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Maria Callas, nome d'arte di Anna Maria Cecilia Sophia Kalos, contrazione del cognome originario Kalogheropoulou, in greco (New York, 2 dicembre 1923 Parigi, 16 settembre 1977), stata un soprano statunitense di origine greca, naturalizzato italiano e successivamente greco. Dotata di una voce particolare, che coniugava un timbro unico a volume notevole, grande estensione e agilit , contribu alla riscoperta del repertorio italiano della prima met dell'Ottocento (la cosiddetta belcanto renaissance ), in particolare di Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti, di cui seppe dare una lettura personale in chiave drammatica (fondamentali al riguardo le sue interpretazioni di Norma e Lucia di Lammermoor) attraverso la riscoperta della vocalit ottocentesca definita canto di bravura, che applic a tutti i repertori e per la quale venne coniato il termine soprano drammatico d'agilit . Si dedic inoltre con successo alla riscoperta di titoli usciti di repertorio anche a causa della mancanza di interpreti adeguate, quali Armida e Il Turco in Italia di Rossini, Il pirata di Bellini, Anna Bolena di Donizetti, Alceste e Ifigenia in Tauride di Gluck, La Vestale di Spontini, Macbeth di Verdi, Medea di Cherubini. Il successo artistico e mediatico hanno costruito un mito attorno a lei, vedendole attribuito l'appellativo di Divina.
Con repertorio, in campo teatrale e musicale, s'intende un gruppo di testi comunemente rappresentati nei teatri e nelle sale da concerto oppure eseguiti, e quindi imparati, da un determinato interprete.
L'Italia (/iˈtalja/, ), ufficialmente Repubblica Italiana, è uno Stato situato nell'Europa meridionale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica. L'Italia è una repubblica parlamentare e conta una popolazione di circa 60 milioni di abitanti. La capitale è Roma. La parte continentale, delimitata dall'arco alpino, confina a nord, da ovest a est, con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; il resto del territorio, circondato dai mari Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico, si protende nel mar Mediterraneo, occupando la penisola italiana e numerose isole (le maggiori sono Sicilia e Sardegna), per un totale di 302072,84 km². Gli Stati della Città del Vaticano e di San Marino sono enclavi della Repubblica mentre Campione d'Italia è l'unica exclave italiana. Con l'ascesa di Roma, che fu capitale della Repubblica romana e poi dell'Impero romano, si ebbe il primo processo di unificazione della penisola, destinata a rimanere per secoli il centro politico e culturale della civiltà occidentale. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, l'Italia medievale fu soggetta a invasioni e dominazioni di popolazioni germaniche, come gli Ostrogoti, i Longobardi e i Normanni, perdendo la propria unità politica. Nel XV secolo, con la diffusione del Rinascimento, ridivenne il centro culturale del mondo occidentale, ma dopo le guerre d'Italia del XVI secolo ricadde sotto l'egemonia delle potenze straniere, quali Francia, Spagna e Austria. Durante il Risorgimento gli italiani combatterono per l'indipendenza nazionale e per l'Unità d'Italia, finché nel 1861 fu proclamato il Regno d'Italia, che completò la riunificazione con la presa di Roma del 20 settembre 1870 e la vittoria nella prima guerra mondiale. Dal 1882 al 1960 l'Italia ha posseduto un impero coloniale. Nel 1946, dopo il ventennio fascista, la sconfitta nella seconda guerra mondiale e la guerra civile, a seguito di un referendum istituzionale lo Stato italiano divenne una repubblica. Nel 2020 l'Italia, ottava potenza economica mondiale e terza nell'Unione europea, è un paese con un alto standard di vita: l'indice di sviluppo umano è molto alto, 0.883, e la speranza di vita è di 83,4 anni. È membro fondatore dell'Unione europea, della NATO, del Consiglio d'Europa e dell'OCSE; aderisce all'ONU e al trattato di Schengen. È inoltre membro del G7 e del G20, partecipa al progetto di condivisione nucleare della NATO, è una grande potenza regionale europea, in grado di esercitare influenza politica anche su scelte e decisioni di ordine extra-europeo e globale, e si colloca in nona posizione nel mondo per spesa militare. In virtù della sua storia ultramillenaria, l'Italia vanta insieme alla Cina il maggior numero di siti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
La dialogica (dal greco διαλογικός, der. di διά “attraverso” λόγος “discorso”) è la scienza che analizza e studia le configurazioni discorsive generate nell'interazione tra esseri umani tramite l’uso del linguaggio ordinario. L’oggetto di conoscenza della dialogica è inteso come dato osservativo di tipo testuale, ovvero ciò che si manifesta nell’impiego del linguaggio ordinario, in ogni sua forma e codificazione (grafica, fonetica, gestuale), da parte degli esseri umani. Ogni produzione discorsiva rappresenta così del “testo” che, nell’intreccio delle possibilità discorsive, crea degli “eventi discorsivi” (appunto le configurazioni discorsive) dotate di statuto di realtà, passibili di rilevazione e di misurazione. La dialogica si occupa dunque di come il linguaggio ordinario configura discorsivamente ciò che per senso comune viene denotato come “realtà”, consentendo, inoltre, non solo di descrivere il processo che porta alla genesi di configurazioni discorsive, ma, a partire dalla formalizzazione degli elementi del linguaggio stesso (i repertori discorsivi), di misurarlo, rilevandone l’impatto sugli assetti di realtà in cui sono immerse la comunità umana e i propri membri. Per queste specificità, la dialogica si distingue dalle discipline che si occupano dei segni e delle regole linguistiche intese come strumenti di comunicazione e veicolo di informazione, scegliendo di dotarsi di metodologie volte a osservare le “architetture testuali” tramite cui gli “elementi” del linguaggio ordinario, nel loro uso e interazione, configurano realtà discorsive; per senso comune, “realtà di fatto” . In ambito di ricerca pura la dialogica si occupa dell’osservazione, dello studio e della definizione degli elementi che compongono le configurazioni discorsive. Il tutto facendo ricorso a specifiche metodologie e strumenti di indagine e software per mappare e misurare, ad esempio, variabilità, massività e flessibilità delle configurazioni discorsive oggetto di rilevazione. Su un altro versante, il contributo della dialogica come scienza applicata la posiziona come scienza che, con i propri strumenti teorici e metodologici, permette l’analisi e la misurazione delle interazioni discorsive tra esseri umani e che con i propri strumenti operativi permette il cambiamento delle configurazioni discorsive create in tali interazioni. Viene dunque messa a disposizione una strumentazione operativa che, a seconda dell’obiettivo dell’intervento, promuove la genesi e riconfigurazione di assetti di realtà prima non disponibili o non anticipabili.
Una codifica di caratteri, o charset, consiste in un codice che associa un insieme di caratteri (tipicamente rappresentazioni di grafemi così come appaiono in un alfabeto utilizzato per comunicare in una lingua naturale) ad un insieme di altri oggetti, come numeri (specialmente nell'informatica) o pulsazioni elettriche, con lo scopo di facilitare la memorizzazione di un testo in un computer o la sua trasmissione attraverso una rete di telecomunicazioni. Esempi comuni sono il Codice Morse e la codifica ASCII. A seconda del livello di astrazione e del contesto, i punti di codice corrispondenti e lo spazio di codice risultante possono essere considerati come modelli di bit, ottetti, numeri naturali, impulsi elettrici, ecc. Una codifica dei caratteri viene utilizzata nel calcolo, nell'archiviazione dei dati e nella trasmissione di dati testuali. "Set di caratteri", "mappa di caratteri", "set di codici" e "code page" sono termini correlati, ma non identici. I primi codici di caratteri associati al telegrafo ottico o elettrico potevano rappresentare solo un sottoinsieme dei caratteri usati nelle lingue scritte, a volte limitati a lettere maiuscole, numeri e solo alcuni segni di punteggiatura. Il basso costo della rappresentazione digitale dei dati nei moderni sistemi informatici consente codici di caratteri più elaborati (come Unicode) che rappresentano la maggior parte dei caratteri utilizzati in molte lingue scritte. La codifica dei caratteri utilizzando standard accettati a livello internazionale consente lo scambio di testo in formato elettronico a livello mondiale.
Il canto è l'emissione, mediante la voce, di suoni ordinati per ritmo e altezza a formare una melodia. Il canto si articola di solito su un testo, anche se non necessariamente; il duplice canale di comunicazione (musica-parola) rende la voce lo strumento musicale naturale più duttile, capace di produrre sull'uomo gli effetti più profondi nell'animo e nella psiche. Un gruppo di cantanti (detti anche cantori) che cantano insieme, formano un coro.
L'architettura Liberty in Italia si affermò inizialmente come «arte nuova» o, secondo il giornalista torinese Enrico Thovez, «arte floreale», questo nuovo stile stupì per essere così «fedelmente naturalistico e nella sostanza nettamente decorativo». A seguito delle edizioni dell'Esposizione internazionale d'arte decorativa moderna, Torino vide il crescente proliferare di questo nuovo stile in ambito prevalentemente architettonico, celebrando una sorta di «rinascimento delle arti decorative», avvalendosi di contributi dei maggiori autori dell'epoca come Raimondo D'Aronco e il torinese Pietro Fenoglio che si affermò per sua proficua attività di ingegnere e che fece del liberty torinese uno degli esempi più fulgidi e coerenti del variegato panorama architettonico italiano del tempo.L'Art Nouveau in architettura e design degli interni superò lo storicismo eclettico che permeava l'età vittoriana. Gli artisti dell'Art Nouveau selezionarono e modernizzarono alcuni tra gli elementi del Rococò, come le decorazioni a fiamma e a conchiglia, al posto dei classici ornamenti naturalistici vittoriani. Prediligevano invece la Natura per fonte di ispirazione ma ne stilizzarono evidentemente gli elementi e ampliarono tale repertorio con l'aggiunta di alghe, fili d'erba, insetti. In definitiva il carattere più rivoluzionario della ricerca architettonica fu la completa rinuncia all'ordine architettonico che nonostante alcuni sperimentalismi aveva conservato per tutto il XIX secolo il proprio ruolo dominante in tutto il panorama architettonico, non soltanto accademico. Tale rinuncia ebbe un carattere permanente e continuerà nel protorazionalismo e nel razionalismo. Nel contesto nazionale questa nuova corrente, che in seguito assunse anche il nome di «stile floreale», non si consolidò mai in una vera e propria scuola italiana di riferimento, ma si affermò, seppur con un lieve ritardo rispetto ai maggiori paesi europei, vivendo il suo massimo splendore nei primissimi anni del Novecento. Nella sua prima decade, infatti, si può parlare di liberty, termine che infine si affermò più diffusamente nel complessivo e variegato panorama nazionale e derivante dai celebri magazzini londinesi di Arthur Lasenby Liberty.Il liberty, dunque, trovò nell'architettura il suo maggior successo, lasciando ai posteri una delle testimonianze più durature. Tuttavia la primordiale vocazione populistica del liberty andò scemando, l'ideale di un «socialismo della bellezza» andò evolvendosi in un ricco trionfo di motivi floreali, nervature filiformi, ardite decorazioni metalliche di chiara ispirazione fitomorfa ma divenne presto soltanto un privilegio delle classi sociali più abbienti. Il successo di questa corrente stilistica e la varia tipologia di edifici che sorse nei primi decenni del Novecento, valse a Torino il titolo di «capitale italiana del liberty» guadagnando, con tutta probabilità, la maggior concentrazione di edifici liberty in Italia tant'è vero che ancora oggi si possono percepire cospicue testimonianze architettoniche di quell'epoca. Altri esempi di liberty in Italia sono visibili in Palermo, Milano, Napoli, Genova, La Spezia, Bologna, Pescara, Avezzano, Cagliari (Crescentino Caselli), Olbia (Bruno Cipelli, sostenuto dai nobili Colonna di Ponza).