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La ricerca etnografica è un metodo scientifico che le scienze sociali quali antropologia e sociologia utilizzano per approcciare e descrivere il loro oggetto di studio. Pratica fondante della moderna antropologia, è applicata anche dagli studi sociologici, in particolare di tipo qualitativo o microsociologia.
La Kunstkamera o Kunstkammer è stato il primo museo della Russia. Voluto da Pietro il Grande e completato nel 1727, ospita il Museo "Pietro il Grande" dell'Antropologia e dell'Etnografia, con una collezione di almeno due milioni di pezzi. Si trova a San Pietroburgo, sul lungoneva dell'Università, dirimpetto al complesso dell'Ermitage, sull'altra sponda del fiume.
L'etnografia (dal greco: ethnos (έθνος) - "popolo", e grapho (γράφω) - "scrivo"; letteralmente "descrizione del popolo") è il metodo con cui operano le ricerche sul campo delle scienze etnoantropologiche. Il termine compare la prima volta nel 1767 in un libro dello storico tedesco Johann Friedrich Schöpperlin (1732-1772).Secondo la classificazione di Marcel Griaule: l'etnografia registra informazioni su diversi popoli, mentre l'etnologia costruisce, da queste descrizioni, dei sistemi coerenti. Fare etnografia significa recarsi tra coloro che si vuole studiare per un certo periodo di tempo, ed utilizzare alcune tecniche di ricerca (come l'osservazione o l'intervista) allo scopo di collezionare un insieme di dati che una volta interpretati, rendano possibile la comprensione della cultura in esame. Riti, rituali, cerimonie, norme, valori, credenze, comportamenti, artefatti, sono i principali fenomeni di interesse dell'etnografo, attraverso i quali la cultura si rende intelligibile. Sebbene il tedesco Gerhard Friedrich Müller sia considerato il padre dell'etnografia per la sua descrizione e categorizzazione di abbigliamento, religioni e rituali dei gruppi etnici siberiani compiuta dal 1733 al 1743, si ritiene che l'etnografia nasca come metodo dell'antropologia culturale sul finire del XIX secolo, quando le grandi potenze imperialiste, coinvolte nella colonizzazione diretta di gran parte dei paesi non occidentali, sviluppano specifici interessi conoscitivi in relazione alle strutture sociali e ai sistemi culturali delle popolazioni da esse controllate. I primi lavori etnografici si caratterizzano per un forte stile "realista", stile che sarà tipico dello struttural-funzionalismo, concezione che proprio a partire da queste prime esperienze sarà teorizzato negli studi antropologici seguenti i primi decenni del Novecento. Esempi di descrizioni etnografiche del periodo "classico" sono quelle di Bronisław Malinowski (Gli argonauti del Pacifico occidentale, 1922) e di E. E. Evans-Pritchard ("Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande", 1937; "I Nuer. Un'anarchia ordinata", 1940). Il significato del termine evolve parimenti a quello di cultura: verso gli anni sessanta e settanta del Novecento, autori come Clifford Geertz, in linea con l'epistemologia costruttivista di Peter L. Berger e Thomas Luckmann, contribuiscono a delineare il carattere riflessivo dell'etnografia postmoderna, considerata non più un metodo volto a scoprire realtà oggettive, bensì come il prodotto di una conoscenza situata. Le raccolte etnografiche hanno una lunga storia, hanno inizio con le wunderkammer e si sviluppano poi con le campagne di raccolta, dirette da antropologi; e, infine, sono confluite nella costruzione di importanti musei etnografici.
L'archeologia (dal greco ἀρχαιολογία, composto dalle parole ἀρχαῖος, "antico", e λόγος, "discorso" o "studio") è la scienza che studia le civiltà e le culture umane del passato e le loro relazioni con l'ambiente circostante, mediante la raccolta, la documentazione e l'analisi delle tracce materiali che hanno lasciato (architetture, manufatti, resti biologici e umani).Venne definita in passato come scienza ausiliaria della storia, adatta a fornire documenti materiali per quei periodi non sufficientemente illuminati dalle fonti scritte. In alcuni paesi, e specialmente negli Stati Uniti d'America è stata sempre considerata come una delle quattro branche dell'antropologia (le altre tre essendo l'etnologia, la linguistica e l'antropologia fisica), avente come obiettivo l'acquisizione di conoscenza delle culture umane attraverso lo studio delle loro manifestazioni materiali. L'archeologia è tradizionalmente suddivisa in discipline a seconda del periodo o della cultura oggetto di studio (ad esempio archeologia classica o archeologia industriale o paletnologia), oppure a seconda di particolari tecniche di indagine (archeologia subacquea o archeologia sperimentale), o di specifiche problematiche (archeologia urbana, archeologia teorica), o ancora sulla base del tipo di materiale esaminato (numismatica o epigrafia). La nozione di scoperta archeologica si è evoluta con il progredire dei metodi di indagine: alla ricerca dell'oggetto raro, ma le sue scoperte sono divenute sempre meno dipendenti dal caso o dall'intuizione.
L'antropologia fisica (o biologica, o evoluzionistica) è una disciplina scientifica che si occupa dei meccanismi dell'evoluzione biologica, dell'ereditarietà genetica, dell'adattamento fisico degli esseri umani e dei resti fossili di tale evoluzione; lo scopo è dunque lo studio dell'uomo, la sua storia naturale con i relativi aspetti biologici e naturalistici. Spesso è strettamente correlata con l'archeologia tramite l'antropologia tafonomica, la scienza che studia l'insieme dei processi che interessano un corpo dal momento della morte al suo ritrovamento.L'antropologia fisica si è sviluppata nel XIX secolo conseguentemente allo sviluppo della teoria dell'evoluzione di Charles Darwin e della teoria genetica di Gregor Mendel. Recentemente la direzione presa da questi studi sembra comportare uno spostamento in direzione di un'antropologia biologica. Alcune branche di questa disciplina, come l'antropologia criminale, la fisiognomica e la frenologia, che miravano a rilevare alcune caratteristiche comportamentali e psicologiche di un individuo in base alle sue misure craniometriche come l'indice cefalico (rapporto tra larghezza e lunghezza del cranio), sono attualmente considerate pseudoscienze. Uno dei più noti esponenti di queste pseudoscienze è l'italiano Cesare Lombroso. Tra i fondatori della moderna antropologia fisica sono da ricordare Paul Broca e Franz Boas. In Italia i capiscuola vanno considerati Paolo Mantegazza, Raffaello Parenti e Giuseppe Sergi, quest'ultimo fondatore della Società Romana di Antropologia (ora Istituto Italiano di Antropologia).
L'antropologia (dal greco ἄνθρωπος ànthropos «uomo» e λόγος, lògos «discorso, dottrina» quindi letteralmente: «studio dell'uomo») è una branca scientifica sviluppatasi in particolar modo in epoca moderna che studia l'essere umano sotto diverse prospettive (sociale, culturale, morfologica, psicoevolutiva, sociologica, artistico-espressiva, filosofico-religiosa), indagando i suoi vari comportamenti all'interno della società; nata come disciplina interna alla biologia, ha acquisito in seguito anche un importante valore umanistico.