetti direttamente e senza alcun processo interposto. Gli psicologi sociali a met del XX secolo hanno discusso contro questa posizione e hanno proposto invece che la percezione sia intrinsecamente soggettiva.
Diversi importanti psicologi sociali hanno studiato sperimentalmente il realismo ingenuo, inclusi Lee Ross, Andrew Ward, Dale Griffin, Emily Pronin, Thomas Gilovich, Robert Robinson e Dacher Keltner. Nel 2010, l'Handbook of Social Psychology ha riconosciuto il realismo ingenuo come una delle "quattro intuizioni conquistate duramente sulla percezione, il pensiero, la motivazione e il comportamento umani che ... rappresentano importanti contributi, in effetti fondamentali, della psicologia sociale.".