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Il ritratto è in generale ogni rappresentazione di una persona secondo le sue reali fattezze e sembianze: propriamente si riferisce a un'opera artistica realizzata nell'ambito della pittura, della scultura, del disegno, della fotografia o anche, per estensione, la descrizione letteraria di una persona. Nell'arte esso rappresenta uno dei soggetti più rilevanti, anche se la ritrattistica era anticamente ritenuta un genere inferiore alla scena storica, che aveva per soggetto le azioni dei personaggi storici. Il ritratto non è mai una vera riproduzione meccanica delle fattezze, come lo è invece una maschera di cera modellata su un volto o una qualsiasi impressione fotografica, ma vi entra comunque in gioco, per definirsi tale, la sensibilità dell'artista che nel processo creativo della sua opera interpreta le fattezze del modelli secondo il proprio gusto e secondo le caratteristiche e dell'arte del tempo in cui opera. Vi furono artisti che praticarono ampiamente e in maniera quasi esclusiva il ritratto e intere civiltà che rifiutarono il ritratto quale, come lo definiva lo storico dell'arte toscano Filippo Baldinucci (1624-1697) "figura cavata dal naturale" (come l'arte greca arcaica e classica). La presenza o assenza del ritratto fisiognomico in determinate civiltà (che pure possedettero mezzi artistici sufficienti per produrne) non è una semplice questione di gusto verso una o l'altra forma artistica, bensì vi entrano in gioco particolari condizioni mentali e ideologiche riflesse negli sviluppi e le condizioni delle società dove operarono gli artisti.
Simonetta Vespucci, nata Cattaneo (Genova o Porto Venere, 28 gennaio (?) 1453 – Piombino, 26 aprile 1476), fu una gentildonna italiana, tra le più note del Rinascimento. Venne amata da Giuliano de' Medici, il fratello minore di Lorenzo il Magnifico, e idolatrata da Sandro Botticelli, che ne fece la sua Musa, rendendola eterna nei suoi più famosi dipinti. La troviamo, infatti, nelle vesti della dea Venere nella Nascita di Venere oppure nella stessa dea, in Flora ed in una delle Tre Grazie (quella al centro) nell'allegoria della Primavera.Fu musa ispiratrice anche per numerosi altri artisti, tra cui Piero Pollaiolo che dipinse il Ritratto di donna di profilo ispirato a lei e Piero di Cosimo che dipinse il Ritratto di Simonetta Vespucci, nel quale è raffigurata come la regina Cleopatra, con un aspide che le cinge il collo.
Ritratto di ragazza (o Donna seduta davanti a un caminetto) è un dipinto a olio su tela (130x97 cm) realizzata nel 1914 dal pittore spagnolo Pablo Picasso. È conservato nel Centre Pompidou di Parigi. Il quadro fu dipinto da Picasso durante un suo viaggio ad Avignone; i colori vivaci rispecchiano l'amore per Eva e la stabilità economica che caratterizzò questo periodo.
Il Ritratto dei coniugi Arnolfini è un dipinto a olio su tavola (81,80×59,40 cm) del pittore fiammingo Jan van Eyck, realizzato nel 1434 e conservato nella National Gallery di Londra. Considerato tra i capolavori dell'artista, è anche una delle opere più significative della pittura fiamminga; nella sua aura complessa ed enigmatica, ha acquistato una fama misteriosa, che i numerosi studi e le domande ancora irrisolte hanno alimentato.
Antoon van Dyck (Anversa, 22 marzo 1599 Londra, 9 dicembre 1641) stato un pittore fiammingo, principalmente ritrattista, che divenne il primo pittore di corte in Inghilterra, dopo un lungo soggiorno in Italia. universalmente noto per i ritratti della nobilt genovese e di Carlo I re d'Inghilterra, dei membri della sua famiglia e della sua corte. Con il suo metodo di pittura di rilassata eleganza, influenz i ritrattisti inglesi, come Peter Lely, per i successivi anni. Oltre ai ritratti, per i quali fu molto apprezzato, si occup anche di soggetti biblici e mitologici, introducendo alcune notevoli innovazioni pittoriche. Fu allievo e amico del pittore Pieter Paul Rubens, del quale assimil la tecnica e, in parte, lo stile. Dopo aver trascorso la giovinezza ad Anversa, si spost in Italia, dove comp il rituale viaggio di formazione, caratteristico di tutti i grandi pittori fiamminghi. Qui ebbe l'opportunit di vedere e copiare alcune grandi opere rinascimentali, specialmente del suo pittore favorito, Tiziano. Di ritorno dall'Italia, pass in Inghilterra, alla corte di Carlo I Stuart, dove si occup quasi esclusivamente di ritratti.