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La storia dell'integrazione europea è la disciplina che si occupa dello studio delle istituzioni e delle organizzazioni europee.
All'epoca dell'arrivo dei Romani, la zona era abitata da varie tribù germaniche e celtiche. L'area a sud del fiume Reno venne inclusa nella provincia della Gallia Belgica, poi Germania inferiore. I Franchi Salici migrarono da questa regione in Gallia, per instaurare, nel Quinto secolo, la potente dinastia merovingia. In seguito nel paese si stanziarono Sassoni, Batavi, Frisoni e Franchi. Nell'VIII secolo i Paesi Bassi erano parte dell'Impero Carolingio fondato da Carlo Magno e nel X secolo del Sacro Romano Impero. Successivamente i Paesi Bassi si frammentarono in contee e diocesi appartenenti al Ducato di Brabante e di Borgogna e al Sacro Romano Impero. I predecessori di Carlo V non furono mai in grado di sottomettere la Frisia e la Gheldria. L'unificazione del paese ebbe successo solo nel 1540, sotto la dominazione degli Asburgo. La Riforma protestante fu accolta con favore dalla popolazione olandese. L'imperatore Carlo V finì per accettare la situazione, ma dopo la sua abdicazione (1555) l'intransigenza del suo erede Filippo II (re di Spagna) provocò una rivolta, che scoppiò nel 1566 nelle Fiandre e dilagò poi per tutto il Paese. Il nord in parte protestante dei Paesi Bassi secedette dal sud cattolico. L'indipendenza venne dichiarata nel 1581, ma fu solo nel 1648, con la pace di Vestfalia, alla fine della Guerra dei Trent'anni, che anche la Spagna ne riconobbe l'effettiva autonomia e sovranità. La guerra d'indipendenza marcò l'inizio dell'età d'oro olandese, un'età di grande prosperità economica e culturale. Nel XVII secolo gli olandesi fondarono numerose colonie in India, Indonesia, Africa e nelle Americhe, i cui commerci furono gestiti dalla Compagnia Olandese delle Indie Occidentali. Tuttavia il secolo terminò con una serie di guerre che segnarono la fine dell'espansione dei Paesi Bassi. Il successivo XVIII secolo fu relativamente tranquillo fino alla Rivoluzione francese del 1789: pochi anni dopo i francesi invasero i Paesi Bassi, dove costituirono dapprima la Repubblica Batava e poi il Regno di Olanda, fino a che non li annessero alla Francia. Il congresso di Vienna del 1815 restaurò i Paesi Bassi storici, cioè nord e sud furono nuovamente uniti. In questo periodo è instaurata la monarchia della Casa d'Orange. Tuttavia, i sentimenti liberali, dopo un periodo fortemente conservatore, non potevano essere ignorati. Il sud, chiamato Belgio, divenne regno a sé nel 1830 e nel 1848 i Paesi Bassi divennero una monarchia costituzionale. I Paesi Bassi proclamarono la propria neutralità in entrambe le guerre mondiali. Nella Prima guerra mondiale essa venne sostanzialmente rispettata. Invece nella seconda guerra mondiale il paese fu occupato dalla Wehrmacht nel corso della campagna di Francia. Molti furono gli ebrei deportati e le fucilazioni collettive. La liberazione giunse solo nel maggio 1945. I Paesi Bassi restarono fino al Duemila una nazione con forti tradizioni mercantili, anche se dopo la Seconda guerra mondiale iniziò a prendere piede l'industrializzazione.
La rivoluzione haitiana (in francese: Révolution haïtienne) fu una rivolta scoppiata per l'abolizione della schiavitù e contro il colonialismo da parte di un gruppo di schiavi liberati contro il governo coloniale francese a Saint-Domingue, attuale Haiti. Essa incominciò il 22 agosto 1791 alle 22:00, e si concluse nel 1804 con l'indipendenza della colonia. Era all'epoca l'unico stato che si era costituito in nazione indipendente grazie a una rivolta di schiavi e che fosse governato da non bianchi ma da ex prigionieri. Essa fu uno dei momenti chiave nella storia del razzismo del Mondo Atlantico.I suoi effetti, e in particolare le norme contrarie alla schiavitù, ebbero un notevole influsso sulla politica schiavista nelle Americhe. La fine del governo francese e l'abolizione della schiavitù nell'ex colonia venne celebrata anche per la collaborazione con i mulatti contro gli europei. Rappresentò la più grande insurrezione di schiavi dall'epoca di Spartaco contro la Repubblica romana circa 1900 anni prima. Essa contribuì fortemente a cambiare il credo comune sul ruolo di inferiorità delle persone di colore e sulla capacità degli schiavi di ottenere e mantenere la loro libertà. La capacità organizzativa dei ribelli e la loro tenacia scioccò e spaventò molti schiavisti.
La Rivoluzione francese (nota anche come Prima rivoluzione francese per distinguerla dalla Rivoluzione di luglio e dalla Rivoluzione francese del 1848), fu un periodo di radicale e a tratti violento sconvolgimento sociale, politico e culturale occorso in Francia tra il 1789 e il 1799, assunto dalla storiografia come lo spartiacque temporale tra l'et moderna e l'et contemporanea.Evento estremamente complesso e articolato nelle sue varie fasi, le principali e pi immediate conseguenze furono l'abolizione della monarchia assoluta, la proclamazione della repubblica con l'eliminazione delle basi economiche e sociali dell'Ancien R gime, ovvero del sistema politico e sociale precedente, ritenuto responsabile dello stato di disuguaglianza e povert della popolazione subalterna, e l'emanazione della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, futuro fondamento delle costituzioni moderne.Sebbene terminata con il periodo imperiale-napoleonico e la successiva Restaurazione da parte dell'aristocrazia europea, la Rivoluzione francese, insieme a quella americana, segnando il declino dell'assolutismo, ispir le successive rivoluzioni borghesi liberali e democratiche del XIX secolo (i cosiddetti moti rivoluzionari), dando definitivamente impulso alla nascita di un nuovo sistema politico basato sul concetto di Stato di diritto o Stato liberale, in cui la borghesia divenne la classe dominante, prodromi a loro volta della nascita dei moderni stati democratici del XX secolo.
La pittura fiamminga è una scuola pittorica nata nel Quattrocento nelle ricche Fiandre grazie a Jan van Eyck, caratterizzata in particolare dall'uso dei colori ad olio e da una grande attenzione alla resa dei dettagli.
L'Impero britannico fu il più vasto impero nella storia dell'uomo e comprendeva dominion, colonie, protettorati, mandati e altri territori governati o amministrati dal Regno Unito.Nato coi possedimenti d'oltremare e i trading post fondati dall'Inghilterra tra la fine del XVI secolo e l'inizio del XVIII secolo, al suo apice fu il più grande impero della storia e per oltre un secolo fu una potenza globale. Nel 1920 l'Impero britannico dominava circa 458 milioni di persone, un quinto della popolazione mondiale al momento e copriva oltre 37124894 km², quasi un quarto dell'intera superficie della Terra. Pertanto la sua eredità politica, giuridica, linguistica e culturale è tuttora molto diffusa, tanto che al culmine del suo potere la frase «l'impero su cui il sole non tramonta mai», oltre che per l'antico Impero spagnolo, è stata spesso utilizzata anche per descrivere l'Impero britannico, poiché fu tanto esteso in tutto il mondo per cui il sole splendeva sempre su almeno uno dei suoi territori. Durante l'età delle scoperte nel XV e XVI secolo il Portogallo e la Spagna intrapresero l'esplorazione europea del globo, fondando grandi imperi d'oltremare. Invidiosi della grande ricchezza che questi imperi generarono, Inghilterra, Francia e Paesi Bassi iniziarono a stabilire proprie colonie e reti commerciali nelle Americhe e in Asia. Durante i secoli XVII e XVIII una serie di guerre contro i Paesi Bassi e la Francia lasciarono all'Inghilterra (e a seguito dell'unione del 1707 tra Inghilterra e Scozia alla Gran Bretagna) il dominio sul potere coloniale in Nord America e India. Nel 1783 l'indipendenza delle tredici colonie del Nord America a seguito della guerra d'indipendenza americana causò la perdita da parte della Gran Bretagna di alcune delle sue colonie più antiche e più popolose. Quindi l'attenzione britannica si riversò verso l'Asia, l'Africa e il Pacifico. Dopo la sconfitta della Francia nelle guerre napoleoniche (1792–1815) la Gran Bretagna emerse come la principale potenza navale e imperiale del XIX secolo, con Londra la città più grande del mondo da circa il 1830.L'incontrastato dominio marittimo britannico è stato poi descritto come la Pax Britannica, un periodo di relativa pace in Europa e nel mondo (1815–1914). Nei primi anni del XIX secolo la rivoluzione industriale iniziò a mutare la Gran Bretagna e dal tempo della Grande esposizione del 1851 il Paese è stato descritto come il «laboratorio del mondo». L'Impero britannico si ampliò includendo l'India, gran parte dell'Africa e molti altri territori in tutto il mondo. Accanto al controllo formale esercitato sulle sue colonie, il dominio britannico su gran parte del commercio mondiale significava che di fatto essa controllava le economie di molte regioni, come l'Asia e l'America Latina. A livello nazionale gli orientamenti politici favorirono il libero commercio e le politiche liberiste e un graduale ampliamento del diritto di voto. In questo secolo la popolazione aumentò velocemente, accompagnata da una rapida urbanizzazione, causando tensioni economiche e sociali. Alla ricerca di nuovi mercati e fonti di materie prime il Partito Conservatore guidato da Benjamin Disraeli intraprese un periodo di espansione imperialista principalmente in Egitto, in Sudafrica e altrove. Canada, Australia e Nuova Zelanda erano dominion autonomi.Con l'inizio del XX secolo la Germania e gli Stati Uniti sfidarono il vantaggio economico della Gran Bretagna. Le successive tensioni economiche e militari tra Gran Bretagna e Germania furono tra le principali cause dello scoppio della prima guerra mondiale, durante la quale la Gran Bretagna fece gran affidamento sul suo impero. Il conflitto mise un'enorme pressione sulle risorse militari, finanziarie e di manodopera della Gran Bretagna e pur mantenendo la sua enorme estensione territoriale non riuscì più a essere la potenza preminente del mondo. Durante la seconda guerra mondiale le colonie nel sud-est asiatico furono occupate dall'Impero giapponese. Nonostante la vittoria della Gran Bretagna e dei suoi alleati, il danno al prestigio britannico contribuì ad accelerare il declino dell'impero. L'India, il territorio più prezioso e popoloso dell'impero, ottenne l'indipendenza come parte di un movimento più ampio di decolonizzazione che la concesse a molti territori imperiali. Il trasferimento di Hong Kong alla Cina, avvenuto nel 1997, per molti fu la fine dell'Impero britannico. Al 2019 restano quattordici territori d'oltremare sotto la sovranità britannica. Dopo l'indipendenza molte ex colonie britanniche hanno aderito al Commonwealth delle nazioni, una libera associazione di Stati indipendenti. Il Regno Unito è una delle sedici nazioni del gruppo noto informalmente come i reami del Commonwealth, che condividono un monarca, ossia la regina Elisabetta II del Regno Unito.
La guerra degli ottant'anni, o rivolta olandese o rivolta dei Paesi Bassi, fu la ribellione delle Province Unite contro il dominio spagnolo, che si tramutò in un conflitto durato dal 1568 al 1648, quando l'indipendenza delle Province Unite fu sancita dalla Pace di Vestfalia. Il conflitto fu una delle cause del progressivo declino della potenza della Spagna e vide sorgere un nuovo stato, la Repubblica delle Sette Province Unite, che sarebbe presto divenuta una delle potenze mondiali del XVII e XVIII secolo, distinguendosi per il suo dinamismo in campo commerciale, scientifico e culturale (secolo d'oro olandese).
Filippo II di Spagna (Valladolid, 21 maggio 1527 – San Lorenzo de El Escorial, 13 settembre 1598), noto anche come Filippo il Prudente (Felipe el Prudente), dal 1556 alla sua morte fu re di Spagna come Filippo II, re del Portogallo e Algarve (dal 1581), re di Sicilia, re di Sardegna, re di Napoli (dal 1554) come Filippo I (in portoghese Filipe I) e duca di Milano (dal 1540). Fu anche re consorte d'Inghilterra dal 1554 al 1558 (sebbene, nell'ultimo periodo, avesse fatto pressioni per divenire re regnante, ma senza successo).
Breda è una città e una municipalità dei Paesi Bassi di 174.544 abitanti situata nella provincia del Brabante Settentrionale.