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Le relazioni estere della Repubblica italiana sono quell'insieme di rapporti diplomatici ed economici intrattenuti da tale Stato con il resto del mondo. Situata in Europa, l'Italia è stata considerata una delle maggiori potenze occidentali sin dalla sua unificazione nel 1861. Suoi principali alleati sono i paesi della NATO e gli stati dell'UE, due entità di cui l'Italia è membro fondatore. L'Italia ha un ruolo particolare nel mondo cristiano perché Roma è la sede del Papa e il centro della Chiesa cattolica. L'Italia funge da mediatore nel Conflitto israelo-palestinese e ha molte truppe dispiegate in Medio Oriente e in tutto il mondo per missioni di mantenimento della pace e per combattere la criminalità organizzata, il commercio illegale di droga, il traffico di esseri umani, la pirateria e il terrorismo. L'Italia sta attualmente comandando varie forze multinazionali. Il paese svolge anche un ruolo significativo nelle ex colonie e territori dell'Impero italiano ed è considerato una potenza chiave nella regione del Mediterraneo.
Le relazioni bilaterali tra Francia e Italia comprendono storicamente l'insieme dei rapporti diplomatici, politici, militari, economici e culturali intrattenuti dalla Repubblica francese con la Repubblica italiana (dal 1946), il Regno d'Italia (1861-1946) e il Regno di Sardegna (1814-1861). La Francia svolse un ruolo di primo piano nel processo di unificazione italiana, specie nello sconfiggere militarmente l'Impero austriaco e nell'offrire sostegno finanziario. I due paesi rivaleggiarono poi per il controllo della Tunisia e del Nordafrica sul finire del XIX secolo. La vittoria francese su questo fronte indusse l'Italia ad aderire nel 1882 alla Triplice Alleanza con Germania e Austria; a ciò contribuì inoltre la Guerra commerciale degli anni 1880 tra i due paesi. La Francia cercava però alleati contro la Germania e negoziò in segreto una serie di accordi e trattati con l'Italia assicurandosi, per il 1902, che quest'ultima non sostenesse i tedeschi in una guerra. Allo scoppio della Prima guerra mondiale nel 1914, l'Italia si mantenne neutrale inizialmente, cercando però un'espansione territoriale e alla fine ottenne l'offerta migliore proprio da Francia e Regno Unito, le quali promisero l'annessione di ampie fasce territoriali austriache e ottomane. Francia e Italia si ritrovarono così al tavolo delle nazioni vincitrici (1919), ma i termini del trattato di pace non corrisposero alle promesse fatte e suscitarono lo sdegno italiano, che fu fattore decisivo nell'ascesa e nella presa di potere del fascismo con la Marcia su Roma nel 1922. Nel periodo interbellico lo stato francese tentò di mantenersi in amicizia con Mussolini per evitare il suo appoggio alla Germania nazista. Tale politica fallì e, in seguito all'occupazione tedesca del territorio francese nel 1940, l'Italia a sua volta dichiarò guerra alla Francia ottenendo il controllo di una zona d'occupazione presso il confine tra i due paesi, alla quale si aggiunse la Corsica nel 1942. Dopo la vittoria alleata, i francesi tentarono a loro volta, senza risultato, l'annessione della Valle d'Aosta. Francia e Italia sono nazioni fondatrici della Comunità europea, membri della NATO e del G7. Le capitali dei due paesi sono gemellate in via esclusiva e reciproca dal 9 aprile 1956, sotto il motto
Le relazioni bilaterali tra Italia e Albania fanno riferimenti ai rapporti diplomatici tra la Repubblica Italiana e la Repubblica d'Albania. L'Italia ha un'ambasciata a Tirana e un consolato generale a Valona. L'Albania ha un'ambasciata a Roma e due consolati generali, a Bari e a Milano. Complice la forte presenza di minoranze albanesi in Italia, fra tutte gli arbëreshë, le due nazioni mantengono relazioni diplomatiche e di amicizia, con frequenti incontri tra esponenti dei due governi. Entrambi i paesi sono membri di varie organizzazioni internazionali e condividono una visione simile dell'area balcanica e dello scenario globale in generale. L'Italia, inoltre, è una forte sostenitrice dell'adesione dell'Albania all'Unione Europea. Numerose sono le anaolgie storiche e culturali tra italiani e albanesi: in Albania vi sono 20.000 immigrati italiani ed è anche presente una comunità indigena di 5.000 italiani.Le due nazioni sono membri della NATO e del Consiglio d'Europa. In quanto membro fondatore dell'Unione Europea, l'Italia supporta l'Albania nel suo processo di integrazione europea ed è considerato uno dei suoi principali partner.
La Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia (Socijalistička Federativna Republika Jugoslavija, SFRJ) fu la forma istituzionale assunta dalla Jugoslavia dal 1945 al 1992, anno della sua dissoluzione a seguito delle guerre jugoslave: in ambito locale ci si riferisce anche come «Druga Jugoslavija» («Seconda Iugoslavia») o anche «Bivša Jugoslavija» («Ex Iugoslavia»). Confinava a nord con l'Austria e l'Ungheria, a est con la Romania e la Bulgaria, a sud con l'Albania e la Grecia e ad ovest con l'Italia e il mare Adriatico. Durante la Guerra fredda fu un importante membro dei paesi non allineati.
Le relazioni bilaterali tra Iran e Italia fanno riferimento ai rapporti diplomatici ed economici tra la Repubblica islamica dell'Iran e l'Italia. L'Italia ha un'ambasciata a Teheran, mentre l'Iran ha un'ambasciata a Roma e un consolato a Milano.
La Iugoslavia, o Jugoslavia (AFI: /juɡozˈlavja/; in croato e in sloveno Jugoslavija, in serbo e in macedone Југославија; letteralmente "terra degli slavi del sud") fu uno Stato esistito tra il 1929 e il 2003 passando per diversi assetti istituzionali, che hanno amministrato il territorio della Penisola balcanica occidentale nel corso del XX secolo. Negli ultimi anni gli stati ex-iugoslavi stanno rinsaldando sempre più i legami economici, politici e sociali, formando quella che oggi è definita Iugosfera.
Le relazioni bilaterali tra Italia e San Marino hanno attraversato diverse fasi e hanno il loro inizio ufficiale dopo l'Unità d'Italia proclamata al Parlamento Subalpino da Vittorio Emanuele II il 17 marzo 1861.
Il Regno di Jugoslavia (o Regno di Iugoslavia, in serbo: Краљевина Југославија, in croato e sloveno: Kraljevina Jugoslavija) fu uno Stato della Penisola balcanica in Europa, esistito dal 1929 fino al 1941, guidato dalla dinastia reale serba dei Karađorđević.
L'invasione della Jugoslavia (chiamata anche guerra d'aprile soprattutto dalla storiografia jugoslava e identificata con il nome in codice Operazione 25 dall'Asse), fu l'attacco sferrato dalle potenze dell'Asse contro il Regno di Jugoslavia durante la seconda guerra mondiale. Adolf Hitler, interessato ad organizzare una grande campagna militare nei Balcani per aiutare l'alleato Benito Mussolini nell'invasione italiana della Grecia e consolidare la situazione strategica della Germania nazista, decise, il 27 marzo 1941, di dare inizio all'invasione dopo aver appreso di un colpo di Stato a Belgrado da parte di militari favorevoli alla Gran Bretagna.La campagna, iniziata il 6 aprile seguente con un devastante bombardamento aereo della Luftwaffe sulla capitale jugoslava, fu caratterizzata dalla rapida e agevole avanzata delle Panzer-Division tedesche che sbaragliarono ogni resistenza; l'esercito jugoslavo si disgregò e lo stato, minato anche da profondi contrasti politici ed etnici interni, si dissolse. La Wehrmacht diede una nuova impressionante dimostrazione di superiorità militare e Hitler e i suoi alleati poterono frantumare il territorio jugoslavo, organizzare governi collaborazionisti e dare inizio all'invasione tedesca della Grecia, ma sul territorio si sviluppò rapidamente una guerriglia nazionalista e monarchica seguita quindi dalla crescente azione dei partigiani comunisti di Josip Broz Tito che avrebbero ben presto messo in notevole difficoltà le truppe occupanti dell'Asse.