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Con il termine femminismo si indica: la posizione o atteggiamento di chi sostiene la parità politica, sociale ed economica tra i sessi, in ragion del fatto che le donne siano state e siano, in varie misure, discriminate rispetto agli uomini e ad essi subordinate; la convinzione che il sesso biologico non dovrebbe essere un fattore predeterminante che modella l'identità sociale o i diritti sociopolitici o economici della persona; il movimento politico, culturale e sociale, nato storicamente durante l'Ottocento, che ha rivendicato e rivendica pari diritti e dignità tra donne e uomini e che, in vari modi, si interessa alla comprensione delle dinamiche di oppressione di genere.Il femminismo è un movimento complesso ed eterogeneo che si è sviluppato con caratteristiche peculiari in ogni paese ed epoca. Molti fattori contribuiscono a definire e ridefinire il concetto di femminismo e le pratiche politiche ad esso connesse (ad esempio classe, etnia, sessualità). Al suo interno ci sono quindi diverse posizioni e approcci teorici, tant'è che ad oggi alcuni studiosi, teorici e/o militanti femministi parlano di femminismi. In particolare esistono teorie contrastanti riguardo all'origine della subordinazione delle donne ed in merito al tipo di percorso che dovrebbe essere portato avanti per liberarsene: se lottare solo per le pari opportunità tra uomini e donne, se criticare radicalmente le nozioni di "identità sessuale" e "identità di genere", oppure - ancora - se eliminare alla radice i ruoli e quindi tale subordinazione.
Il femminismo della seconda ondata corrisponde ad un periodo di attivismo e filosofie femministe iniziato nel corso gli anni sessanta negli Stati Uniti d'America per poi diffondersi in tutto il mondo occidentale e oltre. Negli Stati Uniti il movimento è durato fino ai primi anni ottanta. Più tardi è diventato un movimento mondiale che si è espresso ed ha avuto forza in Europa e in alcune parti dell'Asia, come la Turchia e Israele dov'è iniziato negli anni ottanta, mentre ha avuto altri momenti anche in svariati altri paesi. Mentre il femminismo della prima ondata o "prima ondata femminista" si concentrò principalmente sull'ottenimento del suffragio femminile e le questioni relative agli ostacoli giuridici all'uguaglianza di genere (ad esempio il diritto di voto e di proprietà), il femminismo della seconda ondata allargò il dibattito ad una più ampia gamma di questioni quali la sessualità, la famiglia, il lavoro e i diritti riproduttivi, le disuguaglianze de facto e quelle giuridiche ufficiali. Il femminismo della seconda ondata ha inoltre anche richiamato l'attenzione sulla violenza domestica e sulle questioni inerenti allo stupro coniugale, sulla creazione di associazioni antistupro e sui centri di accoglienza per le donne traumatizzate e maltrattate, infine sui cambiamenti in atto nel diritto di custodia dei figli e di divorzio. Molti storici ritengono che l'era femminista della seconda ondata in America abbia termine nei primi anni ottanta con le controversie intrafemministiche delle "guerre sessuali femministe" su questioni come la sessualità e la pornografia, che hanno inaugurato l'era della terza ondata femminista nei primi anni novanta.
Nel corso del tempo si sono sviluppati diversi movimenti di ideologia femminista. Essi variano in obiettivi, strategie e affiliazioni; spesso si sovrappongono ed alcune militanti s'identificano con diversi rami del pensiero femminista.
La libreria delle donne di Firenze è stata attiva dal 1979 al 2018. Luogo della cultura femminista italiana e internazionale , ha contribuito alla fondazione della Rete Lilith nazionale e all'avvio del centro antiviolenza Artemisia di Firenze.
Il femminismo in Italia ha avuto origine durante il periodo del rinascimento italiano, a partire dal tardo XIII secolo. Scrittrici Italiane come Christine de Pizan, Moderata Fonte, Lucrezia Marinella e altre svilupparono quelle idee teoriche che stanno dietro all'uguaglianza di genere. In contrasto con i movimenti femministi presenti in Francia e nel Regno Unito, i primi sostenitori dei diritti delle donne in Italia sottolinearono i fattori dell'educazione e del miglioramento delle condizioni sociali femminili. Il femminismo italiano ebbe a subire una battuta d'arresto sotto il governo di Mussolini nella prima metà del XX secolo, per via dell'ideologia fascista che vedeva nella procreazione il principale dovere di una donna. Nel periodo post-bellico i movimenti femministi crebbero con un forte attivismo pubblico soprattutto su questioni come il divorzio e l'aborto nel corso degli anni settanta. Il femminismo italiano più recente, in particolare durante l'amministrazione dell'ex Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana Silvio Berlusconi, si focalizza nell'opporsi all'oggettivazione delle donne nei programmi televisivi nazionali e in politica.
Carla Lonzi (Firenze, 6 marzo 1931 – Milano, 2 agosto 1982) è stata una scrittrice e critica d'arte italiana, femminista teorica dell’autocoscienza e della differenza sessuale, fondatrice delle edizioni di Rivolta Femminile nei primi anni settanta.